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- fini dell'uomo, secre nature, vegetale, onale, V. E. II, 2;

L'appetito sensiopone all'app. razio, in quanto questa organi corporei quindi non è, come co di passioni, benre alle passioni, che iudizio, dal quale è la Carità, in quanto ore e si dica essere bile (come la Spe. scibile), mentre le non possono essere more.

V. E. 1, 10, 12, 19.

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Arbia, fiume di Toscana, affluente del

l'Ombrone, Inf. x, 86.

arbitrio, libero, Purg. XVI, 64-81; XVIII, 40-75; Mon. I, 12.

Arca, Dell', famiglia fiorentina, Par. XVI, 92.

Arcadi, abitanti dell'Arcadia, Ecl. R. 21, 22.

arcangeli, secondo ordine dell'infima gerarchia angelica, Par. xxvIII, 125; Conv. II, 6; v. angeli, ecc. arca santa, contenente le tavole della legge, Purg. x, 56; Par. XX, 39; cfr. Oza.

Archemoro, figlio di Licurgo, ricordato nella Tebaide, Conv. III, 11; v. Licurgo.

Arco, della vita umana, a somiglianza dell'arco del cielo, nella cui influenza si trova, Conv. IV, 23; l'arco della vita umana è diverso, non per il cielo, ma per la diversa qualità del seme generante, ib.; - il suo sommo nel 35° anno, Conv. ib., v. Inf. I, 1.

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Aretini, Inf. XXII, 5; Purg. XIV, 46-48; V. E. 1, 10, 13; Epist. IX. Aretin, l',... e l'altro, Purg. vi, 13 e 15; v. Benincasa da Laterina; Guecio ; - v. Griffolino; Guittone. [Arezzo, ricordato per le persecuzioni ai Paterini, Fio. cxxvI].

Argi, per Argivi, Epist. VIII, 8; v. Elena.

Argia, figlia di Adrasto, cantata da

Stazio, Purg. XXII, 10; Conv. IV, 25.

Argivi, Conv. Iv, 25; v. Argi.
Argo1, nave degli Argonauti, Par.
XXXIII, 96.

Argo 2, pastore dai cento occhi, custode d'Io, Purg. XXIX, 95, XXXII, 64-66. Argolica, XXVIII, 84. *Argonauti, Par. 11, 16-18; v. Argo; Giasone.

gente, cioè greca, Inf.

[Argus, fabbricatore della nave degli Argonauti, da lui, secondo qualche mitografo, detta appunto Argo, Fio. VIII].

priora; Anima, de; Animalibus, de; Antepraedicamenta; Arte vecchia e nuova Causis, de; Coelo, de; Etica; Generatione animalium, de; Gene. ratione et corruptione, de; Juventute et Senectute, de; Metafisica; Meteoris, de; Physica; Politica; Praedicamenta; Rhetorica; Sensu et Sensato, de; Sophisticis Elenchis, de; Trasla zione vecchia e nuova. aritmetica, Conv. II, 3, 14. Arli, città della Provenza, Inf. IX, 112.

*Arianna, figlia di Minosse, Par. XIII, 14; V. *corona.

ariete, segno dello zodiaco, Par. XXVIII, 117; Canz. LXIX, 41; Conv. III, 5; Ecl. R. 15; e col nome di Montone, Purg. VIII, 134; Par. XXIX, 2; cfr. Inf. 1, 38; Purg. XXXII, 53; Par. 1, 40; XXIX, 2; v. Colco. V. Montone1; Montone 2.

aristocratici, o ottimati, Mon. I, 12; v. politía.

arma, o armorum probitas, v. Probltate.

Aristotile, filosofo, Inf. IV, 131; cfr. Purg. III, 43; Par. VIII, 120; V. E. II, 6; Conv. II, 6; III, 14; Iv, 2; Epist. xv, 5; Conv. IV, 6; III, 5;

Arrigo II, d pro, Par. X Arrigo I, di N 109.

Arrigo, il r

rigo II d'I
135.

Arrigo III,
VII, 131.
Arrigo, figli

ghilterra, I

Amigo II (

III, 4.
Arrigo VI,

Casa di S

Amigo VII,

tore, succ

burgo, ele Clemente

tr. Purg scese in

armonia, corrispondenza delle parti, Conv. 1, 5; IV, 25, cfr. III, 8; ; detto della

del verso, che

a. dell'occhio, III, 7 frase, V. E. II, 7 ; non si può tradurre da una lingua a un'altra, I, 7; cfr. V. E., II, 13; parole armonizzate, ordinate nell'armonia dei versi, Conv. II, 14, cfr. V. E. II, 8; la melodia accompagnata ad un componimento poetico, V. N. § 12 (cfr. Purg. II, 106114); l'armonia delle sfere, Par. I, 76-78. Arnaldo Daniello, poeta provenzale, Purg. XXVI, 115-120, 136-148; V. E. II, 2 (cantò d'amore), 6, 10, 13. Arno, fiume, Inf. XIII, 146; XXIII, 95 (cfr. Inf. xv, 113), xxx, 65; Purg. v, 97, 121-129; VI, 15; XIV, 16-54; Par. XI, 106; V. E. 1, 6, Ecl. I, 44; Epist. X e XI; VI, 2; Canz. LXIV, 62.

