Sayfadaki görseller
PDF
ePub

vacca giovine, Vaccarella, Vaccherella, Vacchetta, Vaccuccia. VACCARE DDI, per simil, delle corna della vacca diconsi due canne, che dal medesimo cannocchio sorgono lunghe alquanto più d'un braccio, dove si mettono due fusi ripieni di filo per isgomitolarli, e parimenti nell'uso gli aliossi delle vacche. VACCARI'A, s. f. bestiame vaccino adunato insieme. VACCARIZZU, s. m. tutta la mandra, e armento di vacche coi suoi seguaci parti.

VACCA RU, agg. guardiano delle vacche, Vaccaro, Vaccajo.

VACCHETTA, s. f. cuojo concio del bestiame vaccino, Vacchetta.

VACCINA, s. f. T. di veter, malattia cutanea pustolosa che viene nelle mammelle delle vacche, e il pus, o la materia che esce da quella pustola, la quale per mezzo dell'innesto si comunica all'uomo affine di preservarlo dal vajuolo, Vaccina. - 2. Per carne di vacca, Vaccina. - 3. Per bovina, o sia sterco di bue, Vaccina.

VACCINA BILI, agg. che può esser vaccinato, Vacci nabile.

VACCINA RI, v. att. T. dei chir. comunicare la vaccina all'uomo, il che si fa tingendo un ago nella pustola vaccina, e passandolo sotto l'epidermide di esso uomo, Vaccinare.

VACCINA TU, agg. da VACCINARI, che è stato inocu lato dalla virulenza di vacca, Vaccinato.

VACCINATURI, s. m. chirurgo, che vaccina, che inocula la virulenza di vacca per preservare dal vajuolo naturale, Vaccinatore.

VACCINAZIO'NI, s. f. T. chir. l'operazione del vaccinare, con la quale s' inocula la materia vaccina ad oggetto di riprodurla, Vaccinazione, Innesto vac

cino.

VACCINICU, agg. appartenente a vaccino, Vaccinale. VACCINU, agg. di vacca, Vaccino.

VACCUZZA, s. f. dim. e vezz. di VACCA, Vaccuccia. VACILATA, s. f. quanto cape un bacile. *VACILA ZZU, s. m. accr. e pegg. di VACILI VACILE'DDU, s. m. dim. di VACILI, Bacinella, Bacinetta.

VACI LI, s. m. vaso di forma rotonda, e cupa per uso di lavarsi comunemente le mani e il viso, Bacino, Bacile. 2. Lampanti nvacili, vedi ĻAMPANTI n. 2. VACILLAMENTU, s. m. il vacillare, tempellamento, tentennio, Vacillamento. — 2. Per titubazione, incertezza, irresoluzione, Vacillamento. VACILLANTI, agg. che vacilla, Vacillante, -2. Fig. incerto, irresoluto, dubbioso, Vacilante. - 3. Detto del polso, vale le di cui battute variano continuamente, Vacillante,

VACILLA'RI, v. n. propr. detto di cosa, non esser ben fermo, tentennare, -muoversi, Vacillare. - 2. Detto di persona, essere incostante, ambiguo, dubbioso, in fra due, Vacillare. - 3. E per non reggersi bene in piedi per causa morale, o fisica, Barcollare. — 4. Per farmeticare, errar colla mente, Vacillare. VACILUNI, s. m. accr. di VACILI VACUITA', vedi VACANTARIA. VACUU, agg. voto, Vacuo.

VACUU, s. m. mancanza di materia, Vacuità. — 2. Per ispazio voto, il vano, Vuoto. VADDATA, vedi VALLA'TA.

VADDA'ZZA, s. f. accr. di VADDI, Vallone. VADDI, s. f. quello spazio di terreno, che è racchiuso tra monti, alle volte per lungo tratto di paese, Valle. 2. Essiri na cosa ntra li viddi vaddi, significa essere svanita, non esister più, Esser andata in fumo. 3. Jirisinni pri li viddi vaddi, modo prov. vedi SCIRBI.

VADDICE DDA, s. f. dim. di VADDI, valle poco spaziosa, Valletta, Vallettina, Vallicella.

VADDUNA'ZZU, s. m. pegg. di VADDUNI, BorroRE. VADDUNE DDU, s. m. dim. di VADDUNI, Borroncello. Borratello.

VADDU'NI, s. m. luogo scosceso, dove quando che sia, scorra acqua, torrente, Borro. - 2. Aviri passata vaddi e vadduni, modo prov. essere uomo sperimen tato, a tutta prova, Essere uomo da bosco e da ri viera, Aver pisciato in più di una neve. VADILI, s. m. luogo ove sta la pecora quando si magne, e l'apertura onde il pastore la fa uscire dopo munta, Gagno.

