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GUIDA

PER

PALERMO

E

PEI SUOI DINTORNI.

DISCORSO PRELIMINARE

CAPITALE della più grande isola del Mediterraneo PALERMO città antica e famosa è situata sotto i gradi 38° 6' 44" di latitudine settentrionale, e 31° 0′ 20′′ di longitudine dal primo meridiano che passa per l'isola di Ferro. Sorge dessa nella costa settentrionale verso il nord-est, sur una pianura lungo le sponde del mare, rivolta a greco, in un punto inegualmente lontano da alpestri montagne (1), che come anfiteatro la circondano. Finiscono queste con monte Pellegrino a tramontana, e con monte Catalfano a levante; dal primo dei quali dista Palermo circa tre miglia, e quasi nove dal secondo, una linea lasciando di apertura sul mare poco men di otto miglia. Queste montagne di Palermo fanno parte della catena, che si muove dalle Madonie, e va sino all' Erice; e son di calce carbonata di transizione, la quale ha due particolari proprietà, l'una cioè di esser fetida per attrito, e l'altra che ridotta in polvere e gittata sulla brace nella oscurità riesce fosforica.

Felice è la sua posizione, e lo spettacolo del mare, delle colline, e delle montagne ad ogni sguardo presentano deliziosi aspetti e pittoreschi di ampiissimi cenobi poi, di magnifici tempî, e di altri edifici

(1) Venticinque sono i monti che cingono Palermo.

così abbonda, che non solo le altre città dell'isola di gran lunga sorpassa, ma può per questo con le più cospicue d'Italia ben anche contenderla. I suoi dintorni infine piacevoli molto ed interessanti si palesano ai colti osservatori, offrendo il quadro della maggiore abbondanza in tutte le produzioni loro.

ESTENSIONE-Di circa cinque miglia è il suo circuito, nel cui giro sono quindici porte (1); e quadripartita resta la città da due vie, di cui l'una riguarda greco, e l'altra maestro, che quasi ad angoli retti si tagliano nel centro della città, formando un maestoso ottangolo, che chiamasi Piazza Villena (2) o Quattro cantoni, il cui prospetto, a tre ordini costruito, dorico, jonico, corintio, è adorno di quattro fonti, e di dodici alti simulacri; e alle estremità delle strade suddette sonvi le quattro principali porte della città. L'una di queste due strade, che per la primaria riguardasi, è il Cassaro (3), che anche via Toledo (4) si nomina, lunga più che un miglio, e quarantatrè palmi larga; e l'altra, che dicesi Strada Nuova e anche via Macqueda, seb. bene della prima alquanto più breve, pure è larga circa cinquanta palmi. Resta così la città divisa in quattro rioni, detti uno della Loggia, l'altro della Kalsa, il terzo dell'Albergaria, e l'ultimo di Siralcadi o volgarmente del Capo (5). Varî borghi la fiancheggiano, e questi la ingrandiscono, e ne accrescono la popolazione; alcuni forti poi la difendono, fra' quali primeggiano il Castello, e la Garita, ambidue alla spiaggia.

Lo spazio compreso fra' monti e il mare, che forma l'agro paler.. mitano, il quale per sè non è altro che un pugno di terra vegeta

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(2) Cosi detta perchè in tale guisa fatta disporre dal vicerè duca di Villena nel 1609.

(3) Cosi detta dall'araba voce Alcassar.

(4) Dal vicerè di tal nome che nel 1564 la fece alquanto protrarre.

(5) Gli stemmi di questi quattro rioni sono: lo stemma austriaco pel primo, la rosa pel secondo, un serpe verde in campo d'oro pel terzo, e pel quarto Ercole, che sbrana un Icone.

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