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seca punir Segovia, fatte genti, volle condurre le artiglierie del re, le quali erano in Medina del Campo; ma non volendo la città di Medina permettere che le togliesse, egli accese fuoco in una parte della terra, il quale processe, e bruciò gran parte di quella, e molte robe di mercadanti, li quali erano lì alla fiera, e così si levarono le comunità. In quel principio parendo alli signori che quel moto fosse contro il re, stettero quieti; ina li popoli, tolte le armi in mano, presero a dire essere onesto che il re si aiutasse del regno, e che essi volevano spendere la facoltà e la vita per l'onore del loro re, quando non avesse del suo; ma che era eziandio onesto che il re prima si aiutasse del proprio, e di quel tanto che era stato alienato dalla corona contro il dovere, e dato alli signori, e così voltarono l'armi contro li siguori, li quali allora si levarono per il re, e così furono grandi ruine frà loro, come a vostra celsitudine è notissimo, le quali tutte sono cessate con uccisione e danno delli popoli, e poca remunerazione delli grandi, in che eziandio fu Cesare poco grato ad ambe le parti. Niente di meno per la concorrenza che è fra l'una e l'altra parte, questo si può dire, che il presente imperator Carlo V abbia maggiore autorità, che re qual mai fosse in Castiglia, perchè con una sola parola potria cacciar tutti li signori dalli loro stati, ed acquistarsi la benevolenza de' popoli. Però li signori stanno molto bassi contro il voler loro; e con ciò basti del regno di Castiglia.

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Annessi alla corona di Castiglia sono il regno di Navarra, il quale però ho di sopra posto come parte della

■ Vedi intorno quest' epoca importantissima della storia di Spagna il III libro di Robertson, Storia di Carlo V.

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Castiglia, e le Indie. Il regno di Navarra è piccol regno posto fra li monti Pirenei, e discende eziandio nel piano della Francia, posto fra il regno d'Aragona, Castiglia e la Francia. La cesarea maestà non ha se non poca entrata da questi regni, e quel poco spende negli ufficiali, cioè vicerè, ed altri, che tiene li, e nella fortezza di Pamplona: tuttavia, è regno di grand'importanza, imperocchè è la chiave della Castiglia. La principal città è Pamplona, la quale è fra le città della Spagna ed è assai bona. Il vescovato di essa è del cardinale Cesarini; soleva valere cinquemila ducati, ma ora val più per la diligenza che usa il commesso del cardinale. Sono in questo regno due parzialità, una degli Agramontesi, della quale è capo il grau marescalco, e questi sono Francesi; l'altra è de' Pamplonesi, e questi sono affezionati a' Castigliani. Il capo di questi è il contestabile di Navarra, che è il conte di Lerin; niente di meno universalmente tutti di questo regno hanno odio agli Spagnuoli, e desiderano il loro re naturale, che è il signore di Albret. Il contestabile e conte di Lerin ha d'entrata circa ottomila ducati; il marescalco quattro in cinque mila. Le due fazioni di Castiglia hanno congiunzione con le due di Navarra; la fazione Agramontese con quella di Velasco, il capo della quale è il contestabile di Castiglia; la Pamplonese, con quella di Manrico; nè altra cosa notabile è da dire del regno di Navarra.

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Sono annesse eziandio alla corona di Castiglia le Indie, le quali sono due, cioè l'orientale, e la occiden

Ossia nella parte spaguuola della Navarra, avendo detto di sopra come parte di questo regno si stendessc nel territorio Francese.

2 Al quale Ferdinando il Cattolico usurpò il regno.

tale. Della orientale ora sono differenze tra il re di Portogallo, e il re di Castiglia, perchè già alcuni anni, al tempo di Colombo genovese, il quale ritrovò le terre dell' Indie occidentali, navigando eziandio i Portoghesi, fu fatto con l'autorità del pontefice, allora Alessandro VI, la divisione che le signorie vostre eccellentissime sanno; che tirando una linea dal nostro polo artico allo antartico, che è una linea meridiana, la qual passasse per le isole Canarie, tutto quello che fosse dentro questa linea appartenesse al re di Portogallo, e quello che fosse oltre la medesima appartenesse al re di Castiglia. Ma ora i Portoghesi avendo navigato tanto verso l' Oriente, che hanno passato le Indie e li Cini, che ora chiamano China, e le Isole Molucche, ed avendo la loro nave Vittoria circondato il mondo, come già tre anni scrissi alla celsitudine vostra, sono venuti in differenza non solamente delle isole Molucche, e della China, ma eziandio di Malacca, che è la Aurea-Chersoneso appresso gli antichi, se sieno della giurisdizione di Portogallo, o vero di Castiglia, facendo quella linea meridiana un circolo finito secondo la geografia di Tolomeo; della quale controversia non credo mai sia per vedersi la fine, e la verificazione. Ma il re di Portogallo per volere la terra del Brasile, che è di poca utilità, ha posto ora in difficoltà quelle che sono di grande importanza, e specialmente Malacca, che è una città marittima, principale emporio di tutta l'AureaChersoneso. Delle isole Molucche, che sono cinque, e sopra esse, nè in altro luogo, nascono li garofoli, devesi pure fare gran conto; e già alle Corugne era preparata un'armata di cinque navi per andarsene a quel viaggio per nome de' Castigliani; pure per queste pratiche di