VADU, sost m. quella raunata che fanno i pesci nel tempo del gettar l'uova, fregandosi su pei sassi, Fre gola. Fregolo. 2 Per apertura rovinosamente fatta, e propriamente nelle muraglie, nei vasi, e altre simili cose, Fendimento, Screpolo, Rottura. - 3. Far vadu, vedi SBADA'RI 4. Fig. per far perdita, de bito, apportar una grave jattura cominciando col poco, e lentamente crescendo volgere a totale sciupe. 3. Fari vadu, servirsi del dauaro fidato met,, Fort una buca.

VAGABUNNI'A'RI, vedi VACABUNNI'A'RI. VAGAMENTI, avv. con maniera vaga, indeterminata, non circoscritta, Vagamente.

VAGAMENTI, avv. con vaghezza, leggiadramente, ornatamente, Vagamente.

VAGA NTI, agg. da VAGARI, che vaga, Vagante. VAGA'RI, v. n. andare intorno senza saper ben dore, Vagare. 2. Per met. uscire dal preso tema, Fa

gare.

VĂ'GGHĨA, s. f. valore, Vaglia. - 2. Per valuta prea zo, Vaglia,

VAGGIRI, v. n. il piangere dei bambini. Vagire. VAGGITU, s. m. pianto dei pargoletti infanti, Vagila. VAGHIGGIAMENTU, s. m. il vagheggiare, Fazgiamento,

VAGHIGGIANTI, agg. da VAGRIGGIARI, che vagheg. gia. che rimira con diletto. Vagheggiante. VAGHIGGIA RI, v. att. fare all' amore, stare a rim rare con diletto, o con attenzione l'amante, o air oggetto piacevole. Vagheggiare.-2. Per rimirar chec chessia, affissarsi, contemplare. Vagheggiare. – 3.X pass. compiacersi, invanirsi, Vagheggiarsi. VAGHISSIMU, agg. superl. di VAGO, Yaghissima VAGHIZZA. s. f. desiderio, voglia, Vaghezza. -2? diletto, Vaghezza. 3. Per bellezza attrattiva, ali a farsi vagheggiare, Vaghezza. ‘VAGINA, s. f. T. anat. canale membranoso della fe mina, che dalle parti pudente conduce all'utero, Fagina.

mento.

VAGINA'LI, agg. della vagina, Vaginale. VAGNAMENTU, s. m. il bagnare. I amettare, Band 2. Per l'atto del bagnarsı. Bugnatura. VAGNA RI, v. att. spargere liquore sopra checchessia, ed è più che d'altro proprio dell'acqua, Bagnare. — 2. N. pass. entrare in bagno, in fiume o in acqu simile, farsi molle, inumidirsi, Bagnarsi. - 3. V gnari li manu a unu, fig. corrompere con denar, Ugnere le mani, Ugnere le carrucole. Ingoffart. VAGNATI'NA, s. f. l'atto del bagnarsi, ordinariament per pioggia, Bagnumento. 2. Vagnatina di man regalo, presente fatto ad alcuno per trarlo ad u partito, Ingoffo.

2. Es

VAGNA TU, s. m. l'umore sparso o versato su chee chessia. e il luogo che ne è asperso. VAGNA TU, agg. da VAGNARI, Bagnato. vagnatu, vedi VAGNA'RI n. 2. 3. Aviri carven vagnatu, vedi CARVUNI n. 2. 4. Chioviri sa lu vagnatu, vale in met. ad un male succederne tro peggiore. 5. Pezza vagnata, vedi PEZZA ¤,8 VAGNATURA, vedi VAGNAMENTU. VAGNI, vedi BAGNI.

VAGNICE DDU, vedi VAGNO'LU.

VAGNO'LU, s. m. presso i medici, vale quel lique

VELA'TA, s. f. leggiera copertura di superficie, Velatura, Crosta.

di n'autru, entrare, e stare in suo luogo, Prendere, e tener la vece, o le veci altrui. VEEMENTI, agg. detto d'uomo, che ha, od opera con veemenza, focoso, Veemente. 2. Detto di cosa, impetuoso, violento, gagliardo, Veemente. VEEMENTIME'NTI, avv. con veemenza, con violenza, Veementemente.

VEEMENTISSIMU, agg. superl. di VEEMENTI, Veementissimo.

VEEME'NZA, s. f. ardore, e forza nel dire, o nell'operare, Veemenza, 2. Per violenza, impetuosità, ga

gliardia, Veemenza. VEGETA'BILI, agg. vegetativo, che ha facoltà di vegetare, Vegetabile. 2. Si usa pure in forza di sost., e comunemente nel numero del più, per comprendere tutto ciò, che vegeta, come gli alberi, le piante, e simili, e può dirsi anche della vita dell'animale, Fegetabile.

VEGETALI, agg. spettante a ciò che vegeta.

