Poesie di Giacomo Leopardi, scelte e commentate a uso delle scuole dal professore Raffaello FornaciariG. Barbèra, 1889 - 172 sayfa |
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Sayfa xi
... dire del bene , chiamar cattiva l'esistenza è mera contradi- zione , poichè senza esistenza non potrebbe esservi al- cun bene ; essa è , inquanto esistenza , la condizione . necessaria di tutti i beni . ' Ora l'esistenza più per- fetta ...
... dire del bene , chiamar cattiva l'esistenza è mera contradi- zione , poichè senza esistenza non potrebbe esservi al- cun bene ; essa è , inquanto esistenza , la condizione . necessaria di tutti i beni . ' Ora l'esistenza più per- fetta ...
Sayfa xii
... dire creare il finito , perchè un maggior bene ne nascesse , l'attua- zione della moralità . " Posti questi principii d'alta metafisica , che già i pagani avevano in parte divinato , e che dai filosofi cri- stiani sono stati fino all ...
... dire creare il finito , perchè un maggior bene ne nascesse , l'attua- zione della moralità . " Posti questi principii d'alta metafisica , che già i pagani avevano in parte divinato , e che dai filosofi cri- stiani sono stati fino all ...
Sayfa 2
... dire , che come un tempo l'Italia ha sorpassato in prosperità e gran- dezza tutte le nazioni , ora tutte le sorpassa in calamità e in umiliazione . II Mestica , discostandosi dagli altri commentatori , vorrebbe interpetrare che l'Italia ...
... dire , che come un tempo l'Italia ha sorpassato in prosperità e gran- dezza tutte le nazioni , ora tutte le sorpassa in calamità e in umiliazione . II Mestica , discostandosi dagli altri commentatori , vorrebbe interpetrare che l'Italia ...
Sayfa 5
... lo rinnova , per così dire , nella fantasia . Su questa verità si fonda la personificazione usata qui dal poeta . Anche il Foscolo , ripetendo E le montagne vostre al passeggere Con indistinta voce Narrin ALL'ITALIA . 5.
... lo rinnova , per così dire , nella fantasia . Su questa verità si fonda la personificazione usata qui dal poeta . Anche il Foscolo , ripetendo E le montagne vostre al passeggere Con indistinta voce Narrin ALL'ITALIA . 5.
Sayfa 10
... dire che nel petto di Titiro non verrà mai meno la gratitudine per il suo benefattore , suppone un numero di fatti impossibili . Ante leves ergo pascentur in æquore cervi , Et freta destituent nudos in litore pi- sces , ec . ec . Quam ...
... dire che nel petto di Titiro non verrà mai meno la gratitudine per il suo benefattore , suppone un numero di fatti impossibili . Ante leves ergo pascentur in æquore cervi , Et freta destituent nudos in litore pi- sces , ec . ec . Quam ...
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Sayfa 112 - Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga Di mirar queste valli? Somiglia alla tua vita La vita del pastore. Sorge in sul primo albore; Move la greggia oltre pel campo, e vede Greggi, fontane ed erbe; Poi stanco si riposa in su la sera: Altro mai non ispera. Dimmi, o luna: a che vale Al pastor la sua vita, La vostra vita a voi?
Sayfa 119 - II grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passegger che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a
Sayfa 5 - Oh venturose e care e benedette L'antiche età, che a morte Per la patria correan le genti a squadre; E voi sempre onorate e gloriose, O tessaliche strette, Dove la Persia e il fato assai men forte Fu di poch'alme franche e generose!
Sayfa 105 - Zotica, vii; cui nomi strani, e spesso Argomento di riso e di trastullo, Son dottrina e saper; che m'odia e fugge. Per invidia non già, che non mi tiene Maggior di...
Sayfa 4 - E di carri e di voci e di timballi: In estranie contrade Pugnano i tuoi figliuoli. Attendi, Italia, attendi. Io veggio, o parmi, Un fluttuar di fanti e di cavalli, E fumo e polve, e luccicar di spade Come tra nebbia lampi.
Sayfa 4 - L'itala gioventude? O numi, o numi: Pugnan per altra terra itali acciari. Oh misero colui che in guerra è spento, Non per li patrii lidi e per la pia Consorte ei figli cari, Ma da nemici altrui Per altra gente, e non può dir morendo: Alma terra natia, La vita che mi desti ecco ti rendo.
Sayfa 69 - Noi l'insueto allor gaudio ravviva Quando per l'etra liquido si volve E per li campi trepidanti il flutto Polveroso de' Noti, e quando il carro, Grave carro di Giove a noi sul capo Tonando, il tenebroso aere divide. Noi per le balze e le profonde valli Natar giova tra...
Sayfa 100 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 84 - E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei.
Sayfa 1 - Torri degli avi nostri, Ma la gloria non vedo, Non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi I nostri padri antichi. Or fatta inerme, Nuda la fronte e nudo il petto mostri. Oimè quante ferite, Che lividor, che sangue! oh qual ti veggio, Formosissima donna! Io chiedo al cielo E al mondo: dite, dite, Chi la ridusse a tale?