Sayfadaki görseller
PDF
ePub

Segui, Signor, che s' egli è uom che dica

Lui stesso, par mentire ;

[ocr errors]
[ocr errors]

Che non fu mai così salda prodezza;
Largo, prudente , temperato, e forte
Giusto vi è più, che mai venisse a morte.
Questo Signor creato di giustizia
Eletto di virtù tra ogni gente

[ocr errors]

Usò più altamente

Valor d' animo più, ch' altro mai fosse,
Nol punse mai superbia od avarizia:
Anco l'avversità il facea possente :
E magnanimamente

Ei contrastette a chiunque il percosse .
Dunque ragione e buon voler mi mosse
A seguitar Signor cotanto caro :

E se color fallaro

Che fecion contra lui a lor potere,
Io non devea seguir le false posse
Venire a lui, fuggendo il suo contraro,
Perchè del dolce amaro

Morte abbi fatto, non è da pentére :

Che il ben si dee pur far, perchè egli è bene Nè può fallar chi fa ciò

E

È gente,

[ocr errors]

che conviene.

che si tiene onore e pregio

Alcun ben che a lor venga per ventura :
Onde con poca cura

Mi par che questi menin la lor vita:
Che non adorna petto l' altrui fregio ;
Ma, per quanto uomo adorna sua fattura,
Usando dirittura

Questo si è suo, e l'opera è gradita.
Dunque qual gloria a nullo è stabilita
Per morte di Signor cotanto accetto ?

Nol vedo alto intelletto

Nè saviamente

[ocr errors]

nè chi il ver ragiona O alma santa, in alto ciel salita Pianger devrebbe nemico e suggetto; Se questo mondo retto

[ocr errors]

Fosse da gente virtudiosa e buona :
Pianger la colpa sua chi t' ha fallito
Pianger la morte ognun che t' ha seguito
Piango la vita mia, però che morto

[ocr errors]
[ocr errors]

Sei mio Signor cui più che me amava, per cui io sperava

E

Di ritornare ov' io sarei contento

[ocr errors]

Ed or senza speranza di conforto,
Più che altro mi grava .

Or crudel morte e prava,

[ocr errors]

Come m' hai tolto dolce intendimento
E lo vedere il più bel piacimento
Che mai formasse natural potenza,
In donna di valenza

La cui bellezza è piena di vertute !

Questo m' hai tolto; ond io tal pena sento Che non fu mai sì grieve cordoglienza,

Che mai lontana assenza

Questi morendo

" non spera salute.

Ch' egli è pur morto

ed io non son tornato

Onde languendo vivo disperato

Canzon , tu te n' andrai dritta in Toscana A quel piacer, che mai non fu il più fino, Pietosa conta il mio lamento fero;

Ma prima che tu passi Lunigiana,
Ritroverrai il Marchese Franceschino ;
E con dolce latino

Li narrerai, che in lui alquanto spero ;
E come lontananza mi confonde :

Vol.Ill.

Iii

Pregal, ch' io sappia ciò che ti risponde.

[ocr errors]

III.

Sì giovin bella e sottil furatrice, Come tu non fu mai

Pensando come e che furato m' hai

[ocr errors]

Del mezzo del mio cor secreto e chiuso

Ogni potenzia hai tolta,

Con un Sol d' occhi aprendo ogni serraglia:
Poi vi hai lasciato tanto amor rinchiuso
Che sempre a te mi volta :

Ora ti fuggi, e non par che ten caglia.
Così di pianto una crudel battaglia
Dentro schierata hai

Che durerà quantunque tu vorrai

[ocr errors]

Io ti pur seguo quanto più mi fuggi,

Nè trovo ove io mi volga

A tor soccorso col quale io t' aggiunga
Se non al pianto, con che tu mi struggi,
Che tanto se n' accolga,

[ocr errors]

Che faccia una pietà, che 'l cor ti punga.
Se questo fia per via corta o lunga
Tu sola sei, che il sai;

[ocr errors]

Che fia di me ? Ciò che tu disporrai .
Mia vita e morte sta nel tuo disporre ;
Ed io parato aspetto,

A ciò, che tu farai, tenerlo caro ;

Ma ben conosco che non mi puoi torre

[ocr errors]

L'amor puro e perfetto

Che il Sol degli occhi in mezzo il cor lasciato Sia, dopo questo, dolce o vogli amaro .

Che ciò che disporrai

[ocr errors]

Pur lo dolce disio non mi torrai ;

Col quale io spero divenir felice Che tu pur ti avvedrai

Quando che sia

del torto che mi fai .

IV.

La Madre Vergin gloriosa piange Sotto la Croce, ove il Figliuolo a torto Vede ferito sanguinente e morto.

[ocr errors]

Dicendo lassa ne' dolenti guai :
Per qual sua colpa crudel morte pruova
Lo mio Figliuol, che a meraviglia nuova
Creato fu, lo partorii, lattai?

Così come suo par non nacque mai.
Non è simil dolore a quel, ch' io porto,
Senza speranza mai d' alcun conforto.

[ocr errors]

Se io veggio morta in croce ogni pietaté, Verace fede, speranza, ed amore Nella mia Creatura e Creatore E spenta Vita, Via, e Veritate Chi porrà fine alla mia infirmitate Rimasa sola in tempestoso porto, Nol so vedere ; ond' io più mi sconforto. In più dolor sopra dolor ripiange La sconsolata, com' più mira scorto Pendente in Croce Cristo suo diporto.

Am or

V.

così leggiadra giovinetta

Giammai non mise foco in cor d' amante
Con così bel sembiante

Come l'ha messo in me la tua saetta

Vidila andar baldanzosa e secura

[ocr errors]

Cantando in danza bei versi d' amore,

E sospira sovente

Talvolta scolorar la sua figura ;
Mostrando nella vista come il core
Era d' Amor servente

Volgeva gli occhi suoi soavemente
Per saper se pietà di lei vedesse
In alcun, che intendesse

Nel cantar suo, come l' avea distretta

.

IL FINE DEL TERZO VOLUME.

« ÖncekiDevam »