[ocr errors]

2. Terra vegetali, chiamasi la terra schietta, che è sulla superficie dei campi, Terra vegetale. VEGETA NTI, agg. che vegeta, Vegetante. VEGETA RI, v. n. il vivere crescere delle piante, Vegetare. 2. Per sim. dicesi anche degli animali, Vegetare. VEGETATIVU, agg. che ha facoltà di vegetare, Vegetativo, Vegetevole.

[ocr errors]

VEGETAZIO NI, sost. f. il vegetare, Vegetazione.

2. Per sim. dai naturalisti si dice la rappresentazione di vegetabili formata da qualche minerale, Vegetazione.

VEGETU, aggett. robusto, gagliardo, prosperoso, Veyeto.

VEGGHIA, s. f. il vegliare, lo star desto, Vegghia, Veglia.

YEGNENTI, agg. che viene, prossimo a venire, Vegnente.

*VEICULU, s. m. strumento atto a trasportare roha, o persona, Veicolo. - 2. condotto, mezzo, per cui scorra il cibo, il liquore, o sim., Veicolo, Veiculo.-3. Fig. per condotto del corpo animale, organo, o strumento, Veicolo. - 4. T. chim. e farm. qualunque corpo, che ne stemperi un altro più consistente di se medesimo, Veicolo.

--

VELA, s. f. quella tela, che legata, e distesa all'albero della nave riceve il vento, Vela. 2. Mittirisi a la vela, vale distender le vele, far vela, Collar la vela. 3. Fari vela, vale lo stesso, e fig. vale partirsi, Commetter le vele al vento. - 4. Ammainari li veli, vale ritirarle in modo, che non operino, Ammainar le vele. 5. A veli gonfii, posto avv. dinota colle vele ben piene di vento, con vento favorevole, con prosperità, A vele gonfie, e piene, e usasi anche fig.

6. Vela, T. degli architetti, è quella volta di una stanza, che si riduce quasi rotonda, Vela, Veletta. -7. Vela, fig. si prende anche per nave, onde Una squatra di deci, di vinti veli ec.. vale composta di dieci, di venti bastimenti ec., Vela. ▼ELA'BILI, aggett. che può velarsi nel próprio, e nel fig. Velabile.

VELAMENTU, lo stesso, che VELAMI, e VELATURA, Velamento.

▼ELA'MI. s. m. coprimento, coperta che vela, e cuopre, Velame. 2. Per met. cosa, sotto cui se ne celi un'altra, e pure sottilissima scorza, Velume. VELARI, v. att. coprir con velo, Velare. 2. Per sim. coprire, celare, nascondere, Velare. 3. N. pass. dicesi delle monache, che fanno professione, Velarsi. — 4. T. dei pittori, tingere con poco colore, e molta tempera il dipinto di una tela, o tavola in modo, che questo non si perda di veduta, ma rimanga alquanto mortificato, e piacevolmente oscu rato, quasi che avesse sopra di sè un sottilissimo velo, Velare.

VELATAMENTI, avv. copertamente, Velatamente. VELA'TU, agg. da VELARI, coperto con velo, o pure celato, nascosto, Velato. 2. Nel fem. in forza di sost. monaca professa, Velata.

VELATURA, s. f. T. dei pittori, il velare tingendo con tinta acquidosa e lunga, Velatura. 2. Dai nat. si dice apposizione di una sostanza ad un'altra in maniera da lasciar trasparire quella che serve di base, Velatura.

2. Per

VELAZIONI, s. f. il velare, e la professione che fanno le monache nell'ordine loro, Velazione. VELE'NU, s. m. sostanza che presa per bocca, o applicata esteriormente alle ferite uccide, o almeno cagiona mortali accidenti, Veneno, Veleno. met. vale stizza, odio rabbioso, Veleno. VELENUSAME'NTI, avv. con veleno, Velenosamente. VELENUSE DDU, agg. dim. di VELENUSU, e propr. rabbiosetto, sdegnosetto, Velenosetto. VELENUSI'SSIMU, agg. superl. di VELENUSU, Veleno

sissimo.

VELENUSITA', s. f. astratto di VELENUSU, e fig. malignità, perfidia, ira, rabbia, Velenosità.

-

VELENUSU, agg. che per sua natura ha veleno, Velenoso. 2. Detto d'uomo, che nutre lungamente segreto dispetto, e nuoce con parole, e con fatti seminando dissidii per vendicarsi, Nimico cupo. —3 Fig. per pestifero, dannoso, Velenoso.

VELI, s. m. plur., quei bendoni di drappo, che ap: pendonsi negli archi delle Chiese per ornamento nei dì di solennità.

VELI'NA, aggiunto di carta fine, e rada, che sembra quasi un velo, Velina.

VELLEITA', s. f. volere imperfetto e inefficace, Velleità.

