Manuale della letteratura italiana, 1. ciltBarbèra, 1885 |
Kitabın içinden
31 sonuçtan 1-5 arası sonuçlar
Sayfa
... FRANCESCO AMBROSOLI . EDIZIONE RICORRETTA E ACCRESCIUTA DALL ' AUTORE . QUATTRO VOLUMI . — VOL . I. Decima impressione . BRAMO ALTR ESCA FIRENZE , G. BARBERA , EDITORE . LOAN STACK IL COMPILATORE A CHI LEGGE . A5 1885 1885 .
... FRANCESCO AMBROSOLI . EDIZIONE RICORRETTA E ACCRESCIUTA DALL ' AUTORE . QUATTRO VOLUMI . — VOL . I. Decima impressione . BRAMO ALTR ESCA FIRENZE , G. BARBERA , EDITORE . LOAN STACK IL COMPILATORE A CHI LEGGE . A5 1885 1885 .
Sayfa
Francesco Ambrosoli. IL COMPILATORE A CHI LEGGE . A5 1885 vil * . Non credo necessario discorrere dell ' intento di que- sto libro , poich'esso da più che trent'anni va per le mani del pubblico ; di quella parte del pubblico almeno che ...
Francesco Ambrosoli. IL COMPILATORE A CHI LEGGE . A5 1885 vil * . Non credo necessario discorrere dell ' intento di que- sto libro , poich'esso da più che trent'anni va per le mani del pubblico ; di quella parte del pubblico almeno che ...
Sayfa
... nostra intenzione fosse cat- tivo , dovremmo desiderare noi stessi che passasse inos- servato . Milano , settembre 1863 . MANUALE DELLA LETTERATURA ITALIANA . DELLA LETTERATURA ITALIANA . SECOLO VI IL COMPILATORE A CHI LEGGE .
... nostra intenzione fosse cat- tivo , dovremmo desiderare noi stessi che passasse inos- servato . Milano , settembre 1863 . MANUALE DELLA LETTERATURA ITALIANA . DELLA LETTERATURA ITALIANA . SECOLO VI IL COMPILATORE A CHI LEGGE .
Sayfa 29
... legge , che tutti non la ' ntendeano : che si avesse per nimica ogni città o castello che ritenesse alcuno sbandito nimico del popolo . E questo feciono , però che la con- giura era fatta con falsi popolani per sbandeggiare Giano , e ...
... legge , che tutti non la ' ntendeano : che si avesse per nimica ogni città o castello che ritenesse alcuno sbandito nimico del popolo . E questo feciono , però che la con- giura era fatta con falsi popolani per sbandeggiare Giano , e ...
Diğer baskılar - Tümünü görüntüle
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
acciocchè alcuna Alichino allora amore anime appresso Arrigo assai avea avea nome Avignone Beatrice bella Boccaccio buona cacciato cagione Canto Carlo Carlo di Valois cavaliere ch'io chè chiama ciascuno cielo città cittadini colla colui Corso Donati crede Cristo Dante desiderio dice Dino Compagni dolce dolore donna ebbe erano fama fare fece figliuoli Fiorentini Firenze Francesco fuggire furono gente Ghibellini Gian Galeazzo Visconti Giovanni gran grida Guelfi guerra Guido Cavalcanti Iddio imagine imperadore infermità inferno innanzi l'altro l'anima lagrime lasciò latino Lodovico il Bavaro luogo mandò maraviglia Maria Matteo Visconti medesimo mente mondo morì morte mostra Natan nimici niuno nobile occhi onore pace padre parea parlare parole passo perocchè piangere Pistoia poco poesia poeta popolo potè pregio quivi rispose santo secolo sicchè signore terra tornare tosto trova uomini uomo vede veggio venire Virgilio virtù Visconti vivere voglio
Popüler pasajlar
Sayfa 98 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso; Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse: Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Sayfa 166 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere, e 'l salir per l' altrui scale. E quel, che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle : Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te : ma poco appresso Ella, non tu, n
Sayfa 81 - Levava gli occhi miei bagnati in pianti, E vedea, che parean pioggia di manna, Gli Angeli che tornavan suso in cielo; Ed una nuvoletta avean davanti, Dopo la qual gridavan tutti: Osanna; E s'altro avesser detto, a voi dire'lo. Allor diceva Amor: più non ti celo; Vieni a veder nostra donna che giace. L...
Sayfa 98 - Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso. La bocca mi baciò tutto tremante : Galeotto fu il libro e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.. Mentre che l' uno spirto questo disse, L' altro piangeva sì, che di pietade Io venni meno sì com' io morisse ; E caddi, come corpo morto cade.
Sayfa 109 - L" animo mio per disdegnoso gusto, Credendo col morir fuggir disdegno, Ingiusto fece me contra me giusto. Per le nuove radici d' esto legno Vi giuro che giammai non ruppi fede Al mio signor, che fu d
Sayfa 97 - Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore che conosceste i dubbiosi desiri?
Sayfa 173 - O donna, in cui la mia speranza vige, E che soffristi per la mia salute In Inferno lasciar le tue vestige; Di tante cose quante io ho vedute , Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m...
Sayfa 175 - Di sua mortalità co' prieghi tuoi , Sì che '1 sommo piacer li si dispieghi. Ancor ti prego, Regina, che puoi Ciò che tu vuoi , che tu conservi sani Dopo tanto veder gli affetti suoi. Vinca tua guardia i movimenti umani, Vedi Beatrice con quanti beati Per li miei prieghi ti chiudon le mani.
Sayfa 155 - Io vidi già nel cominciar del giorno La parte orientai tutta rosata, E l'altro ciel di bel sereno adorno, E la faccia del Sol nascere ombrata, Sì che per temperanza di vapori...
Sayfa 109 - Io son colui, che tenni ambo le chiavi Del cor di Federigo, e che le volsi Serrando e disserrando sì soavi, Che dal segreto suo quasi ogni uom tolsi : Fede portai al glorioso idi/io, Tanto eh' io ne perdei lo sonno ei polsi. La meretrice, che mai dall...