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RELAZIONE DI SPAGNA DI L. PRIULI. 1576.

dei disordini che potessero nascer per colpa de' ministri, potente rimedio sarà che la S. V. con la solita prudenza sua conservi la riputazione delle sue forze e del suo buon governo, con la quale si è fatta sempre stimare grandemente da tutti i principi, e sopra tutto che stia unita in buona intelligenza con il pontefice e con gli altri principi d'Italia, e massime a questi tempi che le forze de' francesi, per i disordini civili, non sono nella solita riputazione; perchè queste cose congiunte alla sua antica neutralità faranno che il re Cattolico terrà sempre gran conto della sua amicizia, nè mai penserà ad offenderla.

E per tener ben edificato l'animo di S. M. sarà necessario continuar gli officj e le dimostrazioni amorevoli verso di lei, tanto che S. M. ed i ministri suoi principali conoscano chiaramente la buona mente di V. S. e il travaglio che essa sente di non poter favorir ed aiutare le cose di S. M. in tempo de' suoi bisogni. Gioverà ancora grandemente la prudenza, la diligenza e la destrezza che il clarissimo ambasciator Badoer userà in quella corte in trattar i negozj di V. S. e in far i debiti ufficj con S. M.; perchè certo se in niuna ambascieria sono necessarie queste parti, sono più che necessarie nell'ambascieria di Spagna, dove, per la lontananza di quella corte, è necessario rimetter molte cose alla discrezione e giudizio dell'ambasciatore. Ed io posso assicurar la Serenità Vostra e le SS. VV. EE. che riceveranno dal clarissimo mio successore utilissimo ed onoratissimo servigio; le laudi del quale io sarei obbligato raccontar più diffusamente e più particolarmente, se non mi sforzasse a tacere lo strettissimo parentado che ho con sua magnificenza.

Seguita lodando il segretario Giulio Gerardo, che aveva pur servito al suo predecessore, e termina col chiedere la concessione della catena donatagli dal re.

RELAZIONE

DI

ALBERTO BADOERO

1578.

(Codici Capponi, n.o 82, nel quale va sotto il titolo di Relazione
delle cose di Spagna del 1577 e senza nome d'autore).

AVVERTIMENTO

Abbiamo dal registro delle ambascierie che a Lorenzo Priuli fu nominato successore Alberto Badoero con decreto del 18 decembre 1574, e ch'egli si trovava ancora in Ispagna nel 1578; nel qual anno, addi 7 di febbrajo, gli fu nominato successore G. Fr. Morosini, il quale parla pure di lui nella sua relazione.

Vero è che, enumerando i figli del re, il Badoero tace di don Filippo (che poi solo sopravissuto succedette al padre) nato il 14 aprile 4578; onde la relazione dovendosi considerare scritta avanti quest' epoca, insorgerebbe qualche difficoltà a conciliare coi due mesi che intercorrono fra questa e il 7 febbrajo precedente, l' andata del Morosini e il ritorno di esso Badoero dalla Spagna.

Ma dove si consideri che relazione autentica col nome di Badoero non esiste, nė a noi consta ch' egli la leggesse, e che questa che ora pubblichiamo non ha forma di lavoro finito, si potrà ragionevolmente inferire che questo fosse un abbozzo da lui preparato fin di Spagna (come usavano appunto gli ambasciatori), e che mancata l'occasione della lettura, si rimanesse tal quale egli lo aveva incominciato a redigere. Lo che, oltre al conciliare la suddetta difficoltà, spiegherebbe ancora la data del 1577, che questa scrittura conserva nei diversi codici veduti dal sig. Gachard (1) e da noi; data, la quale può del resto valere, more

(1) Veggasi l'Avvertimento alla precedente relazione del Priuli.

RELAZIONI VENETE.

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veneto, fino al 4° marzo del 4578, perchè in quel giorno, come è noto, incominciava pei veneziani il nuovo anno.

La presente scrittura adunque, prodotta dal sig. Gachard come anonima e sotto l'anno 1577, appartiene ad Alberto Badoero e deve portare la data del 1578, nel qual anno veramente il Badoero torno dalla sua legazione, come sopra abbiam detto.

Degli appunti diversi che la compongono, noi non riportiamo che la parte utile, come ha fatto lo stesso sig. Gachard.

I principali, avvenimenti accaduti nel tempo di questa legazione, furono i seguenti:

Enrico di Navarra abjura il cattolicismo (febbrajo 1576). I catto-
lici organizzano la santa lega;

Morte del Requesens governatore dei Paesi Bassi (marzo 76). Il
governo è assunto dal consiglio di stato. Ammutinamento delle
truppe regie, e sacco da esse dato ad Anversa (4 novembre);
lo che determina l'unione dei Belgi e dei Batavi al patto di
Gand (8 detto) per discacciare d'accordo gli Spagnuoli da tutto
il paese.
D. Giovanni d' Austria è mandato da Filippo II,
in questo stesso mese, a quel governo;

Morte dell' imperatore Massimiliano II (42 ottobre 76), al quale
succede il figliuolo Rodolfo II;

L' arciduca Mattias, fratello dell' imperatore Rodolfo, passa nelle Fiandre chiamato dalla parte cattolica degl' insorti per bilanciare l'influenza del protestante principe d'Oranges (settembre 4577);

L'inglese Francesco Drake corre l'oceano per manomettere le navi
e le colonie spagnuole (1577) ;

Trattato della regina Elisabetta d'Inghilterra coi confederati dei
Paesi Bassi (7 gennajo 4578);

Vittoria di Gembloux, presso Namur, riportata dagli spagnuoli
contro i confederati (31 gennajo 78);

Nasce a Filippo II il figlio Filippo (14 aprile 78), il quale poi gli succedette, terzo del nome suo.