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matrimonio tra Cesare, e l'infanta di Portogallo stato sospeso il partire di detta armata.

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A questo punto non voglio tacere, che per l' informazione ch'io ho avuta delle cose de'Portoghesi, prima credo, come mi è affermato da uomini praticissimi di quel regno, che quel re abbia assai minor somma di denaro, di quello che comunemente si crede, perchè fa una grandissima spesa in mantenere quelli viaggi dell'Indie, e bisogna che tenga diverse fortezze, e diverse armale, che gli costano un pozzo d'oro: poi io credo eziandio, che quel viaggio suo delle Indie sia per minuire, e non per aumentarsi; imperocchè, come dico, ci va grandissima spesa, poi li Portoghesi sono mal voluti quasi per tutti li luoghi delle Indie, vedendo li paesani che essi si vanno fortificando a poco a poco, e facendosi signori del paese. Da persone degne di fede io so, che, già due anni, cinque barche di Portoghesi furono rovinate, e prese da quelli della China, li quali eziandio essi avevano fatto un'armata. Sicchè essendo malvoluti, e andandosi quelli del paese continuamente facendo esperti nel navigare e nel guerreggiare, penso che la difficoltà ogni giorno debba farsi maggiore. Poi questo nuovo re giovane non usa la diligenza, che usava il padre, e già quelli suoi capitani, che ha in le Indie cominciavano fra loro a competere, ed avere risse insieme. E questo basti quanto all' Indie Orientali.

Sonovi poi le Indie Occidentali. Questo è un grandissimo paese, lo scoperto finora, e di giorno in giorno si procede più oltra, e se ne discopre di maggiore, ed è

1 Matrimonio che effettivamente ebbe luogo.

Vol. IV.

diviso in isole, e terra ferma. Le isole sono in buon numero con le piccole, ma tre sono le maggiori. La prima e principale è l'Isola Spagnuola ', posta quasi sotto il tropico di Cancro, lontana dalla Spagna circa due mila miglia, e grandissima. Alcuni la fanno poco minore della Spagna; ha molte montagne, e molte fiumare. Gli Spagnuoli hanno edificato in quest' isola tre cittadi, e la principale si chiama S. Domenico, nella quale fa residenza l'almirante, e il consiglio regio. Questo almirante è figliuolo di Colombo Genovese, e ha grandissime giurisdizioni concesse a suo padre, benchè molte gli ne sono state usurpate, e continuamente gli se ne usurpano dell' altre; io l'ho lasciato alla corte, dove era andato per espedirsi. Quest'isola soleva essere abitatissima, talmente che Pietro Martire, il quale è Milanese, e del consiglio dell'Indie, ed ha eziandio il carico di scrivere l'istoria di quei paesi e di quelle navigazioni, mi afferma che fra l'isola Spagnuola e la Giamaica, che non è molto grande, solevano essere, quando furono ritrovate da Colombo, un milione d' anime e più; ora per li crudeli trattamenti de'Spagnuoli, li quali si per le grandi fatiche che hanno dato a quelli poveri uomini insueti, in farli cavar l'oro, sì per li morti da disperazione, la quale è stata così grande cosa, che s'hanno trovate delle madri, le quali hanno ucciso li propri figliuoli, sono mancati quasi tutti, talmente che ora nell'isola Spagnuola non sono mila anime, e ora comprano degli schiavi negri della Barbaria, e li mandano li alle miniere; delli quali mol

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■ San Domingo.

Ed effettivamente la scrisse in latino sotto il titolo De orbe novo decudes III; opera rarissima, specialmente nell'edizione originale. Fu tradotta in francese e stampata in Parigi nel 1532 da Simon de Collines.

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