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A contemplar ne la città di Giano 20. E a Firenze bellissima ti trasse,

Di leggier' orma questo suol segnasti.
Ma fra queste cadenti antiche torri,
Guidate, il sai, da la Cesarea mano,
L'attiche discipline, e di molt' oro

Qui le tranquille Muse
Sciolgon soavi i canti,
Natura qui dischiuse

A mille saggi suoi celati incanti.

Sola tu Roma or serbi

Premio a Virtù ne' tristi giorni acerbi.

Si confronti questo passo coi versi del M., in cui si esaltano i pregi di Pavia. Questa canzone fu stampata coi versi di Lesbia. 19. Città di Giano: Genova, di cui Giano è dato come fondatore. Giano, secondo la mitologia, fu il più antico re italico, il quale regnò contemporaneamente con Saturno. Anche il Monti, nel Sermone sulla Mitologia, chiama Mar di Giano il Golfo di Genova.

21 Di leggier' orma ecc.: Toccasti leggermente questo suolo col tuo piede gentile, e, appena toccatolo, partisti.

23. Guidate ecc.: Nell'anno 1772 fu dalla sovrana munificenza ristorata ed accresciuti l'Università di Pavia; e da quel tempo andò salendo per chiari uomini, per celebri opere, per sussidî e monumenti scientifici a quella fama che tutti sanno.* — Cesarea: Imperiale. La Lombardia dipendeva allora dagli Imperatori

d' Austria

24. L'altiche discipline: Le scienze, le lettere e le arti, le quali nell'antichità fiorirono specialmente in Atene, città dell' Attica. Qui il M. dice attiche discipline invece degli uomini illustri da cui queste sono coltivate. E di molt'oro sparse: Perchè per esse si spese molto denaro.

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25. Sparse, ed altere di famosi nomi,

Parlano un suon, che attenta Europa ascolta.

Se vorrai accontentare coloro che hanno desiderio di vederti, verranno intorno a te tutti gli uomini illustri di Pavia. Verranno quelli che si recarono già a Bergamo a visitarti, tratti dalla tua fama e dal comune amore della poesia, e quelli che, pure non conoscendoti personalmente, desiderano di vederti, avendo sentito portare il tuo nome alle stelle: l'astronomo, lo storico, il naturalista, il filosofo, l'anatomista, il geografo, il giureconsulto, il chimico, il medico. Tu andrai fra costoro come una gemma che brilla in cerchi d'oro, fatta segno di mille sguardi, ascoltando i loro detti, mentre essi faranno tesoro dei detti tuoi,

Se di tua vista consolar le tante
Brame ti piaccia, intorno a te verranno
De la risorta Atene i chiari ingegni ;
30. E quei che a te sul margine del Brembo

25. Allere di famosi nomi: Superbe perchè coltivate e illustrate dagli uomini insigni che in quel tempo erano a Pavia.

26. Parlano un suon ecc.: Il M. allude alle scoperte scientifiche ed alle opere scritte da quelli uomini illustri, scoperte ed opere che erano accolte con grande interesse ed ammirazione da tutta l'Europa.

27. Se di tua vista ecc.: Se ti piaccia accontentare tutti coloro che hanno desiderio di vederti.

29. Risorta Alene: Pavia. Anche il Parini, nella Laurca, chiama questa città insubre Atene. Chiari ingegni: Gli uomini

illustri che erano a Pavia.

30. E quei ecc.: Tutti coloro che andarono a Bergamo a

Trasse tua fama, e le comuni Muse;
E quei che pieni del tuo nome al cielo
Chieggon pur di vederti. Chi le sfere
A vol trascorre, e su britanna lance
35. L'universo equilibra; e chi la prisca
Fè de gli avi a le tarde età tramanda;
E chi de la natura alma reina

Spiega la pompa triplice: e chi segna
L'origin vera del conoscer nostro ;

40. Chi ne' gorghi del cor mette lo sguardo;

visitare Lesbia, tratti dalla sua fama e dal comune amore della poesia. Brembo: Fiume che scorre presso Bergamo.

31. E quei ecc.: Tutti quelli che hanno sentito lodar molto Lesbia, e desiderano di vederla.

33. Chi le sfere ecc.: L'astronomo, che osserva le stelle come passando a volo con gli occhi dall' una all' altra, e crede che l'universo sia tenuto in equilibrio dalla attrazione universale, secondo le teorie di Newton.

