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Intendo il tuo guardar, l'animo cerca.

Andiamo, o Lesbia, nell' orto botanico, dove crescono le piante di più paesi entro le serre o nelle aiuole. Ivi ti aspettano i fiori dell' India e dell' America; ivi è la canna da zucchero, il caffè, l'ananas, la palma, l'albero del veleno, la sensitiva, il cacto, il girasole, la pigliamosche. Potrai vedere il sonno e le nozze delle piante. L'Hedisarum gyrans, erba gentile, tremola sul gambo, benchè non soffi vento, e pare si lamenti di essere lontana dai suoi paesi, ed avvisi le compagne dell'ora in cui il sole, scomparendo dal nostro cielo, va a rischiarare la loro patria. Essa invita a casa noi pure. Ma che dico? Mi pareva di essere con te e con gli illustri amici, mostrandoti piante medicinali, belve, pesci, uccelli, marmi e metalli; e mi sembrava di udir le tue parole, mentre tu invece sei lontana, sulla riva del Brembo.

Andiamo, Lesbia; pullular vedrai
Entro tepide celle erbe salubri,

470 Dono di navi peregrine: stanno
Le prede di più climi in pochi solchi.
Aspettan te, chiara bellezza, i fiori

De l'Indo: avide al sen tuo voleranno

467. Nella I ediz. invece di il tuo guardar c'è i sguardi tuoi. 469. Tepide celle: Le serre dell' orto botanico. lubri: Medicinali.

Erbe sa

470. Dono di navi ecc.: Piante recate da navi che vengono da altri paesi.

471. Le prede di più climi ecc.: Le piante portate via da paesi

di climi diversi.

473. Indo: Fiume dell'Asia che passa per l'India Occidentale e si getta nel mar Arabico. Qui sta per Irdia.

Le morbide fragranze Americane,
475. Argomento di studio e di diletto.
Come verdeggia il zucchero tu vedi,
A canna arcade simile: qual pende
Il legume d'Aleppo dal suo ramo,
A coronar le mense util bevanda:
480. Qual sorga l'ananas: come la palma
Incurvi, premio al vincitor, la fronda.
Ah non sia chi la man ponga a la scorza
De l'albero fallace avvelenato,

Se non vuol ch' aspre doglie a lui prepari 485. Rossa di larghi margini la pelle.

Questa pudica da le dita fugge;

476. Come verdeggia ecc.: La canna da zucchero è paragonata alla canna con la quale i pastori dell' Arcadia facevano le loro zampogne.

478. Il legume d'Aleppo: 11 caffè. Aleppo è una provincia della Turchia Asiatica. Veramente il frutto del caffè è una bacca e non un legume in senso scientifico, ed è oriundo d' Arabia e d' Etiopia, non d'Aleppo.

479. Coronar: A compiere; cioè il caffè è ottima bevanda come fine del pranzo.

480. Ananas: Pianta dell' America tropicale che produce un frutto carnoso, di colore giallognolo, simile alle pine, chiamato pure ananas. Palma: La foglia delle palme, e specialmente quella della palma dattifera, è simbolo di vittoria,

483. Albero fallace avvelenato: Iatropha urens, secondo la nota della ediz. Galeazzi; ma noi crediamo piuttosto che l'A. alluda al Rhus toxicodendron o all' affine R. radicans, le quali appunto col solo contatto della loro corteccia possono produrre gli effetti dal M. accennati,

486. Questa pudica ecc.: Mimosa pudica, comunemente detta sensitiva, è una pianta che ha la facoltà di mostrare sensitività al

La solcata mammella arma di spine.
Il barbarico cacto; al sol si gira
Clizia amorosa: sopra lor trasvola
490. L'ape ministra de l'aereo mele.
Dal calice succhiato, in ceppi stretta,
La mosca in seno al fior trova la tomba.
Qui pure il sonno con pigre ali, molle

minimo tocco. Si vedono i picciuoli articolati ripiegarsi, e tutte le foglioline chiudersi le une sulle altre. Nella I edizione i v. 486, 487, 488, 489, 490 mancano.

487. La solcata mammella ecc.: Il cacto mammillare, pianta grassa che manca di foglie, ed ha in luogo di queste fasci di spine. È pianta americana. Barbarico`nel significato di esotico.

489. Clizia amorosa: Girasole. La favola dice che Clizia fu da Apollo convertita in girasole.

490. L'ape ministra ecc.: L'ape che somministra l'aereo miele. Presso i poeti il miele è detto aereo. Virgilio ha aerium mel per significare che le api raccolgono quasi fatto il miele dalli rugiada che cade dal cielo.

