NOTA EDITORIALE.

Possiamo credere che fosse desiderata una edizione italia tutte le opere di Dante in un sol volume portatile; come que Oxford che il defunto dottor Moore pubblicò tanto opportuna per gli studiosi dell' Alighieri nel 1895. Venendo dopo ed essend ficile far meglio, sia letterariamente sia tipograficamente, si sa dovuto far qualche cosa di più, ed è ciò che si è procurato c presente edizione. In essa, infatti, trovasi quel Fiore che r studi autorevoli fanno oramai ritenere dell' Alighieri; ma ci caratterizza in modo speciale la presente edizione e la farà aj zare, crediamo, agli studiosi, è l'Indice, che tanto si avvant su tutti gli Indici di cui son corredate le precedenti edizioni opere dantesche. È inutile enumerare i pregi di questo Indi volume stesso che lo contiene: «si quaeris monumentum, ci spice », dice la sobria iscrizione in onore dell'Architetto di San di Londra, in quello stesso tempio. E il nostro Indice, ci s metta l'iperbole, è davvero monumentale.

Questa edizione avrebbe dovuto da molto tempo veder la ma, cominciata prima della guerra, essa ha sofferto ritardi, s traversie a causa della guerra stessa.

Il prof. Arnaldo Della Torre, che aveva avuto dalla Case trice l'incarico di condurla e ne aveva assunta intera la re sabilità, acceso da un santo fervore patriottico partecipò con l'anima sua d'italiano all'azione di propaganda prima e dopo tervento dell'Italia nel glorioso cimento, e n'ebbe scossa la a tal segno che dovette più volte sospendere il lavoro e poi sciarlo del tutto, finchè morte lo colse quando l'Indice da lui era appena un abbozzo, e senza poter dettare l'esposizione dei molto personali che lo avevano guidato nella cura di questa edi

(Possiam dire solo che il testo del De vulgari eloquentia sato su quello del chiarissimo prof. Rajna, e che quello delle

stolae III, IV, VI, VIII, X, XI, XII, XIII, XIV testi emendati dall' illustre dantista inglese Paget Toy

Il dottor Giustiniano Degli Azzi, segretario della editrice, che fu dato a successore al Della Torre, pot termine l'Indice studiandosi di seguir le tracce del suo ma, chiamato sotto le armi, la Casa credè opportuno carico della revisione del lavoro e della sua preparazi per la stampa ad un dantista di particolar competen sore G. E. Parodi.

Questi, veramente, avrebbe voluto dar un caratter organico all'Indice, facendone quasi un commento Dante, specie di quelle filosofiche, coll' introdurvi le Ma, poichè ciò avrebbe ulteriormente ritardata la pul volume, che segue dopo sette anni dal suo inizio e morte del prof. Della Torre, cedette alle insistenze del tando di curare la revisione dell'Indice quale il 1 aveva concepito, per un fraterno sentimento di solid defunto amico e per un riguardo alla Casa editric sua colpa, ma per necessità di cose e per le vicende sarebbe trovata in una situazione delle più imbarazz soccorreva l'aiuto e il consiglio di competenti che er del Della Torre.

Questo aiuto e questo consiglio non le è mancat vuol dire che l'Opera non abbia risentito degli acci gestazione. Essi però non sono tali da renderla me meno accetta ai discreti lettori, cui è raccomandato

Nel licenziarla alla pubblicazione la Casa editri luto alla cara memoria di Arnaldo Della Torre ringraziamenti all'illustre dantista G. E. Parodi, liberale concorso con altrettanto amore quanto ne questa sua estrema incompiuta fatica il povero De competenza tale che davanti ad essa allo stesso Del stato caro d'inchinarsi; nè può la Casa dimentic collaboratore di ruolo », il dottor Degli Azzi, che potette far di più perchè preso nel servizio di gue