Ill. Sig. Professore, Questo libro viene naturalmente a lei. S'anche non fossi stato suo scolaro, e non avessi mai assistito alle conferenze della sua Scuola di Magistero, giusto l'anno in cui tanto si lesse e si parlò del Leopardi, s'anche non sentissi l'intimo bisogno di far rivivere qualcuna di quelle discussioni ed opinioni, se fossi affatto estraneo per lei (mentre fortunatamente non sono) come potrei non iscrivere il nome dell'autor di Medusa su un libro che s'occupa del Leopardi, del dolore e della Poesia del dolore? La materia del libro richiama il suo nome: ed io lo scrivo con l'intenzione e la speranza debba serrire a significarle un poco di quella simpatia, affezione e riconoscenza che mi lega a lei. Ma non è che una piccola anticipazione, che mi sdebita di ben poco: non è cosa che mi permetta d'usare, per quanto riverentemente ed umilmente, Ill. Sig. Professore, Questo libro viene naturalmente a lei. S'anche non fossi stato suo scolaro, e non avessi mai assistito alle conferenze della sua Scuola di Magistero, giusto l'anno in cui tanto si lesse e si parlò del Leopardi, s'anche non sentissi l'intimo bisogno di far rivivere qualcuna di quelle discussioni ed opinioni, se fossi affatto estraneo per lei (mentre fortunatamente non sono) come potrei non iscrivere il nome dell'autor di Medusa su un libro che s'occupa del Leopardi, del dolore e della Poesia del dolore? La materia del libro richiama il suo nome: ed io lo scrivo con l'intenzione e la speranza debba servire a significarle un poco di quella simpatia, affezione e riconoscenza che mi lega a lei. Ma non è che una piccola anticipazione, che mi sdebita di ben poco: non è cosa che mi permetta d'usare, per quanto rirerentemente ed umilmente, del suo nome. Ella sa che altro lavoro ho in preparazione, più vasto e più faticoso, e che ho in animo di dedicarglielo. In quello almeno l'ardito tentativo di sistemazione del Problema estetico meglio giustificherà l'audacia di invocare il suo nome. Intanto accolga questo povero saggio. È, tra le tante possibili, un'applicazione pratica de' criterii estetici che sviluppo in quell' altro lavoro. Composto nei ritagli di tempo, dopo le mie quotidiane quattr'ore di lezione, risentirà delle mie fatiche e a mala pena oso mandarlo fuori. Eppure ho creduto un tempo non fossero del tutto disutili e inopportuni simili libri. La questione estetica oggi ritorna a galla. Si sente il bisogno di condurre al loro vero fine tutti gli studi preliminari, propedeutici che si fanno attorno all'opera d'arte ed al suo autore, e di giungere -se se è possibile ad una critica estetica scientifica. Raggiunta la quale, si potrà forse risolvere il problema della coltura estetica nelle scuole secondarie e superiori, ove finora o non ha luogo o l'ha insufficiente. Perciò credevo che lavori i quali s'occupassero dell'arte e non di biografia, dell'arte e non di storia, dell'arte e non di sociologia, dell'arte e di nient'altro, se non in quanto potesse giovare all'arte, avrebbero dovute essere quasi festosamente accolti. L'opera d'arte diceva anch'Ella, professore, in quelle indimenticabili ore della scuola di magisterol'opera d'arte non è per tutti la stessa. « Altra è la Divina Commedia quale la immaginò la stessa potente fantasia di Dante e altra quale, dopochè da lui fu scritta, si viene riproducendo nelle numerosissime e varie fantasie dei lettori ». L'opera letteraria evidentemente non esiste chiusa nel libro, nascosta fra le pagine, sicchè aprendolo possa a tutti apparire la stessa: neanche il quadro, nean |