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Specchiatevi nei duelli e nei congressi dei pochi quanto gl'Italiani siano superiori con le forze, con la destrezza, con l'ingegno.

Il Principe: XXVI.

I.

Il nome di Ettore Fieramosca (1) ricordato con onore dagli storici italiani, divenne popolare ai tempi nostri, quando le lettere si volsero ad uno scopo più utile e civile. Ma il noto Ettore del romanzo non è quello della storia, perchè fu tale uomo, che senza le favole, di cui il racconto delle sue imprese fu ornato, appare maggiore e più illustre. Nè poi solo egli della famiglia sua è degno di memoria; l'avo, il padre ed i fratelli Guido e Cesare furono anch'essi valenti uomini d'armi, ed ebbero parte non piccola nei fatti compiuti sulla fine del secolo XV ed i primi trent' anni del seguente.

La casa Fieramosca di Capua era antica e nobile: La

(1) Il cognome antico è veramente Ferramosca, quasi il solo che s'incontra in tutti i documenti; Feramosca, Feramusca, e Fieramosca si trovano raramente. Io ho usato il cognome più noto.

dislao e Giovanna II le avevano concesso franchigie ed immunità, le quali furono confermate a Rosso Fieramosca da Alfonso I d'Aragona con un diploma dato in Torre Annunziata il dì 29 Marzo 1450 (1). Rosso è ricordato spesso nei documenti col nome di Rossetto di Capua; fu uomo d'arme molto prode, e molto devoto alla casa d'Aragona. Il re Ferrante I lo nomina in una lettera insieme a Brescianino di Pisa e ad altri cavalieri, i quali avevano combattuto non prosperamente nelle fazioni, che tennero agitata l'Italia nel 1467, quando i fuorusciti fiorentini assoldarono il Colleoni, ed il re di Napoli, che si era alleato con Piero dei Medici, e col duca di Milano, aveva mandato in Romagna buon nerbo delle sue genti d'arme (2). Rossetto militò ai soldi della repubblica di Venezia nella guerra di Ferrara (3), e pel re in

(1) Nel Repertorio degli atti della r.a cam." della Sommaria noti col nome di Comune, a fol. 36 si legge: « Russo Ferramusca executoria a la confirmatione fattali dal Re Ladisao et regina Giovanna II de tucte franchitie immunità et altro sotto data in turris octave die 29 mensis martii 13 Ind. 1450 ». Manca però il volume corrispondente dei documenti, perduto in tempi molto remoti. Nei Regesti di Ladislao e Giovanna II neanche m'è avvenuto di trovare il diploma di cui si fa menzione. (Archivio di Stato di Napoli).

(2) V. Codice Aragonese Vol. I. Lett. Reg. n.o 121 del dì 4 giugno 1467 a Garzia Betes, che pare tenesse alcun ufficio amministrativo presso le genti d'arme, mandate in Romagna. Nella lettera si dice: « intesa la perdenza de brexanino simone de pisa de lo Rossetto de Capua et altri huomini d'arme ». Forse furono fatti prigionieri. Nell'archivio di Capua non mancano documenti, che riguardano altri individui poco importanti di casa Fieramosca.

(3) Per nozze Rossi-Garbin — Ettore Fieramosca a Venezia,

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