Ben è ragion, che la troppo orgoglianza. 508. Ben mi credeva in tutto esser d' Amore.
Ch'i' core avessi mi potea laudare Chi nel dolore ha buona sofferenza Chi ricevè giammai si fero inganno Chi va cherendo guerra, e lassa pace Chi vedesse a Lucia un var cappuzzo Cogli occhi, Amor, dolci sactie m' archi. 445. Come 'n Samaria nato fuor di fe Con gran disio pensando lungamente. Con sicurtà dirò, poich' io son vostro Considerando altera valenza. Considerando la vera partenza Contra lo mio volire
Copula amistanza generale Credeami essere lasso !
Della fera inferià e angosciosa Della ragion, che non savete Dentro dalla nieve esce lo foco
De' uomo alla fortuna con coraggio Di ciò, che 'l mio cor sente Di dir già più non celo .
Di gran guisa mi fa meravigliare Di mia sentenza però non mi mudo Di po' 'l consiglio ti domando ajudo Di si alta valenza e signoria Di si fina ragione
Doglio, languendo di greve pesanza. Dolce è 'l pensier che mi nutrica il Dolendo, Amico, di gravosa pena
Dolente, lasso, già non m' assicuro Dolorosa doglienza in dir m' adduce. DON Messer, lo nostro Amore
Donna amorosa
Donna l' Amor mi sforza.
Denna, se il prego della mente mia. Donna vostre bellezze
Fals' indivini ha tal tempo, che 'n danno. 284.
Feruto sono, e chi è di me ferente Fina consideranza
Fino Amor mi conforta
Fior di beltà, e d' ogni cosa bona Fra l'altre pene maggior credo sia
Gentil Donna cortese, e di buon' a're . Gentil donzella di pregio nomata Gioja, nè ben non è senza conforto. Greve di gioja
In alta donna ho miso mia 'ntendanza In amoroso pensare
Infra le gioi piacenti .
In ogne membro un spirito m' è nato. In quanto la natura
In un giojoso stato mi ritrovo
Io vo del ver la mia Donna laudare. Isplendiente
La bella stella che il tempo misura. La dilettanza ch' ho del mio disire. La dolce ciera piacente
La dolorosa e mia grave doglienza La dolorosa noja
La gran sovrabbondanza
Lamentomi di mia disavventura.
La mia amorosa mente
Languisce lo mio spirto sera e mane.
La prima or' m' è novella buona giunta . Lasso di far più verso.
Lasso sovente sent' è, che natura Lasso taupino in che punto crudele. Leal Guittone, nome non vertieri. Li vostri occhi che m'hanno divisi. Lo buon pregio, e lo nomo.
Lo fermo intendimento Lo fino amor piacente. Lo fin pregio avanzato.
475. .507. 323.
. 331. 540.
Lo gran valore e la gentil piagenza. Lontan vi son, ma presso v'è lo core. Lontano Amore mi manda sospire. Lo vostro bel saluto e gentil guardo
Madonna dimostrare. Madonna, il fino Amore, ch' io vi porto. 394. Madonna voi isguardando sentii Amore Madonna, vostra altera canoscenza Madonna vostro altero piacimento Magna medela a grave perigliosa MES» Donna di voi mi lamento. MES» Donna, il cantar piacente Molto si fa biasmare
Morte, perchè m' hai fatto sì gran guerra. 373. Movo di basso e voglio alto montare . 331.
Nel tempo avverso uom de' prender conforto 328. Nel vostro viso angelico amoroso.
di corona degna che giammai per mia salute
Non vi dispiaccia, Donna mia, d'aldire. 569. Non volontà, ma uomo fa ragione
Nova m' è volontà nel cor creata. Novellamente Amore
Novelle grazie alla novella gioja Novel sonetto mando per messaggio
Ogni uomo deve assai caro tenere. Oramai lo mio core.
Orama quando flore
P» Amore amaro, a morte m' hai feruto. Parlare scuro dimandando dove
Peggiore stimo che morso di capra.
Pensando ch' ogni cosa aggio da Dio. Per lunga dimoranza
Perocchè Amore non si può vedere Poichè mia voglia varca.
Poi ch'è sì vergognoso
Poi contra voglia dir pena conviene Poi dal Mastro Guitton l'arte tenele Poi dell' alte opre tutte compimento Poi le piace, ch' avanzi suo valore. Poi sento ch' ogni tutio da Dio tegno.
Poi sono stato convitato a corte Posol corpo in un loco mio pigliando Prega chi dorme che oramai si svegli. Pure a pensar mi par gran maraviglia
Qual uomo è in su la rota per ventura. Quando valore e scano duom si mostra. 474.
Quando veggio la rivera. Quando veggio rinverdire .
Quant' aggio ingegno e forza in veritade Questa rosa novella
Rappresentando a canoscenza vostra .
Saver che sente un picciolo fanlino Se blasmo fosse onore.
Se doloroso a ver muovo dire Se 'l filosofo dice è necessaro Se 'l nome deve seguitar lo fatto
Se quei, che regna in signoria e impero Si altamente bene
Siccome ciascun uom può sua figura.. Sì come 'l mare face per tempesta. Si come ogn' altra fera lo leone Si dilettosa gioja
Si forte m' ha costretto
Signor senza pietanza, udiť ko dire. Similemente canoscenza muove . Similemente, gente criatura. Similemente onor come piacere S'io per cantar potesse convertire. S' io sono innamorato e duro pene Sì sono io angoscioso, e pien di doglia Sovente aggio pensato di tacere Sovente, Amore Amore, aggio visto manti Sperando lungamente in accrescenza Spesso di gioja nasce ed incomenza
Tal' è la fiamma e il foco
Tan' m' abbonda materia di soverchio Tanto di fino Amore son gaudente.
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