VELOCEMENTI, avv. con velocità, Velocemente.
VELO CI, agg. di moto presto, Veloce.

VELOCISSIMAMENTI, avv. superl. di VELOCEMENTI,
Velocissimamente.

VELOCISSIMU, agg. superl. di VELOCI, Velocissimo. VELOCITA', s. f. celerità, rapidità, rattezza, Velocità. VELU, s. m. tela finissima e rada, tessuta di seta cruda. Velo. 2. Pigghiari lu velu, vale abbracciar lo stato monacale le donne, Prender il velo. - 3. Per metafora si dice di tutto ciò, che cuopre. Velo. 4. Per quel quasi velo, che si genera nella superficie del vino, o d'altro liquore, Panno, Panna. 5. Più è parola, che per sim. serve a molte scienze, ed arti. Velo.

VENA, s. f. T. bot. AVENA SATIVA L., sorta di biada dimestica a differenza della selvatica che chiamasi JINA vedi, bianca, e non pilosa, che si semina come il grano, e si dà a mangiare ai cavalli, Vena, Avena. *VENA'LI, agg. da vendersi, esposto in vendita, Venale. 2. Di persona, mercenario, che si muove per danaro, o per mercede, Venale.

*VENALISSIMU, aggett. superl. di VENALI, Venalis

simo.

*VENALITA', s. f. astratto di VENALI, Venalità. VENATO'RIU, agg. attenente alla caccia, Venatorio. VENCIA, s. f. onta, o danno, che si fa altrui in contracambio d'offesa ricevuta, Vendetta. VENEFICIU, s. m. T. dei criminalisti, delitto di av velenamento, o fabbricazioni di veleni, Veneficio. VENE FICU, agg. fabbricator di veleni, avvelenatore, Venefico. - 2. In senso di velenoso, Venefico. 3. Epiteto di animale, pianta, o minerale, velenoso, Venefico.

VENERA BILI, agg. da esser venerato, degno di venerazione, Venerevole, Venerabile. 2. Per antonomasia in forza di sost. il SS. Sacramento dello altare, Il Venerabile. 3. Aggiunto, che la Chiesa cattolica attribuisce ad alcuni servi di Dio in sacra

[blocks in formation]

VALUTA RI, v. att. dar la valuta, stimare, prezzare, Valutare. - 2. Per far conto, avere in considerazio

1

ne, Valutare. VALUTA TU, agg. da VALUTARI, Valutato. VALUTAZIONI, s. f. determinazione della valuta, estimazione del valore, Valutazione. - 2. È pure T. aritmetico, operazione degli abachisti, per numerare speditamente secondo l'arte loro.

VALVULA, s. f. T. anat. piccola membrana sì fatta. mente locata in alcuni meati del corpo, che agevolmente consente ai fluidi ivi concorrenti il passaggio, ma non già il ritorno, Valvola, Valvula. — 2. Nella fisica dicesi di quell' ingegno dentro a checchessia. il quale facilita, o impedisce l'entrata, o l'uscita dell'aria, o di qualche liquido, come nelle trombe idrau liche, e dicesi anche Animella, Valvula. VALZ. o VA'LZER, s. m. notissima danza di carattere gajo con un movimento in giro ora più, ora meno veloce, Valz, Valzer.

VALZA RI, v. n. danzare col movimento, è col tempo del valz.

VA'MPA, s. f. vapore, e ardore, che esce da gran fiamma, Vampa, Vumpo. 2. Per met. ardore, veemenza di qualche passione ardente, Vampa, Vampo. 3. Jittari vampi di focu pri li naschi, modo prov. e vale infuriarsi, menare smanie. Menar vampo. 4. Vampa di pagghia, o di linazza, figur. vedi PAGGHIA n. 3.

VAMPACIU'SCIA, s. f. materia secca, che a un piccolo fuoco tosto si accende, e tosto si smorza, Fuscello. 2. Fig. vale cosa da nulla, Bazzecola. VAMPA'ZZA, s. f. pegg. di VAMPA, vampa forte, e cattiva, Vampaccia.

VAMPIRU, s. m. corpo chimerico, Vampiro. sorta di pipistrello, Vampiro.

[ocr errors]

2. Per

VAMPULI'À'RI, v. n. render vampa, Vampeggiare. 2. Fig. si dice di corpi eccessivamente caldi, sebben senza vaipa, e financo di chi soffra febbre cocente si può dire Vampuliari di frevi. VAMPULIA'TA, s. f. il vampeggiare, Ardore, Calore. 2. Fig. per subitaneo spaccio di cose venali. VANAGLO`RIA, s. f. desiderio d acquistar lode, e nominanza, spinto dalla vanità, in cose che a nulla gioyano, Vanagloria. 2. Per sentimento troppo vantaggioso di se prodotto dalla vanità, e dal desiderio disordinato di gloria, Vanagloria. VANAGLURIA'RISI, v. n. pass. fare, o dire alcuna cosa per vanagloria, entrare in vanagloria, Vanagloriarsi. VANAGLURIU'SU, agg. che ha vanagloria, millantatore, Vanaglorioso.

