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DELL'AB: PIETRO

Metastasio

conforme l'Edizione di Lucca del 1781.

VOLUME V.

Opere Postume

L.B.
AZ 379!!

FIRENZE 1815.

A apa di Niccolò Carli Borgo SS. Apostoli
Gaspero Ricci Librajo da S. Trinita

OTHEQUE CANTONA LAUSANNE

UNIVERSITAI

51395

PREFAZIONE DELL' EDITORE:

N

ell'avviso ai Letterati pubblicato l'anno scorso intorno all'aggiunta dei tre Tomi d'Opere Postume dell' Illustre Abate Metastasio da farsi alla bellissima edizione di Parigi del 1782. fu detto, che il primo, secondo, ed una parte del terzo tomo conterrebbero le sue Lettere; nell' altra parte poi si sarebbero stampate le Osservazioni sopra tutte le antiche Tragedie e Commedie greche con gli altri suoi Compo-nimenti poetici; ed in fine li Biglietti di proprio pugno, che l'Imperatrice Maria Teresa d'immortal memoria scrisse al suo Virgilio.

Giusti riflessi mi àn determinato ad un cambiamento d'ordine; e perciò il primo de' tre tomi (il· quale nella serie di tutte le Opere forma ora il Decimoterzo) comincierà dalle Osservazioni qui sopra accennate: esse ànno il doppio pregio e d'instruirci dell' autorevole giudizio, che sopra le Tragedie e Commedie degli antichi Greci portò il Metastasio, e di presentarci colla massima brevità riflessioni assai importanti su la difficilissima arte di ben iscrivere in questo genere. I Leggitori saran tanto più contenti, quanto che da un canto nulla perde la lor brama di conoscere gli scritti tutti del nostro Autore, e dall' altro resta soddisfatta l'impaziente aspet¬ tazione di quei che ci ànno palesata particolar premura d'aver, prima delle Lettere, questa insigne Operetta sotto i loro occhj.

Non è stimato di cangiar nulla nè al titolo di essa nè all'ordine, e molto meno allo stile: Metastasio parla sin da principio con quella nobile semplicità che doveagli ispirare il motivo, per cui scriveva, cioè di ajutare la sua propria memoria nelle continue occupazioni teatrali. Quindi è, che non si troTomo V.

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na

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va in questo Scritto prefazione od introduzione alcune io ò voluto supplirvi sì per tema di sfigurare il Metastasio, come pure per non dare spiacimento a chi ama d'ammirarlo sgombro d'ogni straniero

ornamento.

Ma se sono riuscito a non dispiacere a questi, non sarò certamente così fortunato con coloro, i quali tra le Lettere da me scelte e pubblicate non troveranno quelle, che Metastasio scrisse loro, od a qualcuno del loro casato. Io non potrò giustificar meglio il mio operare, se non se rapportando lo stesso sentimento dell'ibate Metastasio sopra la pubblicazione delle sue Lettere. Il Pubblico (cosi scrivea egli nel 1767. al Padre Maestro Azzoni in Siena ) merita da tutti, ed esige da me maggior rispetto; nè si può pretendere da esso l'indulgenza, che si concedono fra loro vicendevolmente gli amici. La maggior parte delle mie lettere, scritte in fretta, non sono state da me nè pur rilette, e sa Dio di quante repetizioni, inutilita, e negligenze sarei condannato ad arrossire. Nè ò motivi abbastanza nei miei lavori sudati, non ne accresciamo, ve ne supplico, il numero. Unite ancor voi la vostra opera amichevole a quella, che mi prometto dalla Dama mia protettrice, perchè non si eseguisca l'ideata impressione, e dite a chi si ostinasse, che sarebbe insulto, e non favore, lo strascinare a viva forza un onest'uomo in farsetto, e berrettin da notte dalle sue camere in piazza.

Se io dunque in questa edizione ò tralasciato un gran numero di Lettere, non è fatto che conformarmi all' espresso volere dell' Autore, e provveder meglio alla sua fama di quello abbiano fatto gli Editori di Nizza, i quali sconsigliatamente all' onor ed alla gloria del Metastasio anteposero la vanità di alcuni soggetti, e di alcune famiglie.

Debbo finalmente prevenire i censori severi d'ogni benchè menomo error ortografico, che, per quanto

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mi è stato permesso, non è voluto alterare l'uso in ciò osservato dall' Autore: perciò se la delicatezza loro ne restasse irritata, li prego a condonar questi nei ad uno Scrittore, che al veramente raro giudizio e sapere aggiungeva un talento infinitamente più e superiore per ogni riguardo alle grammaticali ed ortografiche loro nozioni.

raro,

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