Histoire des langues romanes et de leur littérature, depuis leur origine jusqu'au XIV siècle, 3. cilt

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Treuttel et Würtz, 1841

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Sayfa 285 - Ch' ogni lingua divien tremando muta, E gli occhi non ardiscon di guardare. Ella sen va sentendosi laudare Benignamente d'umiltà vestuta, E par che sia una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi si piacente a chi la mira, Che da per gli occhi una dolcezza al core, Che intender non la può chi non la prova. E par che della sua labbia si muova Uno spirto soave, pien d' amore, Che va dicendo all'anima: sospira.
Sayfa 289 - Lo cielo, che non have altro difetto Che d'aver lei, al suo Signor la chiede E ciascun santo ne grida mercede. Sola pietà nostra parte difende ; Chè parla Dio, che di madonna intende: 'Diletti miei, or sofferite in pace, Che vostra speme sia quanto mi piace Là, ov' è alcun che perder lei s'attende, E che dirà nell' Inferno: "O malnati, Io vidi la speranza de
Sayfa 284 - Tanto gentile e tanto onesta pare La donna mia, quand' ella altrui saluta, Ch' ogni lingua divien tremando muta E gli occhi non l'ardiscon di guardare. Ella sen va, sentendosi laudare, Benignamente d' umiltà vestuta ; E par che sia una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare.
Sayfa 285 - Io mi son pargoletta bella e nova; E son venuta per mostrarmi a vui Delle bellezze e loco, dond' io fui. Io fui del cielo, e tornerovvi ancora, Per dar della mia luce altrui diletto : E chi mi vede, e non se ne innamora, D...
Sayfa 251 - Lo di e' han detto a' dolci amici addio; E che lo nuovo peregrin d'amore Punge, se ode squilla di lontano, Che paia '1 giorno pianger che si muore: Quand' io incominciai a render vano L'udire, ed a mirar una dell'alme Surta, che l'ascoltar chiedea con mano.
Sayfa 289 - E qual soffrisse di starla a vedere Diverria nobil cosa, o si morria: E quando trova alcun che degno sia Di veder lei, quei prova sua virtute; Che gli avvien ciò che gli dona salute, E si l'umilia, che ogni offesa oblia.
Sayfa 265 - Intra due cibi, distanti e moventi d'un modo, prima si morria di fame, che liber...
Sayfa 347 - Mirando gli atti per mio mal sì adorni; Piacciati omai , col tuo lume ch'io torni Ad altra vita, ed a più belle imprese; Sì , ch...
Sayfa 244 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l'aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.
Sayfa 332 - Al poco giorno e al gran cerchio d'ombra son giunto, lasso!, ed al bianchir de...

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