The Divine Comedy of Dante Alighieri, 1. ciltHarvard University Press, 1918 |
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19 INFERNO alcun Allor altra altri altro ancor assai avea Bolgia Brunetto Latini CANTO capo chè ciascun ciò Cocytus colpa colui convien così Dante Dante's dietro dinanzi disse dissi Divine Comedy dost doth Duca Eighth Circle eran esser eternal eyes faccia face fanno fatto fece flame Florence foco fondo Fraud Frode fuor gente Geryon Ghibelline gran gridò HELL OF MALICE hence Iacopo Rusticucci INFERNO innanzi insieme intorno Italian l'altro Leader loco Maestro Malebolge mezzo mondo o'er occhi ogni pain parea parlar parole paura petto Phlegethon Phlegyas piè piedi Pistoia più poco poets poscia quegli quei quivi ring rispose sangue scoglio Seventh Circle soul spiritual Teacher tempo tenea terra Thebes thee Thereat thine thou art tosto traitors trench trista turned tutta tutte tutto Vanni Fucci veder vedi venir vidi Virgil viso volse volto words yonder ΙΟ
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Sayfa 18 - Lucevan gli occhi suoi più che la stella : E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce, in sua favella...
Sayfa 2 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Sayfa 60 - Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante : Galeotto fu il libro e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante. Mentre che 1' uno spirto questo disse, L' altro piangeva sì, che di pietade Io venni meno sì com' io morisse ; E caddi, come corpo morto cade.
Sayfa 216 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Sayfa 52 - Vuolsi così colà, dove si puote Ciò che si vuole, e più non dimandare.
Sayfa 28 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l' aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d...
Sayfa 300 - Quando n' apparve una montagna bruna Per la distanza, e parvemi alta tanto Quanto veduta non n' aveva alcuna '. Noi ci allegrammo ; e tosto tornò in pianto : Che dalla nuova terra un turbo nacque, E percosse del legno il primo canto. Tre volte il fe' girar con tutte l' acque; Alla quarta levar la poppa in suso, E la prora ire in giù , com' altrui piacque, Infin che
Sayfa 118 - D' ogni malizia, ch' odio in cielo acquista, Ingiuria è il fine, ed ogni fin cotale O con forza o con frode altrui contrista. Ma perchè frode è dell' uom proprio male, Più spiace a Dio; e però stan di sutto Gli frodolenti, e più dolor gli assale. De...
Sayfa 8 - Se vuoi campar d' esto loco selvaggio: Chè questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce che 1' uccide: Ed ha natura sì malvagia e ria Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir di doglia.
Sayfa 16 - Ciel per padre eletto: La quale, e il quale (a voler dir lo vero) Fur stabiliti per lo loco santo, U' siede il successor del maggior Piero.