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[Paterini, considerati come eretici e perseguitati, Fio. CXXIV, CXXVI]; v. Arezzo; Firenze; Prato. Paternostro, Purg. XXVI, 130; - Purg. XI, 1-21.

Patriarca, Inf. IV, 58 [Abraam]; Par. XI, 121 [Domenico]; Par. XXII, 70 [Jacob]. I Patriarchi liberati dal

Limbo, Inf. IV, 46-63. patrimonio della Chiesa, il, è sotto l'alto dominio imperiale, Mon. III, 10, cfr. 13; le sue rendite appartengono ai poveri, ma questi ne vengono defraudati, ib., II, 12; v. Papato.

*Paulinae, Epistolae, Purg. XXIX, 134,

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pedes, v. piedi. Pegasea, diva, le Muse o una singola di esse (Calliope? Urania ?), dette cosi dal fonte Pegaseo, o Ippocrene, sull'Elicona, fatto scaturire con un calcio dal cavallo, alato Pegaso, Par. XVIII, 82; v. Muse. Peguilhan, Aimeric de, v. Namericus de Peculiano.

peccati capitali, puniti nei sette gironi

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del Purgatorio propriamente detto, mentre l'Inferno è ordinato esclusivamente secondo le tre disposizioni aristoteliche vedi disposizion, le tre -; essi si riducono a disposizioni passionali d'incontinenza, Purg. XXI, 64-6; cfr. la teoria dell'amore, secondo la quale si graduano, XVII, 85-139. Via via per i gironi del Purgatorio vengon cancellati dalla fronte di Dante i sette P, simboli di questi peccati; v. P. Peccatore, Pietro, v. Pier Damiano. Peculiano, Hamericus de, v. Namericus de Peculiano.

1

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fronda, l'allòro, Par. 1, 33; -penea serta, la corona d'allòro, Carm., 38. Penelope, moglie di Ulisse, Inf. XXVI,

96.

Penestrino, l'antica Preneste, ora Palestrina, città del Lazio, fortezza dei Colonnesi, atterrata da Bonifazio, benchè essi, come pare, si rendessero a patti, Inf. XXVII, 102. Pennino, le Alpi Pennine, gli Appennini; v. Apennino.

pentasyllabum, carmen, v. quinario. Pentesilea, la regina delle Amazzoni, alleata de Troiani, uccisa da Achille, Inf. IV, 124.

peregrini, i p VIII, 4; X Par. XXXI, Pergama, la

Pera, Della, nobile e antica famiglia fiorentina, da cui, pare, i Peruzzi, Par. XVI, 126.

renze non

confidare),
Pergamum, B
bardia, Ep
gli abitant
letto, V. E
-Bergam
Periandro, ti
Sette Savi
Perillo, inge
del bue

laride tira
XXVII, 7.
Perini, Din
boeus.
Peripatetici,
tile, Conv
gnificato
21, 22.
Persi (Persa
i pagani i

i Persiani Persio, Auld

tirico lat perso, color IV, 20;

Purg. IX
persuasione
dienza),

II, 7.
Perugia (P

Par. VI,
V. E. I

Pescatore,

63; Par Peschiera, Inf. XX

Pesci, cost

Zodiaco

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gio immaginario, V. E. II, 6, 8.
Del resto, v. Pietro1.

Pettinagno, Pier, santo romito, nativo di Campi nel Senese, Purg. XIII, 128.

Phaëton, v. Fetonte.

Pharos, l'isola di Faro nel Mediterraneo di fronte alla costa egiziana, Carm. 32.

Pharsalia, v. Farsaglia.

*Philippenses, Epistola ad, la nota epistola di S. Paolo, Mon. III, 13. Philistei, o Philistini, v. Filistel. Philosophia, Prima, v. Metafisica. Phoebe, soprannome di Diana (la Luna), sorella di Apollo (il Sole), Mon. 1, 11.

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Phoebus, Mon. II, 9; v. Apollo. Phryges, Phrygia, Phrygius, v. Frigia. Phyllis, Fillide, personaggio virgiliano, che simboleggia Firenze, Ecl. R. 45. Rodopeia, Par. IX, 100. Physica, il trattato della Fisica di Aristotile, V. E. II, 10; Epist. XVII, 25; A. T. §§ 11, 20. Fisica, Inf. XI, 101, Conv. II, 1; III, 11; IV, 2, 9, 10, 15, 16. De naturali auditu, Mon. 1, 9; II, 7; III, 15. Pia, la, gentildonna senese, probabilmente de' Tolomei, moglie di Nello Pannocchieschi, signore del castello della Pietra, Purg. v, 132-6. Piacentini (Placentini), il loro dialetto, V. E. I, 10.

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Pianeta, il Sole, Inf. I, 17; Venere, Purg. 1, 19; la Luna, Par. II, 76; Mercurio, Par. v, 96.