VANAGRO LIA, vedi VANAGLO'RIA, idiot. VANAGRULIU'SU, vedi VANAĞLURIU SU, idiot. VANAMENTI, avv. con vanità, Vanamente. - 2. Per inutilmente, senza ragione, senza profitto, Vana

mente.

VANCA TA, vedi BANCA'TA.2. Per quanti possono sedere in una panca presi insieme.

VANCE LU, s. m. scrittura del testamento nuovo, ove sono raccontate le azioni, e le predicazioni di Gesù Cristo, Vangelo, Vangelio, vedi EVANCE LIU. VANCHICE'DDU, o VANCHITE'DDU, s. m. dimin..di VANCU, Panchetta.

VANCHITTU, vedi VANCHICE'DDU.

VA'NCU, s. m. arnese noto di legno, sul quale pos

[merged small][ocr errors][merged small][merged small][merged small]

VANCUNA'ZZU, s. m. accr. e pegg. di VANCUNI, cioł grande, e brutto.

VANCUNE DDU, s. m. dim. di VANCUNI, cioè mezzano. VANCU`NI, s. m. acer. di VANCU.

VANE DDA, s. f. stradetta, viottola, Stradetta, Vicoletta, Viuzza. 2. Vanedda chi nun spunta, vedi CURTIGGHIU.

[ocr errors]

- 3. Fig. espediente indiretto per pervenire ad uno scopo. 4. Ogni vanedda spunta a lu cassaru, fig. Prov. per diversi mezzi si può con seguire un fine proposto. - 5. A vanedda, detto di OCCHIU, vedi VANIDDUZZA n. 2.

VANGA, s. f. strumento di ferro, con manico di legno, simile alla pala, che serve per lavorar la terra, Vanga, VANGARI, v. n. lavorar la terra con vanga, Vangare. VANGUARDIA, s. f. la parte anteriore dello esercito,

od un corpo di soldati in cammino, opposto a Ra TROGUARDIA, Avanguardia, Vanguardia. VANIA RI, v. n. dire, o fare cose vane, o da fancial li, pargoleggiare, bamboleggiare, Vaneggiare. 2. Per esser vano, o voto, Vaneggiare. - 3. Per ra scir vano. Yaneggiare. 4. Per ischerzare, Vanggiare. 5. Per andar attorno perdendo il tempo, A dar ajato. Andar ajone. VANIDĎUZZA, s. f. dim. di VANEDDA, Vietta. – 2. A vanidduzza, detto di occhio, dolcemente socchiuso. 3. Detto di uscio, o finestra, non chiuso del tutto, Semiaperto. VANI'GGHIA, s. f. T. bot. VANILLA L, baccelletto odoroso, bruno nerastro di un frutice, che nasce nel I' Indie occidentali, e va salendo sopra gli alberi se ne fa uso nel comporre alimenti dilicati, ed alcoi dolciumi, Vainiglia, Vaniglia. — 2. Vi ba pure si pianta di questo nome HELIOTROPIUM PERUVIANA L., che coltivasi pel suo grate odore di vaniglia, donde trasse il nome, Vainiglia. VANILO`QUIU, s. m. il parlare da se solo, Vol quio. 2. Per favellamento aereo. e proprio dei feb bricitanti, Delirio, Stoltiloquio, Vaniloquio. VANISSIMAMENTI, avv. superl. di VANAMENTI,

nissimamente.

VANI'SSIMU, agg. superl. di VANU. Vanissimo. VANITA', e VANITA TI, s. f. qualità di ciò che è ra no. Insussistenza, Leggerezza, Vanità. VANITATE'DDA, s. f. dim. di VANITATI. VANNIA RI. vedi ABBANNIA'RI. VANTAGGE'DDU, s. m. dim. di VANTAGGIU, piccol vantaggio. Vantaggetto, Vantaggino, Vantaggiutto. VANTAGGIA'RI. v. att. superare, avanzare, soprav re, Vantaggiare. 2 N. per divenir migliore, acq stare, approfittarsi, Vantaggiare. - 3. Att. dicest del risparmiare di alcuno nel comperare, e avanzaralı nel vendere, Vantaggiare. VANTAGGIA TU, agg. da VANTAGGIARI, che è in grada di eccellenza, ottimo, Vantaggiato. — 2. Detto di vestimento, o sim., che pende piuttosto nel dovizio so, che nello scarso, Vantaggiato. VANTAGGIU, s. m. il soprappiù. quello che si ha di più degli altri, Superiorià, Vantaggio.-2. Per utilità, profitto, guadagno, comodo, giovamento, Vantaggio. 3. T. degli stamp. quell'asse, che ha una piccola sponda da capo, e da due lati, sopra la quale il compositore assetta le linee dopo che le ba composte, Vantaggio. 4. Nel milit. quanto grove più all' uno, che all'altro dei due eserciti, Fantag

