Poesie di Giacomo Leopardi, scelte e commentate a uso delle scuole dal professore Raffaello FornaciariG. Barbèra, 1889 - 172 sayfa |
Kitabın içinden
21 sonuçtan 1-5 arası sonuçlar
Sayfa x
... speranza di godere , nell ' illusio- ne : si sente inconsolabile non per esser privo de ' così detti beni , ma per aver perduto la speranza di felicità che in essi riponeva.1 Ma i mali del mondo non provan nulla contro la vera possibile ...
... speranza di godere , nell ' illusio- ne : si sente inconsolabile non per esser privo de ' così detti beni , ma per aver perduto la speranza di felicità che in essi riponeva.1 Ma i mali del mondo non provan nulla contro la vera possibile ...
Sayfa xv
... speranza delle subite fortune il malcontento è aumentato e col mal- contento sono pure aumentati nella letteratura gli accenti del dolore e della disperazione . E il suicidio , Vedi , fra gli altri , la Imitazione di Cristo , attribuita ...
... speranza delle subite fortune il malcontento è aumentato e col mal- contento sono pure aumentati nella letteratura gli accenti del dolore e della disperazione . E il suicidio , Vedi , fra gli altri , la Imitazione di Cristo , attribuita ...
Sayfa 11
... speranza che l'Italia torni ad ispirarsi agli antichi esempi ( 74-119 ) — Deplora - liani . Così la vereconda , ec . Vuol dire « la mia fama poetica , modesta per rispetto alla vostra , possa durare quanto durerà quella di voi , che il ...
... speranza che l'Italia torni ad ispirarsi agli antichi esempi ( 74-119 ) — Deplora - liani . Così la vereconda , ec . Vuol dire « la mia fama poetica , modesta per rispetto alla vostra , possa durare quanto durerà quella di voi , che il ...
Sayfa 26
... speranza ? in tutto Non siam periti ? A voi forse il futuro Conoscer non si toglie . Io son distrutto Nè schermo alcuno ho dal dolor , che scuro M'è l'avvenire , e tutto quanto io scerno È tal che sogno e fola Fa parer la speranza ...
... speranza ? in tutto Non siam periti ? A voi forse il futuro Conoscer non si toglie . Io son distrutto Nè schermo alcuno ho dal dolor , che scuro M'è l'avvenire , e tutto quanto io scerno È tal che sogno e fola Fa parer la speranza ...
Sayfa 32
... speranza pel suo futuro risorgimento ; ma potrebbe anche riferirsi , come caso di ap- posizione , agli errori , inquantochè , nella mancanza della realtà , gl'Ita- liani si confortavano in quelle liete illusioni , e speravano meglio per ...
... speranza pel suo futuro risorgimento ; ma potrebbe anche riferirsi , come caso di ap- posizione , agli errori , inquantochè , nella mancanza della realtà , gl'Ita- liani si confortavano in quelle liete illusioni , e speravano meglio per ...
Diğer baskılar - Tümünü görüntüle
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
1º luglio affanno alcuni Allobrogo allor Allude amore Angelo Mai Annot antichi aprica avea Batracomiomachia battaglia di Tolentino beati bella Canto Canz canzone Carm Cassara Castagnola cielo colle concetto Costruisci Dante dice diletti dolce dolore donna edizione Erodoto errori età eterno fato felice figli filosofia fuggendo gente Georg GIACOMO LEOPARDI giorno gioventù giovinezza gloria granchi Greci greggia illusioni immagini infelice Intendi Italia l'autore l'Italia l'uomo latino Leopardi lieta loco luna mente Mestica METRICA mirando misero mondo Monti mortale morte natura nemici notte occhi Orazio Ovid ozio Passero solitario passo patria pensiero Petr Petrarca petto piaceri poesia poeta primavera ranocchi Recanati ricorda Rodipane Rubatocchi Saffo selve senso sentimento Sesler Silvia Simonide speranza strofa suon Tasso Termopili terra topi tristo trova umana uomini vago vano vecchiezza Vedi versi VIII Virg virtù viva Vuol dire Zumbini
Popüler pasajlar
Sayfa 112 - Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga Di mirar queste valli? Somiglia alla tua vita La vita del pastore. Sorge in sul primo albore; Move la greggia oltre pel campo, e vede Greggi, fontane ed erbe; Poi stanco si riposa in su la sera: Altro mai non ispera. Dimmi, o luna: a che vale Al pastor la sua vita, La vostra vita a voi?
Sayfa 119 - II grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passegger che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a
Sayfa 5 - Oh venturose e care e benedette L'antiche età, che a morte Per la patria correan le genti a squadre; E voi sempre onorate e gloriose, O tessaliche strette, Dove la Persia e il fato assai men forte Fu di poch'alme franche e generose!
Sayfa 105 - Zotica, vii; cui nomi strani, e spesso Argomento di riso e di trastullo, Son dottrina e saper; che m'odia e fugge. Per invidia non già, che non mi tiene Maggior di...
Sayfa 4 - E di carri e di voci e di timballi: In estranie contrade Pugnano i tuoi figliuoli. Attendi, Italia, attendi. Io veggio, o parmi, Un fluttuar di fanti e di cavalli, E fumo e polve, e luccicar di spade Come tra nebbia lampi.
Sayfa 4 - L'itala gioventude? O numi, o numi: Pugnan per altra terra itali acciari. Oh misero colui che in guerra è spento, Non per li patrii lidi e per la pia Consorte ei figli cari, Ma da nemici altrui Per altra gente, e non può dir morendo: Alma terra natia, La vita che mi desti ecco ti rendo.
Sayfa 69 - Noi l'insueto allor gaudio ravviva Quando per l'etra liquido si volve E per li campi trepidanti il flutto Polveroso de' Noti, e quando il carro, Grave carro di Giove a noi sul capo Tonando, il tenebroso aere divide. Noi per le balze e le profonde valli Natar giova tra...
Sayfa 100 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 84 - E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei.
Sayfa 1 - Torri degli avi nostri, Ma la gloria non vedo, Non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi I nostri padri antichi. Or fatta inerme, Nuda la fronte e nudo il petto mostri. Oimè quante ferite, Che lividor, che sangue! oh qual ti veggio, Formosissima donna! Io chiedo al cielo E al mondo: dite, dite, Chi la ridusse a tale?