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DEGLI

ARCHIVI TOSCANI

CHE SI PUBBLICA

DALLA SOPRINTENDENZA GENERALE

AGLI ARCHIVI DEL GRANDUCATO

VOLUME 1.

FIRENZE

PRESSO L'EDITORE G. P VIEUSSEUX

Coi tipi di M. Cellini e C, alla Gabliana

1857

A' LETTORI

Quando il Governo di Toscana istituiva una Direzione Centrale degli Archivi, che in progresso di tempo si trasformò in generale Soprintendenza, fece una di quelle opere a cui può ripromettersi vita durevole, essendo che non le mancasse veruna di quelle tre condizioni che sono come il fondamento di ogni opera pubblica : l'opportunità, vogliamo dire, il consenso universale, e la saviezza degli ordini. Ora, che questa istituzione fosse opportuna, lo prova il miserevole stato in cui giacevano poc'anzi gli Archivi nostri, abbandonati, espilati e, quasi inutile ingombro, cacciati per una gran parte in luoghi nè sani nè sicuri: che fosse consentita da tutti, n'è argomento il plauso che si levò da ogni ordine di cittadini, e a cui i dotti stranieri fecero eco, non appena comparvero i primi decreti del Principe. Dell'ordinamento nuovo, a tutt'altri che a noi starebbe il parlare, se ormai non se ne fosse recato un imparziale giudizio da uomini competentissimi, il pubblico non ne avesse una sufficiente notizia.

Alieni dall'usurparci quel merito che devesi in gran parte attribuire a chi decretò e favorì quest'opera, e in parte alla nativa coltura di questa terra, dove le opere belle germogliano quasi spon

1 Citiamo, per tacer d'altri, gli articoli che comparvero nella Gazzetta dı Augusta, e specialmente quello che fu riportato nel Monitore Toscano de' 27 ottobre 4853.

• Vedasi l'Appendice all'Archivio Storico Italiano, tomo ix, pag. 239 e segg.; e la Nuova Serie dell'Archivio suddetto, tomo I, disp. seconda, pag. 63 e segg,

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