PREFAZIONE.

Un libro che contenga tutto ciò che un alto e fiero intelletto, perpetuamente pieno dell' amore d' Italia e della Gloria, abbia pensato e scritto più particolarmente in politica dal 1798 al 1825, vale a dire in mezzo a varj casi di fortuna, sotto moltiplici reggimenti, fra i libri e fra l'armi, in patria e nell' esilio, nella prima gioventù e nella matura virilità; un libro in cui l'Autore o ammonisca e consigli Magistrati coll' ardire di un Tribuno, o si faccia scudo ad amici accusati per odio di parte più che per amore di giustizia, o perori la causa d'Italia in faccia allo straniero conquistatore, o minacci, profetizzando, una potentissima tirannide, o tuoni contro la licenza. larvata sotto nome di libertà, o consacri la memoria di chi morì per la patria, o morda la viltà, l'ignavia, la venalità e la fraude, o bolli della meritata infamia i fautori delle sètte, prima e antica cagione d'ogni nostra sventura, o rivendichi i diritti della ospitalità violata, 0 tessa la storia delle arcane perfidie della Diplomazia, o finalmente difenda sè stesso da ogni sorta di nemici, e si mostri al mondo qual ei fu, cioè civilmente e politicamente intemerato sempre fra tanti rivolgimenti e tante passioni e tanti errori e tanti vizj, e sì poche virtù, favellando ognora con Giustizia e Verità: siffatto libro deve essere grandemente meritevole dell' attenzione