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TESTI ROMANZI

PER USO DELLE SCUOLE

A CURA DI C. DE LOLLIS

N. 3

DUGENTISTI ITALIANI: LI

RICA DOTTRINALE D'AMORE

ROMA

P. MAGLIONE E C. STRINI

SUCC. E. LOESCHER & C.°

M.D.CCCC.XX

NOTA

Questa scelta è preordinata ad un corso universitario, nel quale s'indaghino i rapporti tra la nostra antica lirica e quella provenzale, documentabili o colla pura e semplice imitazione di modelli occitanici, o coll'adozione della maniera oscura, o coll'atteggiamento dottrinale.

Si dà in edizione diplomatica il solo n. XXII.

CAMILLO GUERRIERI-CROCETTI.

PN818
T422

I. TENZONE DI JACOPO MOSTACCI,

PIER DELLA VIGNA

E GIACOMO DA LENTINO.

поз

Da E. MONACI, Crestomazia italiana dei primi secoli. Lapi,
Città di Castello, 1889, p. 59.

I. JACOPO MOSTACCI.

Solicitando un poco meo savere
e cum lui vogliendomi deletare,
un dubio che me misi ad avere,
a vui lo mando per determinare.
On'omo dicie ch'amor à podere

e gli corazi destrenze ad amare;
ma eo no lo voglio consentere,
però ch'amore no parse ni pare.
Ben trova l'om una amorosa etate,
la quale par che nassa de placiere,
e ciò vol dire hom che sia amore.
Eo no li saccio altra qualitate;
ma ciò che è da vui lo voglio odere,
però ve ne facio sentenzatore.

II. PIER DELLA VIGNA.

Però ch'amore no se pò vedere
e no si trata corporalemente,
manti ne son de si fole sapere
che credono ch'amor sia niente.
Ma po' ch'amore li facie sentere
dentro dal cor signorezar la zente,
molto mazore presio de' avere
che se'l vedessen o è sì bellamente.

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