mana,

Venerdì. 2. Vennari santa, quello consacrato a celebrare la memoria della passione, e morte di nostro Signor Gesù Cristo in ogni anno due giorni prima della Pasqua, Venerdì Santo. - 3. Natu di vennari, nel famil, suol chiamarsi taluno scaltrito, astuto che non si lascia aggirare, anzi tien fronte, a chicchessia, Sagacissimo.

VENTA GGHIU, vedi MUSCALO`RU n. 1.

VENTE SIMU, agg. nome numerale ordinativo di venti, Ventesimo.

VENTILARI, v. n. spiegare al vento, sventolare, Ventilare.2. Fig. per far sapere a chi non dovrebbe, o indistintamente a tutti certi discorsi, certe risoluzioni, o palesare fatti segreti, Bociare. VENTILA'TU. agg. da VENTILARI, Ventilato. VENTILATU RI, s. m. apertura nei muri degli speda. li, od altri luoghi, per rinnovarsi l'aria, Ventilatore. VENTILAZIONI, s. f. il ventilare, Ventilazione, 2. Per rinnovamento dell' aria viziata, e nocevole, Ventilazione.

--

VENTRI, s. f. si dicono le principali cavità, che sono nel corpo dell'animale, e che contengono le viscere; ma propriamente l'infimo, che racchiude lo stomaco, gl'intestini ec., Ventre. - 2. Per STOMACU, e UTERU. vedi queste parole. 3. Per pancia, o luogo dove sta il ventre, Ventre. 4. È bona lavata sta ventri? Prov. usato ad esprimere il dispiacere, che si sente quando altri disapprova ciò, che con impegno si è fatto in suo prò. 5. Ventri di tunnu salata, ventresca del tonno posta in salamɔja, Tarantella. 6. Semu tutti di na ventri, ma no tutti di na menti, vedi MENTI n. 8. — 7. Li figghi non su parenti su vudedda di la ventri, Prov. del volgo a provare la medesimezza, la identità dei figli con i genitori, sopra ogni altra consanguinità. VENTRICULU, s. m. quel viscere membranoso in forma di sacco, o di coruamusa, che è situato obliquamente nell' ipocondrio sinistro sotto del diafragma, tra il fegato e la milza, Ventricolo. - 2. Talvolta si usa per indicare lo stomaco, Ventricolo. - 3. Così chiaman pure gli anatomici la cavità di alcune viscere, come del cuore, del cervello ec.. Ventricoli. VENTRILOQUU, s. m. colui, che parla dal ventre, o dallo stomaco, e la cui voce sembra venire da lontano, Ventriloquo.

[ocr errors]

VENTU, s. m. aere dibattuto, e mosso da un luogo ad un altro con maggiore, o minore impeto. Vento. 2. Per met. vale vanità, Vento. 3. Pigghiari ventu, dicesi del rimanere impedito l'esito dell'aria nel travasare i liquori, e simili, Pigliar vento. 4. Chinu di ventu, dicesi di persona superba. e vana, Pieno di vento. 5. Fari ventu, vale spirare, o soffiare il vento, Far vento. 6. Per far muovere l'aria, sventolare, Fur vento. 7. E nel o. pass. Farsi vento. 8. Per generar ventosità, Far vento. 9. Aviri ventu mpuppa, vale navigare con vento favorevole, Avere il vento in poppa. 10. Figur. yale essere in fortuna, aver le congiunture propizie, Avere il vento in poppa. - 11. Pasciri di ventu vale dar chiacchiere, trattenere con cose vane, Pascer di vento. 12. Cacciari a ventu, T. dei cacciatori, dicesi dei cani che cacciano con la testa in alto. 13. Parrari a lu ventu, vale a chi non vuole ascoltare, o parlare indarno, Favellare al vento. 14. Nun chiamari ventu à mari, modo prov. met. non aizzare chi altronde è imbestialito, ovvero non far motto di cosa, che paja rimota, e succedendo riescirebbe dannosa, e spiacevole. 15. Sparari a lú ventu, modo prov. vedi A PAVE'NTU. - 16. Jitsari li fatighi a lu ventu, operare indarno, inconsideratamente, Fare checchessía al vento. — 17. Acqua. e ventu fa furmentù, vedi FURMENTU num. 2. 18. Zappari all'acqua e siminari a lu ventu, vedi SIMINA'RI n. 7. 19. Acqua davanti e ventu pi

