Sayfadaki görseller
PDF
ePub
[merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][graphic][merged small][merged small][merged small]

Bayerische Staatsbibliothek

München

DISCORSO PRELIMINARE

1.

Analogia tra le due guerre mosse all'Autorità ed alla Libertà della Chiesa: ambedue ne investirono da ultimo il fondamento.

Quella

uella libertà sicura di servire a Dio, la quale la Chiesa militante implora, nella sua liturgia, incessantemente dal cielo, affine di compiere, tolti di mezzo tutti gli avversi casi e gli errori 1, la sua celeste missione sopra la terra, scontrò dal mondo nemico di Cristo quasi altrettanta guerra, che il domma medesimo e la morale. Nè è a prenderne maraviglia; ad uomini orgogliosi e carnali gl' insegnamenti del credere e le prescrizioni dell'operare non offrirebbero veruno ostacolo a sequestrare dalla società ogni elemento soprannaturale, qualunque volta, manceppata la Chiesa ai Poteri umani, o non avesse alcuna libertà di azione, o l'avesse nella tenuissima ed incerta misura, che il voltabile beneplacito dei Poteri stessi le volesse assentire. Talmente che lo spiantare dal mondo ogni fede ed ogni costume cristiano

1 Ut destructis adversitatibus et erroribus universis, Ecclesia tua secura tibi serviat libertate. Missal. Rom. Orationes diversae, N. 10. Contra persecutores Ecclesiae.

colla perfidiosa tracotanza dell'eresia, e l'incatenare la Chiesa
colle prepotenze laicali, sicchè a lei non sia più dato il custo-
dire e fecondare e propaginare quella pianta benedetta, quanto
all'effetto di scristianeggiare la società, tornerebbe allo stesso;
tornestes
e però è naturalissimo che agl' insegnamenti della Chiesa non
meno, che alla sua libertà, si faccia dal mondo ostinata ed
asprissima guerra.

Ora tra queste due lotte, somigliantissime e quasi identiche nell'intento a cui mirano, ma differenti nell'oggetto che investono, egli corre analogia non piccola; e da questa si potrà forse dedurre la cagione, non pure dell'essere la libertà della Chiesa quasi sola e con disperato furore combattuta nel presente tempo, ma dell'essere combattuta per guisa, che sembra oggimai volersi crollare dal fondamento, obliterandone perfino ogni vestigio.

Nei primi secoli cristiani, ed eziandio nei tempi di mezzo, l'eresia si contendeva a negare questo o quel domma speciale, a condannare questa o quella pratica particolare, dalla quale un qualche domma era contenuto o supposto. Ma il principio universale dell'autorità della Chiesa era dai dissidenti comunque più omeno mantenuto; e le storie ecclesiastiche serbano ricordo delle infinite ambagi, in che gli eretici antichi si ravvolgevano, per dar vista di riverire quell'autorità, nell'atto medesimo che ne rifiutavano e sfatavano i giudizii. Cominciando dall'omousion degli Ariani, e terminando agl' intrigatissimi labirinti di proteste, di appellagioni e di sofisini, se altri ne furono mai, arruffatissimi, di che si vollero camuffare i Giansenisti, la strategia fu sempre questa: riconoscere il tribunale, rifiutarne perfidiosamente le sentenze. Per converso il carattere proprio della eresia, scoppiata sugl' inizii del secolo sestodecimo, che la rese

malauguratamente grande, costituendola in certa guisa l'Eresia per antonomasia, dimorò in questo, che essa, benchè prendesse le mosse dal negare dommi speciali é condannare speciali prescrizioni; nondimeno trapassò ben presto a negare esplicitamente la radice stessa ed il principio prossimo della credenza cattolica; il quale è l'autorità divina della Chiesa insegnante, personificata, come in suo Capo supremo, nei romani Pontefici. Forse lo sgraziato apostata di Wittemberga non intese tutta la portata della sua smisurata negazione; e bene ne faceano segno i suoi sgomenti e le sue disperazioni al vedere la maravigliosa baldanza, onde i suoi seguaci faceano getto di quei resti di credenza, i quali egli avea pure divisato di mantenere. Ma quello che egli per avventura non avea inteso, lo intesero molto bene i suoi successori; ed è manifesto che, ripudiata ogni autorità della Chiesa ed a quella sostituito il senso privato, come unica norma del credere e dell'operare, la grande eresia dovea riuscire a quello, a che la vediamo dopo tre secoli riuscita ciò è ad un puro e pretto Razionalismo, nel quale le nuove e speciali eresie sono oggimai impossibili, in quanto tutte, quali che possano immaginarsi, sono in quello, come piante nel loro germe, già contenute.

Un somigliante incesso a noi sembra riscontrare nell'altra. guerra mossa alla libertà della Chiesa; la quale libertà è condizione indispensabile, perchè essa possa esercitare tra gli uomini quell'autorità medesima. Dopo oltre a tre secoli di lotta sanguinosa coll'antico Paganesimo, sfasciatosi questo per rimanere sepolto sotto le splendide sue ruine, e restata la vittoria alla debole, alla perseguitata, all'oppressa, la Chiesa si costituì con lietissimi auspicii come grande associazione nel mondo, per

« ÖncekiDevam »