Poesie [di Giacomo Leopardi.]M. Guigoni, 1870 |
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Sayfa 55
... avea . Deh come mai da me si vario fui , E tanto amor mi tolse un altro amore ? Deh quano , in verità , vani siam nui ! Solo il mio tor piaceami , e col mio core , In un peretne ragionar sepolto , Alla guardia seder del mio dolore . E l ...
... avea . Deh come mai da me si vario fui , E tanto amor mi tolse un altro amore ? Deh quano , in verità , vani siam nui ! Solo il mio tor piaceami , e col mio core , In un peretne ragionar sepolto , Alla guardia seder del mio dolore . E l ...
Sayfa 65
... avea già rotto , ed a questi occhi Non altro convenia che il pianger sempre . Pur , se talvolta per le spiagge apriche , Su la tacita aurora , o quando al sole Brillano i tetti e i poggi e le campagne , Scontro di vaga donzelletta il ...
... avea già rotto , ed a questi occhi Non altro convenia che il pianger sempre . Pur , se talvolta per le spiagge apriche , Su la tacita aurora , o quando al sole Brillano i tetti e i poggi e le campagne , Scontro di vaga donzelletta il ...
Sayfa 68
... avea Fatto schiavo e fanciullo il troppo amore . Ma ruppe alfin la morte il nodo antico Alla sua lingua . Poichè , certi i segni Sentendo di quel di che l'uom discioglie , Lei , già mossa a partir , prese per mano E , quella man ...
... avea Fatto schiavo e fanciullo il troppo amore . Ma ruppe alfin la morte il nodo antico Alla sua lingua . Poichè , certi i segni Sentendo di quel di che l'uom discioglie , Lei , già mossa a partir , prese per mano E , quella man ...
Sayfa 134
... Avea provvidamente al tempo estivo , Schiaccia , diserta e copre In un punto ; cosi d'alto piombando , Dall'utero tonante Scagliata al ciel profondo Di ceneri , di pomici e di sassi Notte e ruina , infusa Di bollenti ruscelli , O pel ...
... Avea provvidamente al tempo estivo , Schiaccia , diserta e copre In un punto ; cosi d'alto piombando , Dall'utero tonante Scagliata al ciel profondo Di ceneri , di pomici e di sassi Notte e ruina , infusa Di bollenti ruscelli , O pel ...
Sayfa 137
... Avea provvidamente al tempo estivo , Schiaccia , diserta e copre In un punto ; così d'alto piombando , Dall'utero tonante Scagliata al ciel profondo Di ceneri , di pomici e di sassi Notte e ruina , infusa Di bollenti ruscelli , O pel ...
... Avea provvidamente al tempo estivo , Schiaccia , diserta e copre In un punto ; così d'alto piombando , Dall'utero tonante Scagliata al ciel profondo Di ceneri , di pomici e di sassi Notte e ruina , infusa Di bollenti ruscelli , O pel ...
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affanni alcun Alfin allato allor amor anco antiche appo assai avea avria avrian BATRACOMIOMACHIA beata bella Brancaforte campo canto CANTO SESTO CANTO SETTIMO Capi dell'armi caro Ch'a ch'io chè chiome ciel collo compagni d'ogni Dedalo deserto desio diletto dolce dolor donna Erebo eterno Eurimaco fato favella figli fior flutto fôra fuggir fûr gente giammai giorno Giove gradito giorno gran granchi innanzi insino intanto intorno invano Itaca l'altro l'onde l'opre LEOPARDI lieto loco luna lungo magione Maurizio di Sassonia mente mira misero mondo mortal morte muggia natura nembo Nettuno notte novella novo numi occhi omai parea patria pensier periglio petto piagge pianto piè Poesie popol poscia pria prole ragion ranocchi regno rimembranza ritorno Rodipan Rubatocchi selve sento Simonide sogno solea sospirar speme spento stelle suol suon Telemaco terra Topaia topi torna tosto tristo Ulisse vede veder vento vide virtude viva