La nave di Penelope. Educazione, teatro, natura ed ecologia socialeAmaranta Capelli, Franco Lorenzoni Giunti Editore, 2002 - 416 sayfa Per abitare in modo meno distruttivo il pianeta che ci ospita e praticare la difficile arte della convivenza, i saperi di cui abbiamo bisogno hanno forse più a che vedere con l'arte del tessere (e soprattutto del disfare ciò che di troppo si è tessuto) che con l'abitudine a inventarsi e combattere ogni giorno nuovi mostri. Abbiamo bisogno di nuove pratiche, di scoperte e di viaggi. Ma abbiamo ancor più bisogno di ritorni verso ciò che è più autentico ed essenziale. E in questo viaggio, esterno e interno, saper attendere, darsi il tempo di ascoltare e imparare a intrecciare tra loro ricerche diverse, appaiono come qualità indispensabili per individuare rotte verso una conversione ecologica sempre più necessaria. Riuniti grazie alla casa-laboratorio di Cenci da dieci paesi di tre continenti, sessanta voci di donne e uomini, attivi nel campo dell'arte, dell'educazione e dell'impegno sociale, affrontano alcuni temi cruciali del nostro tempo narrando esperienze e avanzando proposte. |
İçindekiler
Luciano Bosi La percussione come possibile approccio | 134 |
Enrico Noviello Piccolo breviario del canto tradizionale orale | 140 |
corpo e il cosmo Pratiche educative per ricercare | 149 |
Teodora Tomassetti Fare astronomia nelle scuole | 159 |
Leonarda Fucili Il senso del costruire nei laboratori di astronomia | 169 |
Emma Castelnuovo Aprire lo sguardo attraverso la matematica | 186 |
Jean Sauvy Al di là delle parole | 196 |
Maria Llimpe La narrazione orale come possibilità | 203 |
Alessandro Portelli Dove il racconto prende significato | 230 |
Marina Spadaro È possibile conciliare la bellezza con la mancanza | 239 |
Conversione ecologica e differenza di genere | 247 |
Giannina Longobardi Cenni a una epistemologia sessuata | 257 |
Maria Teresa Roda Lecologia di un pensiero sessuato | 268 |
corpo e il testo | 281 |
Giovanna La Maestra Oralità come ritmo scrittura come mappa | 291 |
Franco Lorenzoni Limpossibile eppur necessaria sfida | 213 |
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Popüler pasajlar
Sayfa 181 - E delle luci a voi compagne ! allora Che, tacito, seduto in verde zolla, Delle sere io solea passar gran parte Mirando il cielo , ed ascoltando il canto Della rana rimota alla campagna ! E la lucciola errava appo le siepi E in su l'aiuole, susurrando al vento I viali odorati, ed i cipressi Là nella selva ; e sotto al patrio tetto Sonavan voci alterne , e le tranquille Opre de
Sayfa 181 - E che pensieri immensi, Che dolci sogni mi spirò la vista Di quel lontano mar, quei monti azzurri, Che di qua scopro, e che varcare un giorno Io mi pensava, arcani mondi, arcana Felicità fingendo al viver mio!
Sayfa 61 - Alla bandiera rossa Per chi conosce solo il tuo colore, bandiera rossa, tu devi realmente esistere, perché lui esista: chi era coperto di croste è coperto di piaghe, il bracciante diventa mendicante, il napoletano calabrese, il calabrese africano, l'analfabeta una bufala o un cane. Chi conosceva appena il tuo colore, bandiera rossa, sta per non conoscerti più, neanche coi sensi: tu che già vanti tante glorie borghesi e operaie, ridiventa straccio, e il più povero ti sventoli.
Sayfa 58 - Se vuoi che celebriamo a Greccio il Natale di Gesù, precedimi e prepara quanto ti dico: vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l'asinelio".
Sayfa 11 - ... cosiddetto reale — avviene così. È un'estasi, o un impatto. Avere, in queste circostanze, mezzi espressivi, essere educati a usare questi mezzi, potrebbe voler dire essere forniti di un paraurti, o un paracadute. Significherebbe entrare nel mondo - del reale - per il verso giusto e proprio all'anima dell'uomo, che è il fatto creativo. Quando ciò non avviene, e il bambino entra nel mondo esclusivamente attraverso la proprietà di oggetti di mercato, in lui resta un'ansia, un vuoto, che spesso...
Sayfa 181 - D'in su' la vetta della torre antica, Passero solitario, alla campagna Cantando vai finché non more il giorno; Ed erra l'armonia per questa valle. Primavera dintorno Brilla nell'aria, e per li campi esulta, Sì ch'a mirarla intenerisce il core.
Sayfa 57 - Quand'ebbe in qualche modo riacquistato le forze, il vero dispregiatore di sé, ben deciso ad umiliare se stesso, disse: « Non è giusto che la gente mi creda un digiunatore, mentre io mi rifaccio di nascosto mangiando la carne ». Così, infiammato dallo spirito della santa umiltà .si alzò, radunò il popolo di Assisi nella piazza ed entrò con grande solennità nella cattedrale, scortato da molti frati. Si legò una corda al collo e, nudo, con le sole mutande, si fece trascinare, sotto gli occhi...
Sayfa 58 - ... e obbrobrio della passione del nostro Signore Gesù Cristo, che tutti quelli ch'erano alla predica, maschi e femmine in grande moltitudine, cominciarono a piagnere fortissimamente con mirabile divozione e compunzione di cuore; e non solamente ivi, ma per tutto Ascesi fu in quel dì tanto pianto della passione di Cristo, che mai non v'era stato somigliante, e così edificato...
Sayfa 12 - Così, ho sempre pensato che il problema massimo del mondo - e della sua pace, anche se rela59 tiva - sia avere dei bambini in grado di entrare nel mondo cosiddetto adulto creando, essi stessi, e non, invece, appropriandosi o distruggendo. Creare è una forma di maternità; educa, rende felici e adulti in senso buono. Non creare è morire e, prima, irrimediabilmente invecchiare.
Sayfa 53 - I frati che vanno fra gli infedeli possono comportarsi spiritualmente in mezzo a loro in due modi. Un modo è che non facciano liti o dispute, ma siano soggetti ad ogni creatura umana per amore di Dio e confessino di essere cristiani.