Parnaso italiano ovvero Raccolta de'poeti classici italiani [ed. by A. Rubbi] 56 tom, 10. cilt1785 |
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acerba adorno affai allor alma altrui amanti amor ANGELO POLIZIANO aprico arde avea bafta begli occhj bella beltà boschi cangiato canto celefte ch'a ch'io ch'ogni che'l chiaro chiome ciel coftei crin crudel d'amor d'ogni defio diletto divin doglia dolce dolor donna duol effer faggi fera fiede fiera fignor fior fiume foco foffe FRANCESCO MARIA MOLZA fronde ftato fteffo ftelle ftral fugge gentil giocondo gioja giorno gran infieme l'acque l'alma l'altro l'erba l'onde laffo leggiadro lieta loco LUIGI ALAMANNI LUIGI TANSILLO lume lungo Marte mille moffe moftra mondo morte ninfa noftro novo ognor onore paffi paftor penfier petto piacer piaggia piangendo pianto piè pietà PIETRO BEMBO Poemetti antichi poffa pregio quafi quefto queſta refta saffo se'l selva soave speffo spirti suon superba talor Teffe terra Tofto vaghi vago vede verde vifta virtù viſta viva voftro volto voſtra
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Sayfa 23 - Era già drieto alla sua disianza gran tratto da' compagni allontanato ; né pur d'un passo ancor la preda avanza, e già tutto il destrier sente affannato : ma pur seguendo sua vana speranza, pervenne in un fiorito e verde prato. Ivi sotto un vel candido gli apparve lieta una ninfa; e via la fera sparve.
Sayfa 33 - Né mai le chiome del giardino eterno tenera brina o fresca neve imbianca; ivi non osa entrar ghiacciato verno, non vento o l'erbe o gli arboscelli stanca; ivi non volgon gli anni il lor quaderno, ma lieta Primavera mai non manca, ch'e suoi crin biondi e crespi all'aura spiega, e mille fiori in ghirlandetta lega.
Sayfa 17 - Quanto è più dolce, quanto è più sicuro seguir le fere fuggitive in caccia, fra boschi antichi, fuor di fossa o muro; e spiar lor covil per lunga traccia! veder la valle, e...
Sayfa 45 - Dall'uno all'altro orecchio un arco face il ciglio irsuto lungo ben sei spanne: largo sotto la fronte il naso giace, paion di schiuma biancheggiar le zanne; tra...
Sayfa 17 - ... suo vincastro, dolce è a notar come a ciascuna garra. Or si vede il villan domar col rastro le dure zolle, or maneggiar la marra; or la contadinella scinta e scalza star con l'oche a filar sotto una balza. In cotal guisa già l'antiche genti 10 si crede esser godute al secol d'oro; né fatte ancor le madri eron dolenti de' morti figli al marzi'al lavoro; né si credeva ancor la vita a...
Sayfa 25 - L'aer d'intorno si fa tutto ameno, Ovunque gira le luci amorose. Di celeste letizia il volto ha pieno, Dolce dipinto di ligustri e rose. Ogni aura tace al suo parlar divino, E canta ogni augelletto in suo latino.
Sayfa 24 - Ah qual divenne! ah, come al giovinetto corse il gran foco in tutte le midolle! che tremito gli scosse il cor nel petto!
Sayfa 36 - Il chiuso e crespo bosso al vento ondeggia , E fa la piaggia di verdura adorna : II mirto , che sua Dea sempre vagheggia , Di bianchi fiori i verdi capelli orna. Ivi ogni fiera per amor vaneggia : L...
Sayfa 33 - ... 1 fallace Sperar col van Disio spargon nel sasso l'acqua del bel rio. 74 Dolce Paura e timido Diletto, dolce Ire e dolce Pace insieme vanno; le Lacrime si lavon tutto il petto e '1 fiumicello amaro crescer fanno; Pallore smorto e paventoso Affetto con Magreza si duole e con Affanno; vigil Sospetto ogni sentiero spia, Letizia balla in mezo della via.