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O Pacchierotti, o Rubinelli, capi
Di turbolenze e di partiti? Sempre
Non avranno per voi dispetti e gare
Le donne e gli amatori de' bimmolli.
Quando le grinze alle sbarbate guance
Fra poco avrete, e mal certi sembianti
D'antiche mogli o di mariti antichi,
V'accorgerete quanti orecchi alletti
Più lo spiccare un canzoncin d'amore
Con gole di donzella, o di Sabino
L'imitar l'alma forte ed i lamenti.
Ah! qual pro allora aver perduti i sagri
Al dar la vita altrui maschili ordigni?
Ma tu che speri, or parlo a me,
che speri,
Già salitor di Pindo? E che ti giova
Più colle genti, Osservator canuto,
L'aver notate con novelle e scherzi
Costumanze da riso? E che ti valse
Congregar Pellegrini, trovatori
Di fole e d' allegorici romanzi ?
Che l'invocar gravi o facete Muse
Per empiere a' tuoi di mille quaderni ?
Sudasti invano. A questo can che danza
Annunzio il vero. Carità mi sprona.

FINE.

INDICE

AI LETTORI.

pag.

VII

Giudizio degli antichi Poeti sopra la
Censura di Dante

Parole dell' Editore Patavino.

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Dedicatoria dello Stampatore Antonio Zatta agli Associati del Petrarca e di Dante

Prefazione

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.

Avvertimento del Doni allo Zatta Dichiarazione dei rami che si attrovavano nella prima edizione della Difesa di Dante.

Sommario delle Lettere.

Lettera prima.

Seconda.

Terza

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Dialogo primo: Virgilio e il Doni Secondo: Giuvenale, Aristofane, altri poeti, e i suddetti

Dichiarazione del Doni

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Parole dette da Trifone Gabriello sopra l'arte di Dante nel suo poema »

'Annotazione del Doni.

L'ORFEO, favola di Aristofane intorno al buongusto di Dante

'Annotazione del Doni Lettera ultima.

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SERMONI

L'Editore Patavino.

Ritratto in versi degl'innamo

I.

rati moderni

II.

Sull' eloquenza sacra

III.

IV.

ས་

VI.

VII.

pag. 141

143

2147

» 151

* 154

157

Parla a Pietro Zeno di sè me-
desimo.

Che la natura non basta a fare
il Poeta

De' giudizj che si danno intor-
no a' Poeti

Narra a Cosimo Mei le cagioni
che lo fanno essere trascuratov 160
Rende conto del passeggiare la
sera sulla piazza di Venezia »

VIII. Dimostra in che consista l'ami-
cizia di alcuni.

IX.

Parla del villeggiare

X.

Prega Zaccaria Serimani a di-
fenderlo da' censori

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XI. Contro il gusto d'oggidi in poesia » 179 Contro alla mollezza del vive

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XIV. Compiange il proprio stato
XV. Abbozza l'immagine della vera

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XVI. Contro alla corruzione de' costumi presenti

" 199

"201

XVII. Degl' incomodi della vecchiaia » 208 XVIII. All'eccellentissima Caterina Dol

fin Tron sullo stesso argomento » 212

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