Manuale della letteratura italiana, 1. ciltBarbèra, 1885 |
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Sayfa 10
... donna , cui ama , Più che sè stesso brama , E voi pur lo sdegnate : Donque vostr ' amistate - naturale vide male.1 Ed ecco il commiato o la fine di un ' altra canzone , nella quale il poeta si paragona a un pittore che vagheg- gia il ...
... donna , cui ama , Più che sè stesso brama , E voi pur lo sdegnate : Donque vostr ' amistate - naturale vide male.1 Ed ecco il commiato o la fine di un ' altra canzone , nella quale il poeta si paragona a un pittore che vagheg- gia il ...
Sayfa 11
... donna mia , Che mi mostrate dar sollazzo amando , E voi mi date pur pena e tormento . E certo l'Amor fa gran villania , Che non distrigne te , che vai gabbando ; A me che servo , non dà sbaldimento.2 Al contrario di questo Iacopo ...
... donna mia , Che mi mostrate dar sollazzo amando , E voi mi date pur pena e tormento . E certo l'Amor fa gran villania , Che non distrigne te , che vai gabbando ; A me che servo , non dà sbaldimento.2 Al contrario di questo Iacopo ...
Sayfa 12
... donna mia , Com ' eo voi vidi , fui d'amor sorpriso ; Nè giammai lo meo avviso Altra cosa che ciò non divisoe , E si m'è bon ch ' eo sia Fedele a voi , che in me non trovo cosa Per ciò contrarïosa , Chè l'alma e lo saver deletta cioe ...
... donna mia , Com ' eo voi vidi , fui d'amor sorpriso ; Nè giammai lo meo avviso Altra cosa che ciò non divisoe , E si m'è bon ch ' eo sia Fedele a voi , che in me non trovo cosa Per ciò contrarïosa , Chè l'alma e lo saver deletta cioe ...
Sayfa 13
Francesco Ambrosoli. Ricevi , donna , nel tuo grembo bello Le mie lagrime amare ; Tu sai che ti son prossimo a fratello , E tu nol puoi negare . Vergine , non tardare , Chè carità non suol patir dimora : Non aspettar quell ' ora Che ' l ...
Francesco Ambrosoli. Ricevi , donna , nel tuo grembo bello Le mie lagrime amare ; Tu sai che ti son prossimo a fratello , E tu nol puoi negare . Vergine , non tardare , Chè carità non suol patir dimora : Non aspettar quell ' ora Che ' l ...
Sayfa 15
... donna fina , Ed io pietanza chero 6 A voi , cui tutte cose al mio parvente 7 Dimorano a piacere : a voi s'inchina Vostro servente , e spero Ristauro aver da voi , donna valente : Chè avvène spessamente Che'l buon servire a grato Non è ...
... donna fina , Ed io pietanza chero 6 A voi , cui tutte cose al mio parvente 7 Dimorano a piacere : a voi s'inchina Vostro servente , e spero Ristauro aver da voi , donna valente : Chè avvène spessamente Che'l buon servire a grato Non è ...
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Sayfa 98 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso; Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse: Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Sayfa 166 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere, e 'l salir per l' altrui scale. E quel, che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle : Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te : ma poco appresso Ella, non tu, n
Sayfa 81 - Levava gli occhi miei bagnati in pianti, E vedea, che parean pioggia di manna, Gli Angeli che tornavan suso in cielo; Ed una nuvoletta avean davanti, Dopo la qual gridavan tutti: Osanna; E s'altro avesser detto, a voi dire'lo. Allor diceva Amor: più non ti celo; Vieni a veder nostra donna che giace. L...
Sayfa 98 - Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso. La bocca mi baciò tutto tremante : Galeotto fu il libro e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.. Mentre che l' uno spirto questo disse, L' altro piangeva sì, che di pietade Io venni meno sì com' io morisse ; E caddi, come corpo morto cade.
Sayfa 109 - L" animo mio per disdegnoso gusto, Credendo col morir fuggir disdegno, Ingiusto fece me contra me giusto. Per le nuove radici d' esto legno Vi giuro che giammai non ruppi fede Al mio signor, che fu d
Sayfa 97 - Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore che conosceste i dubbiosi desiri?
Sayfa 173 - O donna, in cui la mia speranza vige, E che soffristi per la mia salute In Inferno lasciar le tue vestige; Di tante cose quante io ho vedute , Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m...
Sayfa 175 - Di sua mortalità co' prieghi tuoi , Sì che '1 sommo piacer li si dispieghi. Ancor ti prego, Regina, che puoi Ciò che tu vuoi , che tu conservi sani Dopo tanto veder gli affetti suoi. Vinca tua guardia i movimenti umani, Vedi Beatrice con quanti beati Per li miei prieghi ti chiudon le mani.
Sayfa 155 - Io vidi già nel cominciar del giorno La parte orientai tutta rosata, E l'altro ciel di bel sereno adorno, E la faccia del Sol nascere ombrata, Sì che per temperanza di vapori...
Sayfa 109 - Io son colui, che tenni ambo le chiavi Del cor di Federigo, e che le volsi Serrando e disserrando sì soavi, Che dal segreto suo quasi ogni uom tolsi : Fede portai al glorioso idi/io, Tanto eh' io ne perdei lo sonno ei polsi. La meretrice, che mai dall...