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quemai sistemare. Principale ostacolo ne è stata la non conoscenza » dell'effettivo volume delle acque, e dei titoli dei possessori, i quali o non hanno diritto, o di fatto non fruiscono di acqua, ma danno » nome ad alcuni degli addetti all'Amministrazione, che l'hanno sinora impunemente usurpata.

» A portar pronto ed efficace rimedio, facendo uso dei poteri con» feritimi da S. M., ho risoluto disporre:

» 1. Che il Marchese di Villarena D. Vincenzo Mortillaro, come De» legato all'immediazione del Pretore, liquidasse per mezzo degli anti» chi titoli, e mercè la misura colla cassa idraulica, l'effettivo volume dell'acqua così detta del Senato, facendosi assistere da un onesto im» piegato del Comune, e da probo maestro fontaniere, che sia però >> estraneo alla cennata Amministrazione, entrambi di sua scelta.

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» 2. Che tutti i possessori d'acqua del Comune saranno intimati per » editto a presentare nell' improrogabile termine di due mesi i titoli giustificativi del loro possesso; scorso tale termine sarà sospeso il godimento dell' acqua a coloro, i quali non l'avranno prodotti nella » Cancelleria del Senato, e a nessuno gioverà qualunque corso di go» dimento, non potendo per le leggi amministrative utilmente contro >> il Comune opporsi l'eccezione di prescrizione come legittimo titolo.

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3. Che sia principalmente cura del Delegato verificare quanto di >> acqua possiedano taluni addetti a quest' Amministrazione, i quali a» busando della loro qualità, l'hanno usurpata, sia direttamente, sia per interposte persone a vilissimo prezzo, e ne ordinerà amministrativa» mente, e senza veruna formalità, la reintegrazione in favore del Co

>>>mune.

>> 4. Che i titoli di possesso saranno senza alcun ritardo trasmessi >> al Consiglio d'Intendenza, il quale ne farà subito lo esame, e tro>> vandoli ammessibili ne farà la corrispondente dichiarazione.

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>> 5. Che il Delegato debba prendere apposito notamento delle di>> chiarazioni del Consiglio d' Intendenza, e farà rinnovare quei titoli » che meritano di essere rinnovati per gli avvenuti passaggi e per tra» scorrimento di tempo, giusta le disposizioni del Codice parte prima. » 6. Che il Delegato conosciuta la quantità dell'acqua, quella legit>> timamente alienata, e l'altra strettamente necessaria per tutte le pub»bliche fonti, curi di farne eseguire un esatto notamento, e di con

» cedere il dippiù a fiume per uso dei giardini, ed ortaggi per un » solo anno, e senza acquistarsi diritto alla continuazione, o a penne >> per uso in città, o nelle case di campagna, per quella pensione che potrà meglio convenirsi.

» 7. Che possa essere accordato un discreto premio al fontaniere per » ogni concessione che si farà per uso delle case di città e di campagna.

» 8. Che debba l'intero volume dell'acqua misurarsi nelle sorgive » col cannellone del Senato nel giorno di s. Paolino, riducendola in » denari ed indi in penne, colla carica di oncia una e mezza nell'està. >> Saranno però rispettate le concessioni di carica maggiore.

» 9. Che nell'amministrazione dell' acqua del Comune si procederà >> amministrativamente, ed in caso di ritardato pagamento sarà tolto il » godimento dell'acqua.

10. Che debba il Delegato proporre quali opere sieno utili a farsi » nei corsi d'acqua, e quali urne conviene costruire, perchè non manchi l'acqua ai gabelloti, e possa aversi in tutti i punti della città.

» 11. Finalmente che il Delegato si occupi di un regolamento per » l'amministrazione delle acque, e delle modificazioni tanto pei soldi che >> del personale degl'impiegati dell'Amministrazione.

» Ella ne curerà il pronto ed esatto adempimento.