[ocr errors]

darreri, siam soliti dire a chi vogliam mandar via bruscamente perchè non ritorni a molestarci più. Alle volte si dice per solo scherzo. – 20. Rufuliuni di ventu, vedi RUFULIU NI. *21. Ventu d'acqua, Ventipiòvolo. - 22. T. dei valigiai, e sono due strisce di cuojo, cui si raccomanda la carrozza perchè non troppo si dimeni. 23. Venti, son dette pure le funi legate alle cime degli stili piantati verticalmente, e che raccomandansi ben tirate a più punti, perchè quelli non possano piegarsi da alcuna parte, Venti. - 24. E similmente quelle, che nello alzarsi pesi gravi vi si appiccano da un lato, e tengo si tese a fine di non far urtare in altro corpo quello che si monta, o si cala, Vento. — 25. Ventu, in met. equivale a opinione comune, o almeno del maggior numero, o pure influenza di un potente. . 26. Jiri cu la ventu, fig. uniformarsi al pensare dei più. Secondare, Seguire. - 27. Jiri comu lu ventu, sim. correre velocissimamente, a precipizio.

VENTURU, agget. che dee venire, che è per venire,

[blocks in formation]

VERBA'SCU, s. m. T. bot. VERBASCUM L., sorta di

pianta della famiglia dei solani, che cresce nei luo. ghi secchi, e pietrosi, Tasso barbasso, Verbasco. VERBE'NA, S. f. T. bot. VERBENA OFFICINALIS L., pianta, che ha lo stelo quadrangolare, circa due piedi alto, ramoso, le foglie opposte, sbrandellate, un poco grinzose, sessili, i fiori piccoli, di un color violetto pallido, in spighe sottili, ramose, e terminanti, Verbena. VERBIGRA'ZIA, posto avv. lo stesso che, per esempio, Verbigrazia.

VERBU, s. m. Gesù Cristo figlio di Dio, Verbo, Verbo divino, Verbo di Dio - 2. T. grammat. che dinota azione, esistenza, passioni, condizioni degli esseri in un tempo determinato, o no, a distinzione del nome, che significa persona, o cosa, Verbo. VERBUSITA', s. f. soprabbondanza di parole oziose, multiloquacità, Verbosità.

VERBU'SU, agg. che parla assai, Verbo so. VERECUNDIA, s. f. rossore, vergogna, Verecondia. 2, Per MODESTIA vedi,

[ocr errors]
[blocks in formation]

strato, Verificato.

VERIFICATURI, v. m. che verifica, preposto a verificare, Verificatore.

VERIFICAZIONI, s. f. il verificare, Verificazione. VERISIMIGGHIA'NZA, s. f. sembianza, o somiglianza di verità. Verisimiglianza.

VERISIMILI, s. m. detto, o fatto, che ha sembianza di vero, Verisimile.

VERISI MILI, agg. simile al vero, Verisimile.

VERISIMILISSIMU, agg. superl. di VERISIMILI, Verisimilissimo.

VERISIMILITU'TINI, s. f. verisimiglianza, Verisimilitudine.

VERISIMILMENTI, avv. con verisimilitudine, Verisimilmente.

VERITA', o VIRITA', VIRITATI, s. f. il vero, unifor

--

mità della nozione al suo oggetto, Verità. 2. La virità veni nsumma comu l'ogghiu. Prov. che dinota, che il vero non si può mai tanto occultare, che o tardi o presto non si palesi, La verità sta sempre a gal. la. 3. Yucca di virita! ironicamente il contrario di uomo sincero, e veritiero. 4. D'un cornu a nautru un si po sapiri la viritati, vedi CORNU n. 20. — 5. Cui dici la viritati è mpisu, Prov. che asserisce non esser punito dalla giustizia umana chi nega i suoi misfatti, laddove si vuol condannare chi li confessa; e tal detto si estende ad altre cose, che non sono delitti.

[ocr errors]

-

VERMI, s. m. spezie d'insetto, che si genera in quasi tatti i corpi, e gli corrode, e danneggia, Verme, Verino, Vermine. - 2. Vermi di sita, PHALENA BOMBIX MORI L., baco, che fa la seta, Bigatto, Filugello. 3. Vermi chi rudi li viti, Asuro. 4. Vermi di lu furmentu, Punteruolo. - 5. Vermi di terra, vedi CASE'NTULA.-6. Vermi di fava, vedi GADDINE'DDA n. 3.-7. Vermi di lu corpu umanu, Lombrico. 8. Fari lu vermi, dicesi del far nascere e nodrire i bachi da seta, Far il verme. - 9. Pari smoviri la cuddura di li vermi, modo prov. met. e vale infastidire, stuccare eccessivamente, Annojare, Stufare. -10. Ha fattu li vermi, dicesi di cosa che convenga allontanare ad ogni costo come dannosa, e si usa nel fig. 11. Ammazzari li vermi, nel senso proprio si capisce, nel met. vedi CUDDURA n. 3. — '12. Lu vermi tòpicu, fig. passione, pretensione, Il baco di... -'13. Cura, angoscia mordace, rancore, che rode l'animo, Verme.-14. Lu vermi sulitariu, specie di lombrico intestinale perniciosissimo, Tenia. VERMIFO'RMI, agg. T. anat. che ha forma, o figura di verme. Vermiforme.

