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La

Divina Commedia

di

Dante Alighieri

CON COMMENTO

DEL PROF.

GIACOMO POLETTO

Tipografia Liturgica di S. GIOVANNI

DESCLÉE, LEFEBVRE E C

ROMA

TOURNAY

Via della Minerva, 45 e 52

Avenue de Maire

1894

HDM 7524 v.1

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BEATISSIMO PADRE,

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ERCHÈ a novella riprova della generosa benevolenza di provvido Mecenate, che in tante occasioni e per varia maniera Vi piacque di mostrarmi, consentiste che questo mio Commento comparisse in pubblico fregiato del glorioso Vostro Nome, ecco ch' esso si presenta all' augusto Trono di Vostra Santità, per attestarvi del suo autore la profonda gratitudine, e tutta quella riverenza (nè mai verso di Dante fu citato a miglior proposito),

Che più non dee a padre alcun figliuolo.

E quale altro nome avrebbe dovuto portare in fronte l'opera mia? Lascio che gli studi danteschi e i loro cultori molto ebbero sempre di onore, d'incitamenti e d'aiuti dai Romani Pontefici; onde Rafaello, che troppo meglio di tanti dantisti intendeva la mente dell' Allighieri e le glorie del Papato, in opera solenne n'eternava l'effigie nelle Aule Vaticane; e Paolo III accettava dal Vellutello la dedica del suo commento alla Divina Commedia; e altrettanto faceva Paolo IV col Sansovino, e così Clemente XII col P. Venturi; per non dir nulla dei molteplici tesori di materia dantesca, che la vigile cura dei Pontefici Sommi seppe raccogliere nella Biblioteca Vaticana.

A SUA SANTITÀ LEONE XIII.

V

Ma che non deve l'Allighieri a Voi, Padre Santo? Voi (oltrechè dello studio di Dante insieme a quello di Virgilio, degna compagnia, faceste sempre la Vostra delizia), a dimostrare per effetto il Vostro amore al sommo Fiorentino e a incrementarne lo studio, non badando a dispendi, voleste che da un pregiatissimo Codice della Vaticana venisse alla pubblica luce la versione e il commento che della Divina Commedia fece Fra Giovanni da Serravalle, Vescovo e Principe di Fermo Voi incoraggiaste gli studi del P. Cornoldi e accettaste la dedica del suo commento al Sacro Poema; Voi, pel monumento che a Dante vuolsi erigere in Ravenna, mandaste al Cardinale Arcivescovo di quella metropoli una somma più che regalmente cospicua, accompagnandola con un Breve, che all' onor vero di Dante provvede certamente così, che più non potrà fare lo stesso monumento. E come ciò non bastasse, Voi, Beatissimo Padre, lasciando ad altri le ciance sonore, qui in Roma erigeste all' Allighieri una Cattedra speciale, perchè nella sua nativa interezza venisse esposta la sua dottrina, che tanto utile e decoro può crescere al Clero, tanto lume aggiungere alle discipline filosofiche e teologiche, tanto incremento conferire agli studi letterari, onde la Chiesa fu sempremai promovitrice sapiente. E tutto questo, Padre Santo, Voi operavate appunto in un' età, che un verseggiatore, per definire la Roma Papale, si sentiva l' estro di chiamarla la terra

Ov' è sepolto Spartaco

E maledetto Dante!

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