Cambridge Readings in Italian LiteratureEdward Bullough The University Press, 1920 - 335 sayfa |
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... popolo non basta aver un pugno d'eroi , che nei momenti supremi siano capaci di compiere grandi cose . Gli eroi non si possono sempre avere , e se ne può anche fare ammeno . Ma è necessario aver sempre milioni di galantuomini , di ...
... popolo non basta aver un pugno d'eroi , che nei momenti supremi siano capaci di compiere grandi cose . Gli eroi non si possono sempre avere , e se ne può anche fare ammeno . Ma è necessario aver sempre milioni di galantuomini , di ...
Sayfa 12
Edward Bullough. e visitare i tugurî del popolo , e descrisse quello che aveva veduto colà . Le sue parole hanno una grande importanza , perchè vengono da uno che non aveva nessuna ragione di esagerare . Egli visitò dapprima gli ospedali ...
Edward Bullough. e visitare i tugurî del popolo , e descrisse quello che aveva veduto colà . Le sue parole hanno una grande importanza , perchè vengono da uno che non aveva nessuna ragione di esagerare . Egli visitò dapprima gli ospedali ...
Sayfa 13
... popolo , debbono , egli diceva , colle opere rappresentare , personificare la dottrina che predicano colle parole . Si è detto , o signori , che la voce del popolo è voce di Dio . E veramente i popoli hanno una specie d'istinto divino ...
... popolo , debbono , egli diceva , colle opere rappresentare , personificare la dottrina che predicano colle parole . Si è detto , o signori , che la voce del popolo è voce di Dio . E veramente i popoli hanno una specie d'istinto divino ...
Sayfa 14
... Popolo Italiano , ” edited by Signor Prezzolini . His work is many - sided : Il Sarto spirituale , L ' Arte di persuadere , La Dalmazia , Cos'è il Modernismo , La Coltura Italiana ( in collaboration with G. Papini ) . He also edited the ...
... Popolo Italiano , ” edited by Signor Prezzolini . His work is many - sided : Il Sarto spirituale , L ' Arte di persuadere , La Dalmazia , Cos'è il Modernismo , La Coltura Italiana ( in collaboration with G. Papini ) . He also edited the ...
Sayfa 16
... popolo che ha per primissimo fine lo stomaco e la vanità , per ultimo la grandezza e il sapere . ( Per far questo soltanto si poteva anche star sotto l ' Austria , che almeno ci avrebbe dato un ' amministrazione più regolare ...
... popolo che ha per primissimo fine lo stomaco e la vanità , per ultimo la grandezza e il sapere . ( Per far questo soltanto si poteva anche star sotto l ' Austria , che almeno ci avrebbe dato un ' amministrazione più regolare ...
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Sayfa 27 - CHE fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, contemplando i deserti; indi ti posi. Ancor non sei tu paga di riandare i sempiterni calli? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga di mirar queste valli?
Sayfa 252 - Che veramente è rea, che de' mortali Madre è di parto e di voler matrigna. Costei chiama inimica; e incontro a questa Congiunta esser pensando, Siccome è il vero, ed ordinata in pria L'umana compagnia, Tutti fra se confederati estima Gli uomini, e tutti abbraccia Con vero amor, porgendo Valida e pronta ed aspettando aita Negli alterni perigli e nelle angosce Della guerra comune.
Sayfa 250 - Le magnifiche sorti e progressive. Qui mira e qui ti specchia, Secol superbo e sciocco, Che il calle insino allora Dal risorto pensier segnato innanti Abbandonasti, e volti addietro i passi, Del ritornar ti vanti, E procedere il chiami.
Sayfa 43 - Taci. Su le soglie del bosco non odo parole che dici umane; ma odo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane. Ascolta. Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse, piove su i pini scagliosi ed irti, piove su i mirti divini, su le ginestre fulgenti di fiori accolti, su i ginepri folti di coccole aulenti, piove su i nostri volti silvani, piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggieri...
Sayfa 29 - E tu certo comprendi il perché delle cose, e vedi il frutto del mattin, della sera, del tacito, infinito andar del tempo. Tu sai, tu certo, a qual suo dolce amore rida la primavera, a chi giovi l'ardore, e che procacci il verno co
Sayfa 169 - Sola discolpa al fato, Che noi mortali in terra Pose a tanto patir senz'altro frutto; Solo per cui talvolta, Non alla gente stolta, al cor non vile La vita della morte è più gentile. Per còr le gioie tue, dolce pensiero, Provar gli umani affanni, E sostener molt'anni Questa vita mortai, fu non indegno; Ed ancor tornerei, Così qual son de...
Sayfa 256 - E nell'orror della secreta notte Per li vacui teatri, Per li templi deformi e per le rotte Case, ove i parti il pipistrello asconde, Come sinistra face Che per vóti palagi atra s'aggiri, Corre il baglior della funerea lava, Che di lontan per l'ombre Rosseggia ei lochi intorno intorno tinge.
Sayfa 31 - L'INFINITO. Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete 10 nel pensier mi fingo; ove per poco 11 cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità...
Sayfa 252 - Sovente in queste rive, Che, desolate, a bruno Veste il flutto indurato, e par che ondeggi, Seggo la notte; e su la mesta landa In purissimo azzurro Veggo dall'alto fiammeggiar le stelle, Cui di lontan fa specchio II mare, e tutto di scintille in giro Per lo vóto seren brillare il mondo.
Sayfa 27 - Vecchierel bianco, infermo, Mezzo vestito e scalzo, Con gravissimo fascio in su le spalle, Per montagna e per valle, Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte, Al vento, alla tempesta, e quando avvampa L'ora, e quando poi gela, Corre via, corre, anela, Varca torrenti e stagni, Cade, risorge...