» Mi pregio comunicare a lei tale superiore disposizione del real Go» verno, perchè si piaccia curare l'esecuzione della parte che la riguarda, » informandomi dei risultati delle pratiche usate. - L'Intendente» DUCA DELLA VERDUBA. »

» Palermo 9 gennajo 1851.

« Signore — Il real Governo con Ministeriale del 3 corrente Diparti»mento Interno n. 11, mi ha scritto così:

» Con questa stessa data ho scritto all'Intendente di Palermo quanto » segue:

» Signore-Nel fine di sistemare una volta l'Amministrazione delle >> acque di questo Comune, tenute presenti le istruzioni emesse dal >> real Governo il 30 settembre 1824, ho risoluto che sieno tantosto ri>> chiamati in vigore i seguenti articoli delle dette istruzioni, che ho >> stimato i più conducenti allo scopo, apportandovi delle modificazioni » per essere più proprie al bisogno.

più lieve intoppo, ed avere il loro pieno e completo effetto le disposizioni da me date con la Ministeriale del 7 del passato mese » n. 10300, vengo a prescrivere quanto appresso.

» 1. Che il Marchese di Villarena Delegato del real Governo per l'Am» ministrazione delle acque della Comune di Palermo si faccia assistere >> da un Contabile di tutta sua fiducia estraneo all'Amministrazione » autorizzandolo nello stesso tempo ad a dibire nei casi che stimerà di bisogno, e d'interesse del servizio, anco un Architetto estraneo pure >> all'Amministrazione.

» 2. L'Architetto, ed il capo-Maestro della città dovranno prestarsi » a tutti i di lui ordini. Dipenderanno del pari dai di lui ordini il Soprintendente delle acque, i maestri curatori dei corsi, ed il guar»diano del corso del Gabriele.

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» 3. I soldi di tutti gli anzidetti impiegati pel ramo dell'acqua sa>> ranno corrisposti previo il certificato del Delegato.

» 4. Egli potrà sospenderli nei casi urgenti, e darne immediatamente » conto, ed in altri casi dovrà scriverne preventivamente al Pretore, il quale riferirà all'Intendente proponendone se sarà d'uopo la rimozione. » 5. Qualunque degl'impiegati del Senato dovrà prestarsi alla sem»plice richiesta, che ne avrà fatta dal Delegato, a qualsivoglia servizio, che risulti dal particolare suo carico senza pretendere rimu>> nerazione veruna.

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» 6. Ove casi particolari impongono di doversi usare la forza, onde reprimere qualche disordine, che possa attraversare le operazioni del Delegato, dovrà egli interpellare all'uopo l'autorità del Pretore per >> averla apprestata in qualunque maniera lo richiegga il bisogno. Il >> Pretore provvederà secondo le sue attribuzioni, ed occorrendo disposizioni dell'Intendente le provocherà.

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» 7. Per la presentazione dei titoli ordinata farsi nella Cancelleria Comunale, sarà aperto in essa Cancelleria un registro nel quale ver>> ranno notati, il nome del possessore dell'acqua, i documenti che si esibiscono, e l'epoca della presentazione.

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Questo notamento sarà eseguito alla presenza del Cancelliere, che >> lo firmerà immediatamente dopo, senza lasciare spazio in bianco >> nella prevenzione che nè il Cancelliere, nè qualunque altro impiegato » della Cancelleria, potranno per tal lavoro da eseguirsi esigere, nè pre

» tendere alcun dritto sotto qualsivoglia pretesto, o veduta, sotto pena » di essere privato immediatamente d'impiego.

» 8. Scorso il termine prefisso nella sopradetta Ministeriale del 7 » dicembre scorso, curerà il Cancelliere di riunire tutti i documenti, » e le carte che saranno state presentate, e di rimetterle al Delegato uni» tamente al registro.

