Storia della poesia in Italia: lezioni, 2. ciltPresso S. Starita, 1859 |
Diğer baskılar - Tümünü görüntüle
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
abbia Alamanni alcuna Alfieri allora amore Annibal Caro antichi Ariosto armonie arte avea avesse avventura bellezza bello Berni buon canto Caro cercare CERESETO VOL Cinquecento classica colla comico commedia costumi credo Dante dice didascalica difetto dire Divina Commedia dramma drammatica educazione Eneide erano esempio età Francesco Berni Gaspare Gozzi Georgica giovani Giove Giovenale Giuseppe Parini giusta Goldoni Gozzi Grecia gusto imitatori imperocchè indole ingegno intiero istessa Italia l'arte lenocinio letteraria lezione lingua lode Luigi Alamanni lungo maestro maggiore maniera mano maraviglia medesimo melodramma mente Metastasio musica natura nome nuova Omero opere Orazio Parini parlare parmi parole pensando pensiero pittura poco poema poesia poesia didascalica POESIA DIDATTICA poeta poetica popolo possono poteva proprio quei ragione ridicolo riso satira scena scrittori scuola sembrami sentire storia studii teatro tragedia tragico troppo trovare uomini uomo vero versi Virgilio virtù Vittorio Alfieri vizii zione
Popüler pasajlar
Sayfa 390 - Tanto che 1' ombra del beato regno Segnata nel mio capo io manifesti, Venir vedràmi al tuo diletto legno, E coronarmi allor di quelle foglie, Che la materia e tu mi farai degno. Sì rade volte, padre, se ne coglie, Per trionfare o Cesare o Poeta, (Colpa e vergogna dell...
Sayfa 10 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovil, dov' io dormii agnello Nimico ai lupi, che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello ; Perocchè nella Fede, che fa conte L' anime a Dio, quivi entra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.
Sayfa 146 - Apostolo Zeno ogni altro pregio poetico, quello di aver dimostrato con felice successo, che il nostro melodramma e la ragione non sono enti incompatibili, come con tolleranza , anzi con applausi del pubblico...
Sayfa 164 - Mia bile, al fin costretta già troppo, dal profondo petto rompendo, getta impetuosa gli argini; e rispondo: « Chi sei tu, che sostenti a me questo vetusto pondo, e l'animo tenti prostrarmi a terra? Umano sei, non giusto. Buon cittadino, al segno dove natura ei primi casi ordinar, lo ingegno guida così, che lui la patria estimi. Quando poi...
Sayfa 154 - Sogni e favole io fingo; e pure in carte Mentre favole e sogni orno e disegno, In lor, folle ch'io son, prendo tal parte, Che del mal che inventai piango e mi sdegno.
Sayfa 177 - Forse tu fra' plebei tumuli guardi, vagolando, ove dorma il sacro capo del tuo Parini ? A lui non ombre pose tra le sue mura la città, lasciva d'evirati cantori allettatrice, non pietra, non parola; e forse l'ossa col mozzo capo gl'insanguina il ladro che lasciò sul patibolo i delitti.
Sayfa 283 - Giovin signore, oa te scenda per lungo di magnanimi lombi ordine il sangue purissimo, celeste, o in te del sangue emendino il difetto i compri onori e le adunate in terra o in mar ricchezze dal genitor frugale in pochi lustri, me precettor d'amabil rito ascolta. Come ingannar questi noiosi e lenti giorni di vita, cui sì lungo tedio e fastidio insoffribile accompagna, or io t'insegnerò.
Sayfa 389 - Retro al mio legno che cantando varca, Tornate a riveder li vostri liti, Non vi mettete in pelago ; chè forse, Perdendo me, rimarreste smarriti. L...
Sayfa 229 - E pur non uscì mai di quello impaccio : Quanto peggio facea , più avea da fare: Aveva sempre in seno e sotto il braccio , Dietro e innanzi di lettere un fastello; E scriveva e stillavasi il cervello...
Sayfa 228 - Chiome d'argento fine irte e attorte senz'arte, intorno ad un bel viso d'oro; fronte crespa, u' mirando io mi scoloro, dove spunta i suoi strali amore e morte; occhi di perle, vaghi, luci torte, da ogni...