34. Britanna lance: - brilanna perchè Newton era inglese, lance, ossia bilancia, per significare che l'universo sta in equilibrio come una bilancia.

35. E chi la prisca ecc.: Alcuni spiegano: chi insegna le scienze sacre; ma io credo invece si debba intendere: lo storico, che tramanda alle più tarde età le credenze, le virtù e i costumi degli avi; altrimenti non si capisce come il M., che ha ricordato ad una poetessa il filosofo, il medico, il geografo ecc. non abbia ricordato anche lo storico.

37. E chi della natura ecc.: Il naturalista, che studia i tre regni della natura.

38. E chi segna ecc.: Il filosofo, che studia il problema della conoscenza.

40. Chi ne' gorghi ecc.: L'anatomista, che osserva anche i gorghi del cuore.

E qual la sorte de le varie genti
Colora, e gli agghiacciati e gli arsi climi
Di fior cosparge: qual per leggi frena
Il secolo ritroso; altri per mano
45. Volge a suo senno gli elementi, e muta
Le facce ai corpi; altri su gli egri suda
Con argomenti che non seppe Coo.
Tu qual gemma che brilla in cerchi d'oro,
Segno di mille sguardi andrai fra quelli,
50. Pascendo il pellegrino animo intanto

41. E qual ecc.: Il geografo, che sulle carte segna con colori i confini fisici e politici de' varî paesi, i deserti, i bassopiani ecc. toccati in sorte ai popoli.

42. E gli agghiacciati ecc.: In causa dei colori sembra che anche i paesi agghiacciati ed arsi sieno cosparsi di fiori.

43. Qual per leggi ecc.: Il giurisperito. — per: per mezzo di.

44. Secolo ritroso: Secolo ribelle. Erano i tempi della rivoluzione francese. Altri per mano ecc.: Il chimico, che combina in vari modi gli elementi, li fa servire a scopi suggeriti dal suo senno, e muta le facce, ossia la forma, l'aspetto dei corpi.

46. Altri ecc.: Il medico.

Studia, lavora, si affanna.

Egri: Ammalati.

Suda:

Coo o Cos o Stanchio: Isola famoso medico Ippocrate. andrai fra costoro attirando

47. Argomenti: mezzi, rimedî. nel gruppo delle Sporadi, patria del 48. Tu qual gemma ecc.: Tu lo sguardo di tutti, come una gemma che brilla negli orecchini o in un anello d'ero. Nella 1. edizione si legge cerchio invece di cerchi.

49. Segno: Fatta segno.

50. Pascendo ecc.: Costruisci: Pascendo de' detti loro l'a

nimo e i sensi, cioè ascoltando i loro detti. Animo raro, eletto.

Pellegrino animo:

E i sensi de' lor detti: essi de' tuoi
Dolce faranno entro il pensier raccolta.
Molti di lor potrian teco le corde
Trattar di Febo con maestre dita;
55. Non però il suon n'udrai: ch'essi di Palla,
Gelosa d'altre Dee, qui temon l' ire.

Ti saranno fatti vedere, classificati nei tre regni della natura, i minerali, gli animali che volano nell'aria, quelli che vivono sulla terra e nell' acqua, e le piante.

Qui il ferro sembra crisolito e rubino; il mercurio liquido sprizza dal sasso; arde l' arsenico; l'oro traluce dalla sabbia donde viene estratto, e attira gli sguardi di coloro che ne sono avidi.

Quanto ne l'alpe e ne l' aerie rupi
Natura metallifera nasconde;

Quanto respira in aria, e quanto in terra;

51. Essi de' tuoi ecc.: Essi faranno tesoro dei detti tuoi. 53. Molli di lor ecc.: Molti potrebbero poetare con te; ma ciò non faranno perchè temono la gelosia di Minerva, ossia della scienza, che qui regna.

54. Febo o Apollo: Figliolo di Giove e di Latona, e fratello di Diana. Era dio della musica, della poesia e delle arti. Si dipinge con la cetra, strumento a corde, con il quale si accompagnavano i canti dei poeti.

miniere.

57. Quanto ecc.: I minerali, fra cui i metalli, nascosti nelle

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59. Quanto respira in aria: Gli uccelli e gli altri animali che volano nell'aria. - E quanto in terra: Gli animali che vivono sulla terra e le piante.

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