491. Dal calice ecc.: Il M. allude alla Muscipula Dionea, ◊ meglio Dionea muscipula, o pigliamosche, secondo una nota del l'ediz. Galeazzi; ma l'A. sbaglierebbe, poichè la pigliamosche cat tura gl' insetti colle foglie, e non coi fiori. Piante, nei cui fiori gli insetti restano imprigionati, sarebbero, ad esempio, la Dracımculus muscivorus, i gicheri ed altre, che fanno ciò per giovarsi del l'opera degli insetti nella fecondazione.

493. Qui pure il sonno ecc.: Il sonno delle piante. - Il prin cipale ministro del Sonno è Morfeo, che si rappresenta con ali di farfalla, e con una corona di papaveri in mano. Ciò può rammentare i versi del Giusti, dove descrive « di papaveri cinto e di lattuga »>il toscano Morfeo, cioè il Granduca Leopoldo II. Molte piante, sul far della notte, assumono particolari atteggiamenti, chiudendo i fiori, come la margheritina, o le foglie, come la robinia, il trifoglio ecc.; questo è il sonno delle piante.

Da l'erbe lasse conosciuto dio,

495. S'aggira, e al giunger d' Espero rinchiude
Con la man fresca le stillanti bocce,
Che aprirà ristorate il bel mattino.
E chi potesse udir de' verdi rami
Le segrete parole, allor che i furti
500. Dolci fa il vento su gli aperti fiori
De gli odorati semi, e in giro porta
La speme de la prole a cento fronde :
Come al marito suo parria gemente
L' avida pianta susurrar! chè nozze
505. Han pur le piante; e zefiro leggero
Discorritor de l' indiche pendici

A quei fecondi amor plaude aleggiando.
Erba gentil (nè v'è sospir di vento)

495. Espero Nome che si dà al pianeta Venere quando splende la sera dopo il tramonto del sole, e si mostra nelle sue più grandi dimensioni. La mattima si chiama Lucifero. E al giunger d'Espero ecc.: Durante la notte i fiori delle piante si piegano come per riposarsi e per riprendere maggiore forza la mattina, ossia, più esattamente, per proteggere le parti interne dall'umidità, dal freddo ecc.

496. Con la man fresca: Con l'aria fresca della sera.

498. E chi potesse udir ecc.: Il M. allude, con qualcbe inesattezza di denominazione, alle nozze delle piante, quando il vento trasporta il polline (i furti dolci) ai pistilli.

505. Zefiro: Vento leggiero, che comincia a soffiar nella primavera e promuove la vegetazione. Il Petrarca ha: Zefiro torna, el bel tempo rimena.

506. Indiche pendici : I monti dell' India, ossia l'India, dove l'aria è calda.

508. Erba gentil ecc.: Hedysarum gyrans, o trifoglio oscillante; ha le foglie composte di tre foglioline, le quali oscillano, indipendentemente dagli agenti esterni, quindi senza sospir di vento.

Vedi inquieta tremolar sul gambo;
510. Non vive? e non dirai ch'ella pur senta?
Ricerca forse il patrio margo e 'l rio,

E duolsi d'abbracciar con le radici.
Estrania terra sotto stelle ignote,

E in Europea prigion bevere a stento 515. Brevi del sol per lo spiraglio i rai.

E ancor chi sa che in suo linguaggio i germi
Compagni di quell' ora non avvisi

Che il sol, da noi fuggendo, a la lor patria.
A la Spagna novella, il giorno porta?
520. Noi, pur noi, Lesbia, a la magione invita....
Ma che non può su gl' ingannati sensi
Desir, che segga de la mente in cima?
Non era io teco? a te fean pur corona
Gl'illustri amici. A te salubri piante,

515. Breve spiraglio: Finestra piccola. Questa pianta, che è originaria del Bergala, si tiene difesa nelle stanze.

516. E ancor chi sa ecc.: Chi sa che questa pianta non avvisi le sue compagne che, mentre per noi si fa notte, nella loro patria, cioè nell'America, si fa giorno. Fra gli Hedysarum ci sono anche piante americane, ma l' H. girans è dell' India.

519. Spagna novella: Le possessioni spagnole nell'America 521. Ma che non può ecc.: Ma che non può l'illusione causata da un grande desiderio? Or ora mi pareva di essere con te e con gli illustri amici, mostrandoti piante, belve, pesci, uccelli, marmi e metalli. Mi pareva di guidare i tuoi passi e di udire le tue parole, mentre tu, invece, te ne stai ancora lontana, sulla riva del Brembo.

523. Nella I edizione ai v. 523 e 524 invece si legge: A te gli illustri amici Fean pur corona.

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