N. 716. o. pubblicata da Sangiorgio (1). N. 717. o. pubblicata da Sangiorgio (2). N. 718. o. pubblicata da Sangiorgio (3). N. 719. o. pubblicata da Sangiorgio (4). N. 720. o. pubblicata da Sangiorgio (5). N. 721. o. pubblicata da Sangiorgio (6). N. 722. o. pubblicata da Sangiorgio (7). N. 723. o. pubblicata da Sangiorgio (8). (1) Loc. cit., tav. xxx, 8, n. DCCCIX. pubblicata da Sangiorgio (1). N. 724, 0. N. 725. o. pubblicata da Sangiorgio (2). N. 726. o. pubblicata da Sangiorgio (3). N. 727. o. pubblicata da Sangiorgio (4). N. 728. o. pubblicata da Sangiorgio (5). N. 729. o. pubblicata da Sangiorgio (6). N. 730. o. pubblicata da Sangiorgio (7). Di Federico imperatore Dal 617 al 648 dell'E. (1220 al 1250 di G. C.) N. 731. o. pubblicata da Sangiorgio (8). (1) Loc. cit., tav. xxx. 16, n. DCCCXVII. N. 732. o. pubblicata da Sangiorgio (1). N. 733. o. pubblicata da Sangiorgio (2). N. 734. o. pubblicata da Sangiorgio (3). N. 735. o. pubblicata da Sangiorgio (4). N. 736. o.. pubblicata da Sangiorgio (5). N. 737. o. pubblicata da Sangiorgio (6). N. 738. o. pubblicata da Sangiorgio (7). N. 739. o. pubblicata da Sangiorgio (8). (1) Loc. cit., tav. xxII, 4, n. dcxxxii. pubblicata da Sangiorgio (1). N. 740. o. N. 741. o. pubblicata da Sangiorgio (2). N. 742. o. pubblicata da Sangiorgio (3). N. 743. o. pubblicata da Sangiorgio (4). (1) Loc. cit., tav. xxx, 17, n. DCCCXXIV. MONETE FALSE coniate dall'ab. Giuseppe Vella. Uno dei mezzi come sorresse più a lungo la sua impostura il maltose abate Giuseppe Vella pubblicando il Codice diplomatico arabosiculo fu la coniazione di pseudo arabe monete, le quali fossero valse a comprovare i fatti, le date, e quant'altro aveva mestieri di appoggio o di conferma a giustificar la sua traduzione. Cio ch'egli stesso il Vella colla sua mentita ingenuità avvertiva colle stampe (1). Di esse monete dimostrò l'apocrifità prima di tutti il tedesco Giuseppe Hager venuto da Vienna ad esaminarle. E delle medesime, scriveva con gran senno l'altissima mente di Domenico Scinà (2), che sia da tenersi gran conto non solo a testimonianza della frode, ma perchè in tali monete si vede il principio, il progresso, e direm così la storia tutta della impostura. Le prime monete in fatti che dal Vella si produssero sono rozze e grossolane, e piene di vistose falsità, le altre hanno forme più regolari, caratteri più uniformi, ed eziandio una specie di ruggine, ossia la patina dell'antico. Talune di siffatte monete furono ricordate in buona fede non che da illustri letterati (3); ma benanco da famosi orientalisti (4). (1) v. Libro del Consiglio di Egitto tradotto da Giuseppe Vella, tom. 1 nella Dedica pag. vii. (2) Prospetto della storia letteraria di Sicilia nel secolo xviii, tom. II, cap. iv, pag. 373. (3) v. Giornale di scienze lettere ed arti per la Sicilia, tom. 1, pag. 118 -e Conte di Rezzonico, Viaggio della Sicilia, pag. 95. (4) Tychsen, Adler, Assemani ecc. |