IV, 8; 1, 9 e Epist. xv, 5, Conv. IV, 2, 6; IV, 23; Mon. III, 1; - citato col suo nome di Aristotile, Conv. I, 9; II, 3, 4, 5, 9, 14, 15; III, 5, 7, 9, 15; IV, 2, 6, 7, 8, 11, 13, 15, 17, 20, 21, 22, 23, 25, 27, 28; Mon. I, 1; A. T. § 12; citato come Filosofo, V. N. §§ 25, 41; Conv. I, 1, 12; II, 1, 3, 5, 10, 14, 15, 16; III, 1, 2, 3, 4, 6, 8, 9, 10, 11, 14; IV, 3, 4, 8, 10, 12, 15, 16, 17, 19, 20, 22, 27; Mon. 1, 3, 5, 10, 11, 12, 13, 14, 15; II, 2, 3, 6, 8, 12; III, 1, 4, 10, 16; Epist. xv, 5; xvii, 5, 16, 18, 27; ricordato per perifrasi, Par. XXVI, 38. V. Analytica

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Lusignano, re di Ci147.

arra, Purg. VII, 104,

iovane', figlio di Arhilterra, Inf. XXVIII,

d'Inghilterra, Purg.

lel re Riccardo d'InXII, 119-120.

> imperadore '), Conv.

eratore, secondo della a, Par. III, 119. ussemburgo, imperare di Alberto di Abscol favore del papa nel novembre 1308 102; VII, 96); dinell'autunno 1310, nense speranze, Epist. ad ossequiarlo, Epist. pist. x; bene accolto ndugiò nell'Alta Itaco aveva cominciato atro di lui, Epist. XI; cto suo Romano Prin1) tra fieri contrasti agno 1312, e da allora e con un breve del One aveva approvato efr. Epist. VIII, 10, tro, per condiscendere Bello, Par. XVII, 82; - ritornò verso il nord, ente l'assedio di Fi.-ottob. 1312; infine onvento, presso Siena, 13, senza aver ragscopo, Par. XXX, che le Epist. XII-XIV te, in nome della Conesca da Battifolle, a Brabante, sua moglie);

v. Cinquecento diece e cinque ; dieci passi; *Processione mistica. Arrigucci, famiglia fiorentina, Par. XVI, 108.

Arrio, fondatore dell'eresia ariana, Par. XIII, 127.

*Ars Nova, nome col quale s'indicava nel M. E. l'insieme di certi trattati dialettici di Aristotile, Conv. II, 14. *Ars Vetus, o Vetus Logica, nome col quale s'indicava nel M. E. l'insieme di certi trattati dialettici di Aristotile, Conv. II, 14.

Arte vecchia e nuova, v. Ars Nova; Ars Vetus.

arte, virtù intellettuale, pratica, retta norma delle cose fattibili e abito operativo, Mon. 1, 3; arti più dipendenti dall'artefice o più dalla natura, Conv. IV, 9; segue la natura, Inf. XI, 103-5; tre gradi o momenti, nell'artefice, nello strumento, nella materia, Mon. II, 2, cfr. Conv. I, 11; intenzion dell'arte frustrata dall'inobbedienza della materia, Par. I, 127-8; Mon. II, 2; abito dell'arte, Par. XIII, 78; natura o arte, Purg. XXXI, 49; Par. xxvII, 91-2; l'ingegno, l'arte e l'uso, Par. x, 43; lo fren dell'arte, Purg. XXXIII, 141; esperienza fonte delle arti, Par. II, 96; nelle cose fatte dall'arte ha la supremazia ciò che in sè abbraccia tutta l'arte (a proposito della canzone '), V. E. II, 3, cfr. 9; il volgare seguita l'uso e il latino l'arte, Conv. I, 5; prima arte, la Grammatica, Par. XII, 137-8; l'arte dell'alluminare, Purg. XI, 80-1; a. Prospettiva, Conv. II, 3; musaica IV, 6, v. musaica, arte; matematica, IV, 5; del Diritto, IV, 9; di cavalleria, IV, 6, ecc.; arti, arti magiche, Inf. xx, 86. arte divina, la natura, Mon. 1, 3; II, 2,

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* Atlantico, mare, Par. xvi, 49-51. Atlantis, figlia di Atlante, Mon. II, 3. Atropos, una delle tre Parche, Inf. XXXIII, 126.

