EX S. C. INDULGENTIARUM ET SS. RELIQUIARUM

PATAVINA

De Indulgentiis pluries lucrandis, deque ecclesia parochiali propria.

Ad S. Congñem Indulgentiis Sacrisque Reliquiis praepositam a Moderatore Archisodalitatis a S. Antonio, erectae in ecclesia eidem dicata in civitate Patavina, sequentia dubia dirimenda sunt delata:

I. An qui nomen dedit pluribus confraternitatibus, quae gaudent indulto lucrandi Indulgentias, quas stationales appellant, eas lucrari valeat tot vicibus, quot sunt sodalitates, quibus est adscriptus ?

II. Quando conceditur plenaria Indulgentia pro festo alicuius Sancti, lucranda a christifidelibus in omnibus ecclesiis alicuius Ordinis, vel alicuius dioeceseos, haec Indulgentia acquirine potest tot vicibus, quot visitentur ecclesiae eiusdem Ordinis aut dioceseos?

III. Cum diversi Ordines, ex. gr. Benedictini, Franciscales etc. pro uno vel altero festo gaudeant plenaria Indulgentia, tributa christifidelibus visitantibus proprias ecclesias, huiusmodi Indulgentia potestne pluries acquiri, visitando singulas ecclesias eorumdem Ordinum, praesertim si haec Indulgentia dictis Ordinibus fuerit concessa a distinctis Pontificibus?

IV. Quando ad Indulgentias lucrandas praescribitur visitatio ecclesiae parochialis, haec debetne esse ecclesia parochialis propria illius, qui vult indulgentias lucrari, an alia quaecumque?

V. An sub nomine ecclesiae parochialis propriae veniat tantummodo illa domicilii, vel etiam quasi domicilii aut morae transitoriae, uti contingit tempore itineris ?

Et Emi Patres in generali Congregatione ad Vaticanum habita die 31 Augusti 1905 respondendum mandarunt:

Ad I. Negative iuxta Decretum Delatae saepius diei 7 Martii 1678 (1).

Ad II. Affirmative, idest acquiri potest Indulgentia una vice tantum, sed in singulis ecclesiis eiusdem Ordinis seu dioeceseos.

Ad III. Provisum in praecedenti.

Ad IV. Affirmative quod primam partem; negative quoad secundam.

Ad V. Negative quaod primam partem; affirmative quoad secundam et 'tertiam.

De quibus facta relatione SSmo Dño Nostro Pio PP. X in Audientia habita die 13 Septembris 1905 ab infrascripto Cardinali Praefecto S. Còngñis Indulgentiis Sacrisque Reliquiis praepositae, SSmus Emorum Patrum resolutiones ratas habuit et confirmavit.

Datum Romae ex Secretaria eiusdem S. Congregationis die 13 Septembris 1905.

L. S.

A. Card. TRIPEPI, Praefectus.

† D. Panici, Archiep. Laodicen., Secretarius.

Indulgentiae largiuntur recitantibus preces "O clementissime Iesu,, et "Benedictum sit 99°

Beatissimo Padre,

Gabriele Mallet, Procuratore Generale della Congregazione di Gesù e Maria (Eudisti), prostrato ai piedi della S. V.

(1) Hoc decretum ad rem ita se habet: « Indulgentias vero Stationum Urbis, quae a Romanis Pontificibus singulari quodam beneficio vel communicatae sunt, vel communicabuntur interdum aliquibus locis, Ordinibus, aut personis, diebus tantum Stationum in Missali Romano descriptis suffragari posse (Sanctitas Sua) declarat semel autem dumtaxat in die plenariam indulgentiam in certos dies ecclesiam visitantibus concessam, vel aliud pium opus peragentibus, lucrifieri ».

umilmente implora a favore di tutti quelli che aggiungeranno al Sacrosanctae dopo la recita dell'ufficio divino o dell'ufficio della B. V. la preghiera infrascritta O clementissime Iesu, l'indulgenza di trecento giorni una volta al giorno e la plenaria in ogni mese colle condizioni ordinarie.

Inoltre implora umilmente gli stessi favori per tutti coloro che reciteranno l'altra preghiera Benedictum sit.

O clementissime Iesu gratias ago tibi ex toto corde meo. Propitius esto mihi vilissimo peccatori. Ego hanc actionem offero divino Cordi tuo emendandam atque perficiendam, ad laudem et gloriam sanctissimi Nominis tui et beatissimae Matris tuae, ad salutem animae meae totiusque Ecclesiae tuae. Ámen.

Benedictum sit Cor amantissimum et dulcissimum Nomen Domini Nostri Iesu Christi et gloriosissimae Virginis Mariae Matris eius in aeternum et ultra.

IUXTA PRECES

Die 30 Novembris 1905.

PIUS PP. X

Praesens Rescriptum exhibitum fuit huic Secretariae S. Congregationis Indulgentiis Sacrisque Reliquiis praepositae. In quorum fidem etc.

Datum Romae ex eadem Secretaria, die 2 Decembr. 1905.