Pianeti, i pianeti e i loro cieli, v. cieli ; influenza, ecc.

Pianta dispogliata, o Albero dell'Im

pero, Purg. XXXII, 37-42; XXXIII, 55-72 e sgg.; l'Albero del bene e del male, sorgente nel mezzo del Paradiso terrestre, simbolo dell'Jus

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per mezzo del Riscatto; o, all'ingrosso, la pianta dispogliata' è l'Impero pagano, la pianta fiorita l'Impero cristiano ideale, che anch'esso in certo modo è parte dell'opera compiuta da Cristo in terra (alla venuta di Cristo, il mondo, ch'era in pefetta pace, non mancò di alcuno dei ministri per gli uffici Chiesa e Impero necessari alla sua felicità); la Chiesa dunque infonde virtù all'Impero, cfr. Mon. III, 4, 16, ma rimane sotto la sua giurisdizione temporale, al modo stesso che gli è posteriore nel tempo, Mon. III, 13. Per allusioni cronologiche al risorgere dell'Impero, v. *Processione mistica. Plava, la Piave, fiume dell'Italia settentrionale, che bagna Pieve di Cadore e Belluno, Par. IX, 27. Piccarda, Piccarda Donati, sorella di Corso e Forese - v., Purg. XXIV, 10; Par. III, 49; e cfr. 31 sgg.; IV, 97, 112.

(humanum) vedi -o Legge naturale, il cui primo precetto è fare il bene e fuggire il male'; e poichè esso è il fondamento dell'Impero, in cui si realizza, l'Albero rappresenta per gli uomini l'Impero; esso rimane come continuo monito divino al bene e contro il male, Mon. III, 5; violarlo è quasi una ripetizione del fallo di Adamo, Epist. VIII, 6; Purg. XXXIII, 55-63; rispettarlo, come fece Cristo, insegnando l'ubbidienza all'Impero, Epist. VIII, 9, ecc. v. Impero e come fa il Grifone, Purg. XXXII, 43-5, è conservare il seme d'ogni giustizia; rinnovare l'Impero è quasi un rinnovare l'opera redentrice di Cristo, Epist. x, 6; XI, 2; l'interdetto all' Albero, Purg. XXXIII, 71-2, fu la prima Legge divina (quindi, moralmente, l'interdetto è la Giustizia di Dio), ossia, rispettare la Logge naturale, o l'Impero, è la prima Legge divina, e chi questo non comprende, fraintende in certo modo la stessa Rivelazione, Purg. XXXIII, 82-99, cfr. Scuole (teologiche). - Il corteo torna indietro verso oriente tre voli di saetta, XXXII, 34-5 (forse i 30 anni circa della vita di Cristo); Beatrice scende dal carro, e il Grifone se ne stacca, 36, 49-51 (la Rivelazione è compiuta, almeno quella in cui Cristo trae la Chiesa dopo sè, Mon. III, 3; però Beatrice rimane con lei, 95); Cristo lega la Chiesa all'Albero con una fronda dell'Albero stesso (è un legame voluto da Dio, ma di Diritto naturale), 49-51, e l'Albero rifiorisce nei colori dell'ametista, mescolati di rosa e viola, simbolo della nuova giustizia resa umilmente e lietamente a Dio colla reintegrazione del Diritto naturale,

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virtù), non

IV, 19, cfr.
l'usuale sens
V. N. §§ 14,
13, 19 (Can
[Pietà, Pieta
gio allegoric
CCVIII, ecc.
Pietola, già A
presso Man
Purg. XVII

Pietra, donna

nome da I LXVII, LXV Pietramala (

piedi dell' toscano, allusione

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riferisce a
del nome,
dalo ', V.

Pietrapana,
Alpi Apu
Pietro (Pier
Pietro, ap
91, 94; 1
XIX, 99;
tro, l'ang

torio);
zione, cf

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XXII, 88; è nell'ottava sfera, e interroga Dante sulla fede, XXIII, 136 sgg.; XXIV, 19 sgg., cfr. xxv, 1-15; inveisce contro la corruzione della Chiesa, XXVII, 10-66; suo seggio nella Rosa, XXXII, 124, 133; nominato anche Conv. IV, 22; Mon. II, 9 (modo proverbiale); III, 1, 3, 8, 9 (parlava di solito superficialmente), 15, 16 (per pontefice '); Epist. VIII, 5 (id.), 10; x, 1 (« navicula Petri », la Chiesa, cfr. Par. XI, 120); XV, 2; cfr. Pescatore, il, Purg. XXII, 63; Par. XVIII, 136; Cephas (corrispondente siriaco di Pietro, pietra), Par. XXI, 127; ‘la primizia che lasciò Cristo dei vicari suoi', Par. xxv, 14-15; caro frate di Pietro, Par. XXIV, 62, è S. Paolo, da Pietro così chiamato nella Epist. II. La Porta di San Pietro, la porta del Purgatorio, Inf., 134.

il

Pietro2 (Pier), Pietro III re d'Aragona (1276-1285), padre di Alfonso III d'Aragona, Giacomo II di Sicilia o d'Aragona, Federico II di Sicilia ; marito di Costanza, figlia di Manfredi, e perciò erede della corona di Sicilia dopo i Vespri (1282); è nella valletta dei Principi, Purg. vii, 112, 125, 129.