[Astinenza-Costretta, personaggio del Fiore, Fio. LXXIX-LXXXI, LXXXIV, CII, CXXVIII-IX, CXXXI-IV, CXXXVI]. Astrea, dea che rappresenta la giu

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Attila, re degli Unni, Inf. XII, 134 (ove è errore medievale per Totila '); XIII, 149.

attività) sostanza co

forma avvi

suo stesso

separate d che sono

chiamarsi

31-2, cioè

gnifica for

teria) son

tenza e att

a nel lor

ch'è il loro

solo in pot

tatta l'att

edenza del

the ama, ci

relontà, F

attiva, vita, Purg. XXVII, 97 sgg., e cfr. Matelda; Conv. I, 5; II, 5 (ov'è anche detta vita civile), soprattutto IV, 17, inoltre 22; v. Intelligenze; Maria3; Marta; Salome.

stizia, Mon. 1, 11; Epist. XV, 7. astri, v. Influenza dei cieli; cieli. astrologia, o astronomia, Purg. Iv, 80; Conv. II, 3, 4, 14 ; Iv, 15; astrologi, Conv. II, 3, 4, 6; III, 5, 6; A. T. § 19, cfr. V. N. 29; -v. Indovini; quadrivio; Scienza. Atalanta, fanciulla di Beozia, velocissima al corso, v. Ippomene. Atamante, re in Beozia, punito da Giunone, per il suo amore con Ino, Inf. XXX, 1-12; v. *Ino; Learco. Atene, Inf. XII, 17; Purg. vi, 139;

xv, 97-98, 99; Par. XVII, 46; Conv.

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V, 41-2):

però, in

Bio, per i

ar dipo

mente atti sinzione,

isogni d

Oltre alla vita attiva' propria, c'è una vita attiva inferiore' 0 mondana', che ha per oggetto il conseguimento dei secondi beni, e probabilmente vi appartengono gli spiriti imperfettio difettivi dei primi tre cieli: quelli della Luna, indirettamente, in quanto scesero da uno stato superiore a uno inferiore; quelli di Mercurio, che cer caron l'onore, Par. vi, 112-117; quelli di Venere, dediti all'amore terreno ; *attivi proprii, quelli dei tre cieli seguenti; v. Spiriti beati,

Atto che vede, atto che ama; v. conoscenza2.

atto, come vocabolo correlativo di potenza, l'attuazione di ciò ch'era

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a realtà stessa di una ce atto primo (atto pur si dice di solito è la sua operazione "atto primo' della posta di materia e - per la forma ed è istere; le sostanze materia, gli Angeli, ra forma, possono o atto, Par. XXIX, atto qui non si', come potenza ‘ ensi composte di pocome ogni creatura, conoscere e amare, stere, non sono mai za, bensì sempre in à ; (per la pre

'ma

to che vede su quello ella conoscenza sulla XXVIII, 106-10; cfr. puro e sommo atto So rigoroso, soltanto ale non si può para', se non sommanè di alcun'altra dinon razionale, per i nostra intelligenza, 3 e anche VII, 31-3. niversale, a cui sog⇒ la potenzialità della o le forme che l'atde a che tutte le on sempre in atto', te, nelle Intelligenze sempre in atto, ella materia, e tutta la materia nelle sue ioni, A. T. § 18,

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ma il cuore

dotata di una sua benefica attività (dottrina dello stil nuovo '), poichè nessuna cosa esistente in potenza può vonire all'atto se non per mezzo di un agente attivo, Mon. 1, 13; III, 14; dev'esser gentile, cioè l'anima bon disposta, poichè l'atto dell'agente non può esser ricevuto che nel disposto paziente', Conv. II, 10, cfr. III, 14; IV, 20; cfr. Iv, 10; Mon. I, 10; l'anima è l'atto del corpo, Conv. III, 6; la sua volontà è desta in atto da alcunchè di cui si compiace, Purg. XVIII, 19-21; potenza che ha in atto dopo separata dal corpo, Purg. xxv, 83-4;

massimo sforzo della materia nel viso umano, Conv. III, 8, v. corpo; - v. anche Conv. 1, 10; II, 8, cfr. Iv, 8; III, 11; IV, 11; Epist. VII, 3; X, 5. — V. materia. attrazione (adtractio), il cielo stellato potè produrre l'elevazione, il gibbo della terra, o a modo d'attrazione o a modo d'impulsione (probab. è da leggere qui e là non per modum ma per motum), A. T. § 21; v. impulsione.

Auditu, De naturali, citato, Mon. 1, 9; II, 7; III, 15.

Augustini, Confessiones, lodate, Conv. 1, 2.

Augusto, imperatore, v. Ottaviano 1. augusto, titolo imperiale, Inf. XIII 68; Epist. VIII, 2; XI, nell' intestazione; augustale, imperiale (augustali solio vacante), Epist. X, 1.

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aula, la reggia, il palazzo reale o imperiale, che manca in Italia, e donde dovrebbe uscire anche la norma del favellare illustre, V. E. 1, 18; la reggia di Federico II (e la scuola poetica siciliana), I, 12; il palazzo

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