L. S.

Iosephus M. Can. Coselli, Substitutus.

Acta S. Sedis, Vol. XXXVIII, fasc. 6.

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EX VICARIATU URBIS

Normae pro examinibus ad Ordines penes Vicariatum Urbis, ad tramitem "Motus Proprii,, S. S., diei 16 Iulii 1905 (1).

1. Per essere ammesso all'esame ad Ordines ogni candidato dovrà fare apposita istanza, da depositarsi nella Segreteria del Vicariato, dove s' indicherà a ciascuno il giorno del suo esame (2).

(1) Cfr. Acta S. Sedis, vol. 38, pag. 8-10, § V.

(2) Insequenti epistola dantur normae pro documentis exhibendis, quae innuimus in Actis S. Sedis, vol. 36, pag. 510-512.

AI RR. RETTORI DEI SEMINARI E COLLEGI

ED AI RR. SUPERIORI DELLE CASE RELIGIOSE IN ROMA

In conformità dell'incarico ricevuto dall' Emo Sig. Card. Vicario, il sɔttoscritto ha l'onore di rimettere alle Signorie e Paternità Vostre Rme la Nota di tutte le Sacre Ordinazioni, Generali e Particolari, che avranno luogo in questa città nel corso dell'anno, e si pregia di ricordare che la pratica delle Ordinazioni dei membri di Seminari, Collegi e Istituti Religiosi, deve farsi in questa Segreteria, unicamente a mezzo del Superiore stesso della comunità o di persona ecclesiastica dal Superiore stabilmente incaricata.

Il tempo utile per consegnare i 'documenti relativi a ciascun Ordine, incomincia trenta giorni prima dell'Ordinazione e termina dieci giorni prima di essa, anche per coloro che aspirano alla Tonsura o agli Ordini Minori.

Ritardandosi tale consegna, anche di un sol giorno e per qualsiasi causa, anche involontaria, il candidato ritardatario sarà, senz'altro, rinviato ad altra Ordinazione successiva.

Verrà pure rinviato ad altra Ordinazione chiunque, degli Ordinandi in sacris, non farà, la mattina che precede il giorno dell'Ordinazione, recapitare in questa Segreteria, il certificato attestante che egli ha eseguito, debitamente e per dieci giorni continui, il prescritto Ritiro Spirituale ed ha imparato le cerimonie dell'Ordine al quale aspira.

Nei dieci giorni di Ritiro vien calcolato quello dell'entrata, la quale ha luogo nel pomeriggio, circa un'ora prima dell'Ave Maria. Il Ritiro, tuttavia, deve terminare la mattina stessa dell'Ordinazione, ossia la mattina dell' undecimo giorno. I Superiori delle Case d'Esercizi non devono permettere prima di tal giorno l'uscita degli Ordinandi.

2. L'esaminando, nella sua istanza pel Suddiaconato o per un altro Ordine maggiore, indicherà il trattato o i trattati teologici su i quali vuole essere esaminato; e aggiungerà, nella medesima istanza, l'indicazione del giorno nel quale subì l'esame pel Suddiaconato, se egli aspira al Diaconato, o dei giorni ne' quali subì gli esami pel Suddiaconato e pel Diaconato, se aspira al Presbiterato.

3. L'elenco dei trattati fra i quali l'esaminando è libero di scegliere è quello qui sotto riportato. A ciascun trattato si fa seguire la serie, o punti dottrinali, su i quali verserà l'esame.

4. Per la Prima Tonsura o per ciascuno degli Ordini Minori, l'esame non durerà più di 10 minuti; pel Suddiaconato, non più di 20; pel Diaconato, non più di 30; pel Presbiterato, non più di 40.

5. Gli aspiranti agli Ordini, Minori o Maggiori, che si presentassero all'esame senza la Tonsura ben visibile, non saranno esaminati.

Tutte le dispense occorrenti all'Ordinando, ed eccedenti le facoltà dell'Emo Vicario, come la dispensa dall' Extra Tempora, dall'Età, Studi, ecc. devono ottenersi dalla Santa Sede, a cura dell'Ordinario.

Quanto all'Extra Tempora, in questo Vicariato non è sufficiente il titolo de' Regolari, fondato sopra la semplice comunicazione de' privilegi fra i medesimi, ma si richiede una esplicita concessione, posteriore al Tridentino.

Lo stesso vale per la dispensa degli Interstizi.

I Tonsurandi non portino i capelli troppo corti, per non rendere difficili i tagli, che nei capelli stessi dovrà fare l'Ordinante.

Gli esami per le Ordinazioni (come per le Confessioni) hanno luogo nelle sale del palazzo dell'Emo Vicario, (Via della Scrofa, n. 70), alle ore 9 ant. ordinariamente il mercoledì di ogni settimana. Vengono però sospesi dal mercoledì prima dell'Ordinazione Generale di Settembre fino al mercoledì dopo l'undici di Novembre.

Segreteria del Vicariato, 31 Decembre 1904.

Francesco Can. FABERI, Segretario.