Pietro3, Pietro Lombardo, famoso teologo di Novara, autore dei Sententiarum Libri quatuor che nella prefazione dice di offrire a Dio come la poverella - V. - del Vangelo il suo obolo, Par. x, 107. - Magister Sententiarum, Mon. III, 7; Par. X, 106.

Pietro Bernardone, Par. XI, 89.
Pietro Comestore, V.

Pietro.

Mangiadore,

Pietro d'Alvernia (Petrus de Alvernia),

trovatore della seconda metà del

secolo XII, che D. annovera fra i trovatori del primo periodo, V. E. I, 10.

Pietro Ispano, di Lisbona, che fu poi papa Giovanni XXI, autore dei dodici libelli, cioè del noto trattatello Summulae logicales, Par. XII, 134-5. Pietro Mangiadore, v. Mangiadore, Pietro.

Pietro Peccatore, v. Pier Damiano. Pietro, San (Santo), la Chiesa di San Pietro a Roma, Inf. XVIII, 32;

pileggio, rotta di nave, via che le navi sogliono seguire tra un punto ed un altro, Par. XXIII, 67.

pina di San Pietro, la, v. . Pietro, San. Pinamonte, ghibellino mantovano della famiglia de' Buonaccorsi, che consiglio in modo il conte Alberto di Casalodi ch'egli fosse da sè cagione della propria espulsione da Mantova (1272), Inf. xx, 96.

la pina di, pina di bronzo, che ai tempi di D. stava sulla piazza davanti a S. Pietro e ora è nei musei vaticani (apparteneva in origine o al Mausoleo d'Adriano o al Panteon), Inf. XXXI, 59; la guglia di, l'obelisco, Conv. IV, 16. *Pigli, nobile e antica famiglia fiorentina, Par. XVI, 103. Pigmalione, fratello della regina Didone -v. Dido, di cui per derubarlo uccise il marito Sicheo, Purg. XX, 103. *Pignatelli, Bartolommeo, arcivescovo

Pineta, la celebre foresta di pini di

Ravenna, Purg. XXVIII, 20. [Pinti, spedale a, spedale di Firenze, Canz. LXXXVIII].

di Cosenza e cardinale (« il pastor di Cosenza »), Purg. III, 124 (secondo altri, sarebbe il suo successore, Tommaso d'Agni). Pila, Ubaldin dalla, Ubaldino degli Ubaldini del castello della Pila in Mugello, Purg. XXIV, 29. *Pilade, figlio di un re della Focide,

Pio, Pio I, d'Aquileia, pontefice e martire, Par. XXVII, 44.

pioggia; plova (ploia, in senso fig.,

XIV, 53; ¦ 1, 9, 13. Pisanus, Gallus Piscicelli, nobil Conv. IV, 29 Pisistrato, tira IV, 101. Pistola (Pistori Inf. XXIV, 12 11, 6.-Cin Pistola di San

Par. XIV, 27; XXIV, 91); v. vapore. Piramo (Pyramus), babilonese, il mitologico amante di Tisbe, Purg. XXVII, 38; XXXIII, 69; Mon. II, 9. Pirenei, o Pireneo, o Pirenes (Pyreneus), i monti che dividono la Francia dalla Spagna, Par. XIX, 144; Epist. x, 3. - Pyreneus, Ecl. II, 66.

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Piroi, uno dei cavalli del carro del Sole, Conv. IV, 23.

Pirro1, o Neottolemo, figlio di Achille e Deidamia, uccisore di Priamo e di Polissena (Inf. XXX, 15, 17), secondo alcuni è il personaggio punito nella riviera del sangue, Inf. XII, 135; più probabile è che sia il seguente.

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Pirro2, il noto re dell'Epiro, che combattè valorosamente contro i Romani, e amò la guerra per sè stessa ; detto Aeacida, Mon. II, 10, perchè disceso da Achille, nipote d'Eacc. Pisa, città della Toscana sull'Arno, Inf. XXXIII, 79; Purg. vi, 17; V. E. I, 13; Inf. XXXIII, 89. Quel da P., Purg. vi, 17, v. *Gano. - Pisani, Inf. XXXIII, 30; cfr. Purg.

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Purg. III, zò i beni

chissimo) sulle Int

5, 14; IV sti, Con loro ori

nel Time

Conv. I

5 sgg.; S Terra,

5; sull

fine del metafo

cenza d

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