La scrittura comincia col seguente ritratto di Filippo II:

Il re don Filippo d' Austria, figliuolo di Carlo V imperatore, nacque l'anno 1527 di maggio. Ha avuto quattro mogli; una portoghese (1), l'altra inglese (2), l'altra di Francia (3), e quest' ultima tedesca, figliuola di Massimiliano imperatore (4). Si trova quattro figliuoli, due maschi e due femmine. Il principe si chiama Ferdinando, e l'infante don Diego (5); e le due infante, Isabella la maggiore, e l'altra Caterina (6).

È di statura piccola, ma molto ben composta, di pelo biondo che incomincia a imbiancare, di faccia venusta e grata, e di sua natura malinconico. È principe cattolicissimo, amatore delle cose divine, di molta prudenza e giustizia, deviato da ogni sorte di piaceri, e dato tutto alla şolitudine, stando otto e dieci mesi dell'anno ritirato sia a Arangucz, sia a

(1, Maria, sposata nel 1543, e morta nel 45 di parto dell' infelice don Carlos. (2) Maria, regina d'Inghilterra, sposata nel 1554, e morta nel 1558.

(3) Isabella, sposata nel 1559, e morta nel 1568.

(4) Anna, sposata nell'ottobre del 1570, e morta nell'ottobre del 1580. (5) Questi due maschi erano figli d'Anna e premorirono al padre, il maggiore in questo stesso anno 1578, il minore nell'82. Don Filippo, che fu l'erede della corona, nacque il 14 aprile di quest' anno 1578, come abbiam detto nell' avvertimento. Ricordiamo qui che il titolo di principe è dato in Spagna al primogenito, e che gli altri portano quello d'infanti. Ebbe altresi dalla regina Anna una figliuola, Maria, la quale morì in tenerissima età, poco dopo don Diego, nel 1582.

(6 Queste erano figlie d'Isabella. Caterina sposò nel 1585 Carlo Emmanuele I di Savoja, ma venne a morte il 6 novembre del 1597. Isabella, la maggiore, sposò nel 1598 l'arciduca Alberto d' Austria portandogli in dote quello che rimaneva alla Spagna dei Paesi Bassi.

San Lorenzo dell' Escuriale o al Pardo; e quivi si gode la campagna con la regina e i figliuoli, ma con pochissima corte, anzi con i ministri necessarj e non altri. Attende ai negozj senza alcuna intermissione con grandissima sua fatica, perchè vuol sapere e vedere ogni cosa. Si leva di buonissima ora, e negozia e scrive fino a mezzogiorno, nel quale mangia sempre ad una medesima ora, e quasi la medesima qualità e quantità di cibi; e beve due volte, o due volte e mezzo, in un bicchiere di cristallo di mediocre tenuta. Sta il più del tempo sano, ma patisce qualche volta di fiacchezza di stomaco, e poco o niente di podagra. Dopo mangiare vela mezz'ora l'occhio sulla seggiola, dipoi spedisce tutti i memoriali che ha da sottoscrivere, tutte le libranze o mandati, cedole, tratte, e ogni altra cosa che abbia da firmare; dipoi esce, tre o quattro volte la settimana, alla campagna in cocchio a ferire un cervo o coniglio con la balestra. Va tre volte al giorno dalla regina; cioè la mattina avanti che oda messa, il giorno prima che si metta alle faccende, e quando va poi a dormire. Hanno due letti bassi, lontano due palmi l'uno dall'altro ; ma una cortina da basso li copre che pare un solo. Ama tenerissimamente la moglie, e la tiene piuttosto stretta che altrimenti, lasciandola poco o non mai senza lui.

Passò i suoi primi anni in Spagna, dove fu allevato con reputazione e grandezza conveniente alla potenza e qualità del padre, e all'umore della madre, ch'era portoghese. Dal che nacque che la prima volta che S. M. uscì di Spagna, e passò per l'Italia e Germania in Fiandra, lasciò per tutto nome di severo; di che essendo stato avvertito dall' imperator suo padre, si mutò di maniera che, passando poi di Spagna in Inghilterra, mostrò umanità e dolcezza così grande, che in questa parte non è inferiore ad alcun altro principe. È attillatissimo nel vestire, e tanto che non si può vedere cosa più perfetta. La complession sua è delicatissima, però lascia i frutti e il pesce, e attende solo a cibi utili e di buon nutrimento.

L'autore enumera quindi sommariamente gli stati del re, il numero, le attribuzioni e i componenti dei diversi consigli, le entrate e

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