Canti di Giacomo Leopardi, 1. ciltL. Cappelli, 1927 - 714 sayfa |
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Sayfa 99 - Italo ardito, a che giammai non posi Di svegliar dalle tombe I nostri padri ? ed a parlar gli meni A questo secol morto, al quale incombe Tanta nebbia di tedio ? E come or vieni Sì forte a' nostri orecchi e sì frequente, Voce antica de...
Sayfa 4 - L'itala gioventude? O numi, o numi: Pugnan per altra terra itali acciari. Oh misero colui che in guerra è spento, Non per li patrii lidi e per la pia Consorte ei figli cari, Ma da nemici altrui Per altra gente, e non può dir morendo: Alma terra natia, La vita che mi desti ecco ti rendo.
Sayfa 3 - Non vedo il lauro e il ferro ond' eran carchi I nostri padri antichi. Or fatta inerme, Nuda la fronte e nudo il petto mostri. Oimè quante ferite, Che lividor, che sangue ! oh qual ti veggio Formosissima donna ! Io chiedo al cielo E al mondo: Dite, dite; Chi la ridusse a tale?
Sayfa ix - Io non ho scritto in mia vita se non pochissime e brevi poesie. Nello scriverle non ho mai seguito altro che un'ispirazione (o frenesia), sopraggiungendo la quale, in due minuti io formava il disegno e la distribuzione di tutto il componimento. Fatto questo, soglio sempre aspettare che mi torni un altro momento, e tornandomi (che ordinariamente non succede se non di là a qualche mese), mi pongo allora -a comporre, ma con tanta lentezza, che non mi è possibile di terminare una poesia, benché brevissima,...
Sayfa 102 - Ahi ahi, ma conosciuto il mondo Non cresce, anzi si scema, e assai più vasto L'etra sonante e l'alma terra e il mare Al fanciullin, che non al saggio, appare.
Sayfa 5 - L'antiche età, che a morte Per la patria correan le genti a squadre; E voi sempre onorate e gloriose, O Tessaliche strette, Dove la Persia e il fato assai men forte Fu di poch...
Sayfa 100 - Obblivione antica ergean la chioma, Con gli studi sepolti, I vetusti divini, a cui natura Parlò senza svelarsi, onde i riposi Magnanimi allegrar d'Atene e Roma.
Sayfa 102 - Nostri sogni leggiadri ove son giti , Dell'ignoto ricetto D'ignoti abitatori, o del diurno Degli astri albergo, e del rimoto letto Della giovane Aurora, e del notturno Occulto sonno del maggior pianeta?
Sayfa 245 - Vivi tu, vivi, o santa Natura? vivi e il dissueto orecchio Della materna voce il suono accoglie ? Già di candide ninfe i rivi albergo, Placido albergo e specchio Furo i liquidi fonti. Arcane danze D'immortal piede i ruinosi gioghi Scossero e l'ardue selve (oggi romito Nido de...
Sayfa 4 - Dove l'armi e il valore e la costanza? Chi ti discinse il brando? Chi ti tradì? qual arte o qual fatica O qual tanta possanza Valse a spogliarti il manto e l'auree bende? Come cadesti o quando Da tanta altezza in così basso loco? Nessun pugna per te? non ti difende Nessun de