UN POETA D'AMORE DEL SECOLO XII.

(Continuazione e fine. Vedi fasc. 15 gennaio)

IV.

Bernardo, esule per amore o per forza da Ventadorn, riparò in Normandia, ove, forse più che il valore e la fortuna del giovane duca Enrico, lo invitava la gaia e amorosa fama della duchessa Eleonora. Nipote di Guglielmo IX, il trovatore conte di Poitiers, ella ritrasse di lui la mobile sensualità dell'ingegno immorale. Moglie, a sedici anni, nel 1137, di Luigi VII re di Francia, portava nel reame, alla morte di Guglielmo X suo padre, il gran retaggio della casa d'Aquitania. Seguitò il marito nella crociata del 1147; e fra i pericoli e i disastri dei cristiani, non contenta di amoreggiare col zio Raimondo d'Antiochia, s'incapricciava d'uno schiavo saracino, minacciava il re di divorzio, pubblicando se monacho non regi nupsisse. Ottenuto il divorzio dal concilio di Beaugency il 18 marzo del 1152, facea nozze a pentecoste con Enrico Plantageneto conte di Anjou, duca allora di Normandia e candidato re d'Inghilterra, per i diritti di sua madre ultima nipote di Guglielmo il conquistatore. Enrico diciottenne sposava in lei i dominii della casa d'Aquitania, ritolti al regno di Luigi VII, cioè le sette province del Poitou della Saintonge dell'Auvergne del Perigord del Limousin dell'Angoumois e della Guienna, insomma la Francia occidentale da Nantes a' Pirenei. Eleonora trentenne sposava nel re d'Inghilterra il vendicatore del re di Francia; se bene dal frequente amatore di altre donne, non che dell'infelice Rosamonda Clifford, ella avesse