Manuale della letteratura italiana, 1. ciltBarbèra, 1885 |
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... Ebbe inoltre a combattere col re di Francia , avverso a lui per la sua parentela col re d'Inghilterra ; finchè , sconfitto a Bo- vines , si ritrasse ne ' suoi Stati ereditari , dove morì nel 1218 . Federico , già coronato re di Germania ...
... Ebbe inoltre a combattere col re di Francia , avverso a lui per la sua parentela col re d'Inghilterra ; finchè , sconfitto a Bo- vines , si ritrasse ne ' suoi Stati ereditari , dove morì nel 1218 . Federico , già coronato re di Germania ...
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... ebbe sincera amicizia o pace durevole nè col papa nè colle città . • Innocenzo IV in un concilio tenuto a Lione nel 1245 lo dichiarò decaduto dall ' imperio ; e la lotta durò fino all'anno 1251 in cui Federico morì . L'erede di Federico ...
... ebbe sincera amicizia o pace durevole nè col papa nè colle città . • Innocenzo IV in un concilio tenuto a Lione nel 1245 lo dichiarò decaduto dall ' imperio ; e la lotta durò fino all'anno 1251 in cui Federico morì . L'erede di Federico ...
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... ebbe principio al tocco del Vespro addì 30 marzo 1282 dinanzi a una chiesa fuor di Palermo . In pochi giorni furono uccisi per tutta l'isola quanti Provenzali o Francesi vennero alle mani del popolo sol- levato ; col quale si unirono i ...
... ebbe principio al tocco del Vespro addì 30 marzo 1282 dinanzi a una chiesa fuor di Palermo . In pochi giorni furono uccisi per tutta l'isola quanti Provenzali o Francesi vennero alle mani del popolo sol- levato ; col quale si unirono i ...
Sayfa 5
... ebbe quella stabilità di istituzioni e quell'ereditaria sapienza di Stato che son fondamento alla potenza . Venezia non meno agguerrita di Genova , nè meno studiosa di procacciarsi ricchezze , la vinse di lunga mano nella sapienza ...
... ebbe quella stabilità di istituzioni e quell'ereditaria sapienza di Stato che son fondamento alla potenza . Venezia non meno agguerrita di Genova , nè meno studiosa di procacciarsi ricchezze , la vinse di lunga mano nella sapienza ...
Sayfa 20
... ebbe grandi e ricchi ambasciadori di tutte le città di Talia , e di Fiorenza vi fue molta buona gente , e simile di Pisa . Avvenne che uno grande signore romano , ch ' era cardinale , convitò a mangiare i detti ambasciadori di Fiorenza ...
... ebbe grandi e ricchi ambasciadori di tutte le città di Talia , e di Fiorenza vi fue molta buona gente , e simile di Pisa . Avvenne che uno grande signore romano , ch ' era cardinale , convitò a mangiare i detti ambasciadori di Fiorenza ...
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Sayfa 98 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso; Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse: Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Sayfa 166 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere, e 'l salir per l' altrui scale. E quel, che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle : Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te : ma poco appresso Ella, non tu, n
Sayfa 81 - Levava gli occhi miei bagnati in pianti, E vedea, che parean pioggia di manna, Gli Angeli che tornavan suso in cielo; Ed una nuvoletta avean davanti, Dopo la qual gridavan tutti: Osanna; E s'altro avesser detto, a voi dire'lo. Allor diceva Amor: più non ti celo; Vieni a veder nostra donna che giace. L...
Sayfa 98 - Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso. La bocca mi baciò tutto tremante : Galeotto fu il libro e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.. Mentre che l' uno spirto questo disse, L' altro piangeva sì, che di pietade Io venni meno sì com' io morisse ; E caddi, come corpo morto cade.
Sayfa 109 - L" animo mio per disdegnoso gusto, Credendo col morir fuggir disdegno, Ingiusto fece me contra me giusto. Per le nuove radici d' esto legno Vi giuro che giammai non ruppi fede Al mio signor, che fu d
Sayfa 97 - Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore che conosceste i dubbiosi desiri?
Sayfa 173 - O donna, in cui la mia speranza vige, E che soffristi per la mia salute In Inferno lasciar le tue vestige; Di tante cose quante io ho vedute , Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m...
Sayfa 175 - Di sua mortalità co' prieghi tuoi , Sì che '1 sommo piacer li si dispieghi. Ancor ti prego, Regina, che puoi Ciò che tu vuoi , che tu conservi sani Dopo tanto veder gli affetti suoi. Vinca tua guardia i movimenti umani, Vedi Beatrice con quanti beati Per li miei prieghi ti chiudon le mani.
Sayfa 155 - Io vidi già nel cominciar del giorno La parte orientai tutta rosata, E l'altro ciel di bel sereno adorno, E la faccia del Sol nascere ombrata, Sì che per temperanza di vapori...
Sayfa 109 - Io son colui, che tenni ambo le chiavi Del cor di Federigo, e che le volsi Serrando e disserrando sì soavi, Che dal segreto suo quasi ogni uom tolsi : Fede portai al glorioso idi/io, Tanto eh' io ne perdei lo sonno ei polsi. La meretrice, che mai dall...