Opere, 1. ciltG. Laterza & figli, 1913 |
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abbiamo detto acceso adunque alcuna allor amanti amata Amore Amore e Fortuna appresso aprico Arno assai begli occhi bel viso bella bellezza cagione CANZONE ch'è ch'io ché chiamare ciel Clizia comento contento credo cuore d'Amore d'ogni degno desiderio desio dice disio dolce dolcezza Dolci inganni dolcissimo dolore dura effetto erono essendo felice fèra fiori foco Fortuna forza fronde fugge fussi fussino gentile gentilezza gentilissima guarda Guido Cavalcanti imagine l'alma l'altre l'una lacrime Lasso laude lieto loco LORENZO IL MAGNIFICO luce lume maggior maraviglia medesimo mente miseria molestia mondo mortal morte mostra natura ninfa novelle nuovo occhi della donna ognor Ombron pare parole passione pena pensieri petto piace piangendo pianti piè pietá pietoso poteva presente sonetto pria prieghi resta sanza sdegno sembiante sente SESTINA sieno sonno sospir sospiri speranza spesso spezie spirti stelle strigne suave suto tristo truova umana uomini vaghi vede veggo vero virtú vive vuole
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Sayfa 6 - Dante, padre appellarlo suo e degli altri suoi miglior, che ma rime d'amore usar dolci e leggiadre. Costui certamente fu il primo, da cui la bella forma del nostro idioma fu dolcemente colorita, quale appena da quel rozzo aretino era stata adombrata.
Sayfa 83 - Cerchi chi vuoi le pompe e gli alti onori, le piazze, i templi e gli edifizi magni, le delizie e il tesor, quale accompagni mille duri pensier, mille dolori. Un verde praticel pien di be...
Sayfa 69 - LORENZO DE' MEDICI Morto nel MCDXOII. Belle fresche purpuree viole, Che quella candidissima man colse, Qual pioggia o qual puro aer produr volse Tanto più vaghi fior che far non suole ? Qual rugiada, qual terra, ovver qual Sole Tante vaghe bellezze in voi raccolse ? Onde il soave odor Natura tolse O il Ciel eh...
Sayfa 208 - O veramente felice e beata notte, che a tanto ben fusti presente; o passi ciechi...
Sayfa 29 - ... 1 sole tramonta, quell'ultimo luogo di là dal quale il sole non si vede più, e, quando si leva, il primo luogo dove il sole appare. E però convenientemente possiamo chiamare la morte quell'orizzonte che ne tolse la vista degli occhi suoi; al quale questo nuovo...
Sayfa 300 - ... tal della bella ninfa era la sorte: da ogni parte da paura oppressa, non sa che farsi se non desiar morte; vede l'un fiume e l'altro...
Sayfa 247 - Dal divin capo, ed amoroso seno, Prese con ambo man rose diverse, E le sparse nel ciel queto e sereno : Di questi fior la mia donna coperse. Giove benigno, di letizia pieno, Gli umani orecchi quel bel giorno aperse A sentir la celeste melodia, Che in canti, ritmi, e suon, dal ciel venia.
Sayfa 7 - Guittone furono celebrati, il quale ancora esso, non senza gravita e dottrina, alcune, avvenga che piccole, opere compose: costui è quello che, come Dante dice: tenne ambe le chiavi del cor di Federigo, e che le vplse, serrando e disserrando si soavi. Risplendono dopo costoro quelli dui mirabili soli, che questa lingua hanno illuminata: Dante, e non molto drieto ad esso Francesco Petrarca, delle laude de' quali, si come di Cartagine dice Sallustio, meglio giudico essere tacere che poco dirne.
Sayfa 247 - Movevan belle donne al suono i piedi, ballando, d'un amor gentile accese: l'amante appresso la sua donna vedi, le disiate man insieme prese; sguardi, cenni, sospir, d'amor rimedi; brevi parole e sol tra loro intese; dalla donna cascati i fior ricórre, baciati prima, in testa e in sen riporre. In mezzo a tante cose grate e belle, la mia donna bellissima e gentile, vincendo l'altre, ornava tutte quelle: in una...
Sayfa 228 - ... escono accese di novella cura per la vaga foresta, predando disiose or quella or questa . spezie di fior, di che la terra è adorna...