IN VERSI E IN PROSA DEL CONTE GASPARO GOZZI VINIZIANO. ΤΟΜΟ ΝΟΝΟ. IN VENEZIA DA' TORCHJ DI CARLO PALESE. MDCCXCIV. L'EDITORE A CHI LEGGE. Non piaceranno per avventura le po , che Orazioni Gratulatorie, in questo Tomo comprese, a coloro, che amanti sono d'uno stile pregnante e concettoso, come piaceranno a quegli che amano l'Atticismo e le grazie e l'ingenuità del dire. Noi confessiamo di aver servito a questi ultimi, sia perchè noi pure la pensiamo al modo stesso, sia anche perchè li troviamo meno lontani dal gusto e dalla verace eleganza L'Italia un tempo su questo proposito era sè stessa coerente ed eran cibo da ogni palato le eloquenti e nitide Orazioni del Casa, del Lollio e di altri parecchi, cui trapasso per brevità. Ma dappoichè vediamo che negli elogi, pér una novella providenza letteraria, si è fatto esemplare del più degl' Italiani il Francese Signor Thomas, si attende ad accozzare come in una Fiera i casotti e le maraviglie, che impongono al vulgo, e ne lo rendono estatico senza ch'ei ne sappia il perchè . Una tal foggia di dettare nel genere dimostrativo detrae molto alla verità e alla credenza dei Leggitori; quando essa non giovasse a compensarneli con la voga perpetua, che a guisa di torrente trasporta alla persuasione almeno in sul campo. Ma vuole la nostra sincerità che si dica potersi desiderare ne' sì fatti elogi minor franchezza di riversare concetti a macco e paroloni a sproposito, scemando così il pregio della natura, e del vero, che unicamente aver debbe in mira chi scrive. La verità filosofica non ha bisogno di una frastagliata declamazione per lam lampeggiare; ed il verace merito sdegna e rifiuta il belletto, e gli orpelli d'una lussureggiante eloquenza, che rota la spada a cerchio, e che rado coglie nel punto. Conscio di tutto questo il nostro Gozzi prese a lodare gli Eroi della sua Patria che ascesi sono a' suoi giorni alla Procuratoria dignità, con uno stile non solo, ma con una maniera puramente Italiana. Le sue Orazioni non sentono niente dello sforzato e del gi gantesco tutto spira una facilità spontanea ed un gusto formato sugli ottimi modelli de' buoni scrittori Italici, cui parve egli voltasse con mano diurna e notturna, non meno che de' migliori Greci, e Latini, della cui aurea facondia noi sappiamo lui essere stato perdutamente innamorato. I dire di più su quest' articolo sarebbe un pleonasmo, veggendo ognuno |