VERMIFUGU, agg. T. med. epiteto dato a qualunque sostanza, che ha la proprietà di far evacuare i vermi contenuti nel tubo intestinale, e d'impedirne la riproduzione, Vermifugo, Antielmintico. VE'RNIA, s. f. sinonimo di SUSTU vedi. VERONICA, s. 1. T. bot. VERONICA OFFICINALIS L., pianta che ha la radice perenne, gli steli giacenti, vellutati di 6 a 10 pollici, le foglie opposte, quasi

ovate, pelose, scabre, seghettate, i fiori di un bel pallido, e alquanto rossi, a spighe laterali, gambettate, Veronica.

VERRA s. f. dicesi quell'ira dei fanciullini mista strepiti, e grida di pianto, Strillo,

VERRU, s. m. porco non castrato, Verro. VERRUCA RIA, s. f. T. bot. ELIOTROPIUM EUROPARUK L., pianta annua, che si trova nei luoghi sterili, le cui foglie furon credute efficaci, per estirpare i por ri, e verruche, Verrucaria.

[blocks in formation]

VERSA'RI, v. att. fare uscir fuori quello, che è dentro a vaso, sacco, o sim., Versare. 2. Per impiegare somme, spendere. consumare, Versare. — 3. N. per consistere, stare. Versare. VERSA'RISI. v. n. pass. vedi ESERCITA'RI num. 8, IMPRATTICHIRI n. 2.

VERSATILI, agg. che può volgersi, e rivolgersi, girevole, maneggevole, pieghevole, Versatile. VERSATILITA', s. f. qualità di ciò che è versatile, Fer satilità.

VERSATI'SSIMU, agg. superl. di VERSATU, Versalissimo.

VERSA'TU, agg. pratico, esperto, Versato. VERSETTU, s. m. dim. di VERSU. Versetto. - 2. Dicesi anche a quei piccoli periodi, o membri, nei quali dividonsi i capitoli della Sacra Scrittura, e che contengono per lo più un senso compiuto, Versetto. VERSIFICA RI, v. n. compor versi, poetare, Versiß

care.

VERSIFICATURI. v. m. che fa versi, Versificatore. VERSIFICAZIONI, sost. f. il versificare, Yersifica

zione.

VERSIONI, s. f. traduzione, volgarizzamento, Versione.

VERSU, s. m. membro di scrittura poetica, compreso sotto certa misura di piedi, o di sillabe. Verso. 2. Versu scioltu, quello non legato da rima, Verso sciolto. 3. Versu, dicesi anche il canto degli accelli, Verso. - 4. Per modo, via, Verso. - 5. Truvari versu, vale trovar via, modo di fare alcuna cosa, Trovar verso. 6. Fari na cosa cu lu so versu, vale farla coi debiti modi, nella forma che più conviene, Fare una cosa pel verso. – 7. Pigghiari versa nɩra na cosa, vale trattarla in forma di trarne profitto, riuscirvi con facilità, Pigliare una cosa pel suo verso. - – 8. Dari versu, vale dar avviamento, dar sesto. Dar indirizzo. 9. Jiri, o Stari a ver

[ocr errors]

sa, vale star al dovere, sul buon sentiero, non uscir della regola, Stare a segno. - 10. A versu miu, a versu to ec.. secondo il genio, il volere ec., A misi versi, a tuoi ec., A modo mio, luo ec. 11. Nua truvari nè versu nè cuda, modo prov. essere gravemente imbarazzato, non sapere uscire a bene da usa faccenda, da uno imbroglio ec., Non se ne trovar nè via nè verso. 2. Nun jiri un capiddu a versu. modo prov. vale esser pieno di sollecitudine, e di affanno, prendersi angoscia, Ambasciare. — 13. A lu versu chi viju... vale secondo le apparenze, Per quel che sembra, e sim.

VERSU, prepos. che denota vicinanza. accostamento, e indirizzamento a qualche parte, Verso. 2. Talora in favore, in pro, in servigio, Verso. — 3. Per in comparazione, in paragone, Verso. 4. Per in torno, circa, Verso. 5. Jiri, o Pigghiari versu na parti, vale muoversi per approssimarvisi, Andare verso... . — 6. Truvarisi versu un loeu, vale esservi vieino, Stare verso...

« ÖncekiDevam »