Con amoroso guado

Il Sol fa nel Montone
La sua esaltazione
Ne' diciannove passi,
Che digradando vassi :
Marte nel Capricorno
Al ventotto è d' intorno.
A mezzo il Cancro Giove
Esaltazion commuove ;
Saturno nella Libra
Nel venti grado vibra
Con gran temperameto
Il suo esaltamento

Ne' lor termini intendi
Ch' ogni segno comprendi
Diviso in cinque parti
E così gli comparti
Ch' esti gradi primai
Dell' Ariete dái .

Al Giovial Pianeto
Per suo termine lieto :
Poi secondando piglia
La antica famiglia
Secondo quella norma
Che lor tavola informa.
per terzo divisi

E

Le facce loro avvisi

Dieci gradi per parte
Cominciandoti a Marte
Seguitando il cammino
Del capo Montonino .
La seconda del Sole
Considerar si vuole
La terza digradando.
Vol. III.

G

A Venere toccando

E così digradati

Tutti i segni sien dati.

CAPITOLO

XXIII.

Sopra la complessione ed influenza de' sette Pianeti avvisata per antica usanza .

Benchè possibil sia

Di saper la Talia
Dell' altissime stelle
Per vista o per novelle
Da lor pur son repleti
Di potenza i Pianeti.

Sicchè l'umana mente
In parte si consente
Per usanza avvisarsi
Ne' lor termini starsi
Sanza troppo affermare
Quel che ci possan dare.
Saturno agricoltura

E sottile in natura
Par che produca in terrà
Carestia sanza guerra,
Sottil contemplamento
Di spirito contento.

Da cui l' Ecclesiasto
Si forma col suo pasto,
E chi imperio comprende
Sua virtù non intende :
Aspri freddi e ventosi
Ne' suoi tempi siccosi .
Dove di pace indizia

e piove

Magnanimo giustizia,
Temprato desiderio
Che conchiude l'imperio,
E ne' tempi commuove
Temprati, asciutti
Marte produce furia,
E battaglia e ingiuria,
Mortalità e sospetto
Roteggiando a diretto
Ne' cui temi argomenti
Gragnuole e caldi ardenti.
Il Sol produce vita
Dovunque stabilita,
Scienza e dignitade
Bellezza e nobiltade
Religione e Fede

Costumi di mercede .
Ne' temporali spoglia
Le piante d'ogni foglia
E così le riveste
Per prove manifeste,
Sicchè in ogni fattura
L'adopera natura

Vener produce amore Carnale in ogni cuore, Giuoco riso e sollazzo E persone di razzo Gelosia e larghezza Apparenza, e prodezza

La qual maggior fortuna Favoreggia la Luna

Quand ella è nuova e vecchia È con lei s' apparecchia, Sicchè ogni Luna nuova

Sopra la detta facoltà de' Pianeti, cioè di Mercurio, e della Luna.

Ne Pianeti seguendo

Di Mercurio comprendo,
Il quale è sì segreto

Che all' occhio è divieto
Sicchè al Sol tramontante
Non la dà nel Levante.

Nè

per isquadramento
Di Sol nell'argomento,
Che quando egli è più grande
Vie più chiarezza spande,
Che non fa l' orizonte
Coricando sua fronte .
Ma per più verisimile
Mi par che sia possibile,

Che innanzi al suo levare
O dopo il tramontare
La Luna alquanto il cuopra
Per ecclissi di sopra.

E la stella ch' io dico
Sia nel suo Epicico,
Nel più distante punto
Dal Sole in su quel punto
Dalla parte scurata,
E quindi sia avvisata.
Ma così fatto grado
Avvien molto di rado "
Perchè suo breve cerchio