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E questa inchiude sincera e leggiadra.
Poscia di sopra a tutte quante queste
Vede l'essenza del primo Fattore
Che l'universa machina si veste .

In lei si scerne del nostro colore
Però che puote sola nostra vista
Sensibil può veder lo süo amore .

Però vedete omai quanto s' acquista Studiando l'alta fantasia profonda, Della qual Dante fu comico artista Vedete come 'l suo dir si profonda Nel bene universal per nostro esemplo; Acciò che 'n noi il mal voler confonda. Mettete l'affezion a tal contemplo, Non vi smarrite per lo mal cammino Che vi distoglie dallo eterno esemplo; Nel quale fu smarrito pellegrino, Finchè dal ciel non gli fu dato aita La qual gli venne per voler divino

Nel mezzo del cammin della sua vita.

SONETTO.

A MAESTRO PAOLO DELL' ABBACO

Udendo il ragionar dell' alto ingegno,
Che rende lume dell' alto intelletto
Per mio caro Maestro vi ho eletto

E come a padre a voi ricorro e vegno.
Per un pensier, che nella mente tegno,
Il qual non poco mi tien in sospetto,
E sempre acceso mi starà nel petto,
Se con vostra fontana io non lo spegno
Adunque a tal disio date conforto
Vol. ill.

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R

In me spirando vostro gran valore,
Si che 'l ver chiaro per voi mi sia scorto.
Dir se Amor è pria, che gentil core
O gentil core pria che Amor fu orto,
O se più tosto l'un dell' altro muore

FINE.

BINDO BONICHI.

NOTIZIE STORICHE DI BINDO BONICHI.

Bindo Bonichi Sanese di nobil famiglia estinta,

fu figliuolo di Bonico, e molto s'esercitò nella volgar poesia. Le sue rime sono sparse di sodi e gravi sentimenti, e d'ottima etica; ma scritte con poca cultura e con abbiette voci della nostra lingua, secondo il Crescimbeni, per la qual cosa è egli di parere, che fusse miglior filosofo e moralista, che poeta. Ma il Tiraboschi osserva, che Bonichi non su però di molto ne' sentimenti gli altri poeti del suo tempo, e che non sia molto a loro inferiore nell' eleganza. Morì agli 3. di gennajo dal 1337. e fu seppellito in S. Domenico di Siena. In Roma nella Vaticana al cod. 3213. e nella Libreria di S. Lorenzo in Firenze trovansi sue rime manuscritte.

AVVERTIMENTO.

Li Sonetti e le Canzoni I. e II. sono state ca. vate dalla Raccolta de' Poeti Antichi fatta da M. Leone Allacci .

E le Canzoni III. IV. V. dal Trattato delle Virtù Morali di Ruberto ec. Turino 1750. Nella Stamperia Reale .

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