(Modo vaghissimo quanto mai si può dire. Ranalli.) Dì quel ch'ell'è, e come se ne infiora La mente tua. Le palle dell'oro Par. xxv. 46; Par. x. 91. Par. XVI. 110. Fiorian Fiorenza in tutti i suoi gran fatti. Del lume suo (di Dio) poco s'imbianca (l'anima). Par. vii. 81. Perchè ne vedi La region degli angeli dipinta. Argento... d'oro distinto. Ciascun distinto e di fulgore e d'arte. Par. xx. 101. Par. XVIII. 96. Par. XXXI. 132. Adornar in occasione di festa e di pubblica allegrezza. Tutta coperta è la strada maestra Di panni di diversi color lieti, Ariosto, xvII. 20. Con pompa trionfal, con festa grande Fra riso e plauso, giubilo e favore Del popolo ch'a pena vi capia, RocoMormorador di corte. Petrarca, Canz. vm. 8. Martano adopra le mendaci labbia : (È pur tanta la bellezza e soavità di questi versi, che non può farsi inten- dere a chi subito non la sente. E v'ha egli forse cosa più desiderabile a contemplare che il cielo quand'è tutto d'un colore azzurro fondo, sereno e puro da qualsiasi nebbia, e tale per ogni parte dove che l'occhio si Le genti antiche nell'antico errore. Par. vIII. 4. Adornare. Ma tutti fanno bello il primo giro. Par. iv. 39. Il ciel che tu ingemmi. Par, xvi. 117; Par. xv. 83. La luce onde s'infiora Vostra sustanzia. (Modo vaghissimo quanto mai si può dire. Ranalli.) Di quel ch'ell'è, e come se ne infiora La mente tua. Le palle dell'oro Par. XIV. 13. Par. xxv. 46; Par. x. 91. Par. XVI. 110. Fiorian Fiorenza in tutti i suoi gran fatti. Del lume suo (di Dio) poco s'imbianca (l'anima). Par. vi. 81. Perchè ne vedi La region degli angeli dipinta. Argento... d'oro distinto. Ciascun distinto e di fulgore e d'arte. Par. xx. 101. Par. XVIII. 96. Par. XXXI. 132. Adornar in occasione di festa e di pubblica allegrezza. Tutta coperta è la strada maestra Di panni di diversi color lieti, Ariosto, XVII. 20. Con pompa trionfal, con festa grande Fra riso e plauso, giubilo favore Non c'è mestier lusinga. I miei blandimenti. Roco - Mormorador di corte. Petrarca, Canz. vIII. 8. p. 2. Martano adopra le mendaci labbia : - Dolce color d'oriental zaffiro, ( È pur tanta la bellezza e soavità di questi versi, che non può farsi inten- dere a chi subito non la sente. E v'ha egli forse cosa più desiderabile a contemplare che il cielo quand'è tutto d'un colore azzurro fondo, sereno e puro da qualsiasi nebbia, e tale per ogni parte dove che l'occhio si tutto e piagne. Canz. XI. 2. - - Le genti antiche nell'antico errore. Par. vIII. 4. Adornare. Ma tutti fanno bello il primo giro. Par. iv. 39. Il ciel che tu ingemmi. Par, xvi. 117; Par. xv. 83. La luce onde s'infiora Vostra sustanzia. (Modo vaghissimo quanto mai si può dire. Ranalli.) Di quel ch'ell'è, e come se ne infiora La mente tua. Le palle dell'oro Par. XIV. 13. Par. xxv. 46; Par. x. 91. Par. XVI. 110. Fiorian Fiorenza in tutti i suoi gran fatti. Del lume suo (di Dio) poco s'imbianca (l'anima). Par. vii. 81. Perchè ne vedi La region degli angeli dipinta. Argento......... d'oro distinto. Ciascun distinto e di fulgore e d'arte. Par. xx. 101. Par. XVIII. 96. Par. XXXI. 132. Adornar in occasione di festa e di pubblica allegrezza. Tutta coperta è la strada maestra Di panni di diversi color lieti, Ariosto, xvII. 20. Con pompa trionfal, con festa grande Fra riso e plauso, giubilo e favore Del popolo ch'a pena vi capia, |