»9. Il Delegato procederà immantinente allo esame delle partite per » le quali sono stati presentati i titoli, e di quelle per le quali nes» sun documento sarà stato esibito, o sospendendo la somministrazione. » dell'acqua per quest'ultime, trasmetterà all'Intendente per mezzo del » Pretore i titoli presentati, perchè possa il Consiglio d' Intendenza » farne prontamente lo esame ai termini dell'art. 4 della sopra citata » Ministeriale.

» 10. Sarà cura dell' Intendente far conoscere tantosto al Delegato » per via del Pretore le dichiarazioni del Consiglio d'Intendenza.

» 11. Curerà il Delegato d'impedire assolutamente l'uso, tanto delle »urne particolari, quanto degl'innesti, che si trovassero fatti nelle parti

più sottoposte del corso, e ciò per evitare lo inconveniente di trarre » con tali mezzi una maggiore quantità d'acqua di quella, che potrebbe » ad ognuno speitare, dovendo tutti indistintamente i possessori del» l'acqua riceverla dalle urne principali del Senato.

» 12. Per tutte le acque del Senato concesse per semplice vista delle » fontane dei particolari, sia dentro che fuori della città, quando tali » concessioni sieno riconosciute sussistenti, e munite della legittima au»torizzazione, prenderà il Delegato tutte le necessarie cautele, onde » non potessero i particolari farne altro siasi uso, e potessero quindi »le acque interamente, e senza veruna diminuzione restituirsi nel loro rispettivo corso, adoperando altresì tutte le cautele onde le acque ritornino nel corso nello stesso stato di limpidezza.

» 13.. Resta il Delegato facoltato d'impedire l'introduzione delle » acque dei particolari per via d'inzitatura nel corso del Senato per » averle poi i proprietari somministrate dalle urne del Senato, essendo » questa operazione a pura perdita del Senato, sia per la minorazione » dell'acqua che vintroducono i particolari, sia per la maggior quantità » che ne ricevono dalle urne del Senato al di là di quanto ne dovreb

» 14. Impedirà similmente il Delegato la continuazione delle per>> mute ch'esistono delle acque del Senato con quella dei particolari » che scorre a fior di terra negli acquedotti dei giardini, che oltre di >> esser soggetta a diminuzione, l'introduce sempre torbida, ed in istato >> di sensibile deterioramento nel corso del Senato, anche a danno dei cittadini, che debbono successivamente valersene ad uso di scolo. » 15. La esazione delle pigioni, e de' censi di acqua resterà a ca» rico e cura del Tesoriere del Senato, sotto la sua responsabilità a » mente della legge.

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» 16. Il Delegato si dovrà prestare a far sospendere l'acqua ai de »bitori morosi, secondo la nota che gli presenterà il Tesoriere, il quale resterà responsabile delle partite per le quali non avrà pre>>sentato il notamento in caso di mora.

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» 17. Il Tesoriere terrà un conto a parte delle somme ch' esigerà >> pel ramo delle acque.

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» 18. Il Delegato previe le autorizzazioni, che provocherà dall' In» tendente per mezzo del Pretore, disporrà le liberanze, che risultano » per tutti gli esiti dell'Amministrazione.

» 19. Gli avanzi, che potranno esservi in ogni anno, saranno girati » dal Delegato al conto corrente dell'Amministrazione del Senato.

>> 20. È tenuto in ogni anno il Delegato a rendere, secondo i regola>> menti in vigore, il conto della sua gestione accompagnato dalle cau» tele corrispondenti, perchè serva di appoggio nella formazione del >> conto generale della Comunale Amministrazione.

>> Nel comunicarle tutto ciò per l'uso di risultamento le soggiungo » di averne con questa stessa data fatto partecipazione al Pretore di Palermo, ed al Delegato medesimo pel corrispondente adempimento » per la parte che li riguarda.

» Il che comunico a V. E. per sua intelligenza, ed adempimento corrispondente nella parte che le riguarda.

» Io lo partecipo a lei pel corrispondente adempimento nella parte >> che la riguarda. Il Pretore MANGANELLI. »

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