Storia del sonetto italiano: corredata di cenni biografici e di note storiche, critiche e filologiche

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Guasti, 1839 - 330 sayfa

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Sayfa 35 - Ghibellin fuggiasco, e tu i cari parenti e l'idioma desti a quel dolce di Calliope labbro che Amore in Grecia nudo e nudo in Roma d'un velo candidissimo adornando, rendea nel grembo a Venere Celeste...
Sayfa 29 - Ch' ogni lingua divien tremando muta, E gli occhi non ardiscon di guardare. Ella sen va sentendosi laudare Benignamente d'umiltà vestuta, E par che sia una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi si piacente a chi la mira, Che da per gli occhi una dolcezza al core, Che intender non la può chi non la prova. E par che della sua labbia si muova Uno spirto soave, pien d' amore, Che va dicendo all'anima: sospira.
Sayfa 41 - n belle donne oneste atti soavi Sono un deserto, e fere aspre, e selvagge. SONETTO. QUEL Rosignuul che sì soave piagne Forse suoi figli, o sua cara consorte, Di 'dolcezza empie il cielo e le campagne Con tante note sì pietose e scorte, E tutta notte par che m...
Sayfa 38 - Perché negli atti d' allegrezza spenti Di fuor si legge com' io dentro avvampi. Sì ch' io mi credo omai, che monti e piagge E fiumi e selve sappian di che tempre Sia la mia vita, ch...
Sayfa 38 - Solo e pensoso i più deserti campi • Vo misurando a passi tardi e lenti ; E gli occhi porto per fuggir intenti Dove yestigio uman 1' arena stampi. Altro schermo non trovo che mi scampi Dal manifesto accorger delle genti: Perchè negli atti d' allegrezza spenti ( Di fuor si legge com...
Sayfa 119 - Grato mi è il sonno , e più l'esser di sasso, Mentre che il danno e la vergogna dura , Non veder, non sentir, m' è gran ventura : Però non mi destar ; deh parla basso.
Sayfa 39 - Mirando gli atti per mio mal sì adorni; Piacciati omai , col tuo lume ch'io torni Ad altra vita, ed a più belle imprese; Sì , ch...
Sayfa 109 - Notte placido figlio; o de' mortali egri conforto, oblio dolce de' mali sì gravi ond'è la vita aspra e noiosa; soccorri al core omai, che langue e posa non ave, e queste membra stanche e frali solleva: a me ten vola, o sonno, e l'ali tue brune sovra me distendi e posa.
Sayfa 40 - ... che l'esca amorosa al petto avea, qual meraviglia se di subito arsi? Non era l'andar suo cosa mortale, ma d'angelica forma; e le parole sonavan altro, che pur voce umana. Uno spirto celeste, un vivo sole fu quel ch' i' vidi: e se non fosse or tale, piaga per allentar d'arco non sana.
Sayfa 30 - ... e d'ogni suo difetto allor sospira : fugge dinanzi a lei superbia ed ira.

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