tendone un esatto Indice Progressivo perchè ognuno possa averne sott'occhi gli argomenti svariati, e facendole poi seguire da un copioso Indice Alfabetico per facilitare la ricerca di ogni cosa. Sono, in gran parte, difficoltà nuove, non contemplate da Autori antichi, e chiarimenti sulle nuove disposizioni della S. Sede, onde questa, con vigile premura, provvede alle necessità dei tempi nostri. E.poichè la disciplina della Chiesa va spesso soggetta a mutazioni, secondo le varie esigenze dei tempi che mutano, perciò è stato necessario ritoccare le soluzioni da noi date altra volta, ed in taluni casi anche mutarle, giusta le mutate norme venuteci dalla S. Sede. Anzi giova qui avvertire che, cominciata la stampa di questo libro prima del Decreto ultimo del S. Officio sulla legge del Digiuno e dell'Astinenza, parecchie cose non si trovano conformi al detto Decreto ; in ultimo però daremo il Decreto medesimo in Appendice con un opportuno commento. Fra le quistioni teologico-morali sono qui comprese quelle pure che riguardano le indulgenze, materia di cui per lo più si occupano gli Autori di Teologia Morale. I Decreti che si citano sono tolti tutti da fonti autentici. Non resta intanto che augurare a questa nuova pubblicazioue qualche utilità pei sacri Ministeri, e indulgenza e buon viso da parte dei benevoli lettori. 9. – Che debba fare il parroco quando riceve più stipendii per la messa nuziale, per più matrimonii, da celebrarsi lo stesso giorno. 13 10. Se i religiosi, e segnata mente i Francescani, possano avvalersi delle dispense dal magro, nei di vietati, che ottengono i Vescovi dalla S. Sede per le loro Diocesi. 15 3. - Amministratori di Confrater pita, che si appropriano le rendite di un pio legato. 3 4. In quali feste abolite i par roci hanno obbligo di colebrare pro populo. 4 5. – Se la messa del Giovedi Santo e del Sabato Santo, celebrando il Vescovo, debbasi applicare pro benefactoribus. . 6. Se ci sia obligo stretto nelle Cattedrali di celebrare tre messe solenni nella Natività di N. S. G. C. e di applicarle tutte pro benefactoribus. . 7 7. Se i Vescovi ed i parroci hanno l'obbligo di applicare pro populo tutte le tre Messo di Natale. 10 11. – Se chi è obbligato all'officio divino può recitarlo insieme ad altri che non è obbligato. 16 12 Se, trasferendosi la sola fe sta popolare, non già l'ufficio e la messa, trasferiscasi ancora l'indul genza, annessa a quella festa 18 13 Se nella refezione serotina nei giorni di digiuno si possa far uso dello strutto da coloro che prendono la Bolla della Crociata. 19 8. Se il parroco ha l'obbligo stretto di celebrare, nei matrimonii la messa pro sponsis, e ai appiicaria per questi. 12 14 Se quando in giorni di di giuno è consentito lo strutto nella colazione vespertina, sia consentito ancora il burro. . 21 15 Circa le indulgenze, aunesse alle corone de' Crocigeri. . 22 25 – Circa la vigilia della Im- macolata Concezione di M. V. nelle provincie napoletane. 37 tano il di di S. Gennaro ci sia 37 Se i congiunti di una reli- giosa che viene a morte possano appropriarsi il mobile apparte- 38 – Circa la designazione del pa- 59 39 Se possano far da patrini della Cresima i religiosi secola- rizzati, le Suore di voti semplici, ed i preti secolari. 61 40 ) - Se valga l'indulgenza del- l'altare privilegiato quando la Messa si applica a più persone. pag. 63 41 Se per un sol defunto pos- sano celebrarsi più messe lo stesso giorno in altare privilegiato. 66 42 – Se, quando s'è perduto il . 27 Se la messa pro populo possa applicarsi ai defunti.. 42 documento pontificio dall'altare privilegiato, basti la iscrizione in legno od in marmo per atte- 43 – Se un religioso itinerante che confessa ad un sacerdote se- colare peccati riservati nel suo daglie indulgenziate, richieden- dosene il solo prezzo di compra, e se chi le riceve può darle ad 56 - Circa i casi matrimoniali, in cui può deferirsi il giuramen- 57 – Del modo di recitare il Ro- sario insieme con più persone. 92 la benedizione in articulo mortis colla indulgenza plenaria. . 93 59 Circa il caso di doni rice- vuti dai regolari, se sia riservato. della S. Peniteuzieria possa mu- tarsi dal confessore la grave pe- 46 Se, dopo il decreto Vigi- lanti studio della S. C. del Con- 74 48 – Se è lecito l'interesse dei 77 tente un obbligo probabile. 77 78 78 . l'assoluzione in articulo mortis. pag. 105 65 Circa la benedizione, per le indulgenze, in forma Ecclesiae consueta e consueto ritu. . 103 66 Circa il benedire privatim gli oggetti con indulgenze. 109 67 Se sia meglio far subito i suffragii legati, ovvero differirli per farne di più ? . 110 68 - Se i Terziarii di Ordine re- ligioso possano avere diversi altri scapolari. . 111 69 – Che cosa possa pretendere il gli si dà la legittima in usufrutto, 70 – Se si possa dispensare dal- l'impedimento di sponsali nei ma- 71 – Se pel vino per la messa il mosto possa conciarsi col cotto. 84 -- Circa le bandiere di so- cietà operaie da benedire. . 137 75 Circa l'offerta per la com- posizione sopra un canone da af- 86 Valore dell'assoluzione dalle censure in ogni confessione. 139 87 – Qual distanza scusi dall'udir la messa nei di festivi. . 140 88 Circa la facoltà nei Vescovi di permettere la lettura dei li- 89 Se nei giorni delle solennità, in cui suol dispensarsi dalla leg- ge del magro, si possa far uso 90 -- Se occorre la venia Aposto- 77 – Circa l'alienazione di un fon- do con canone dovuto a mona- stero civilmente soppresso. 125 78 – Circa l'obbligo dei professi carità può applicare le indul- genze e le altre opere soddisfat- torie alle anime del purgatorio . nere più persone al fonte o alla cresima. · 136 |