BIBLIOTECA SCELTA DI OPERE ITALIANE ANTICHE E MODERNE vol. 590 G. B. CERESETO STORIA DELLA POESIA IN ITALIA VOLUME PRIMO. DELLA POESIA IN ITALIA LEZIONE DI G. B. CERESETO VOLUME PRIMO MILANO DITTA GIOVANNI SILVESTRI 1357. Gli Editori Tipografi pongono quest'opera sotto la tutela delle veglianti leggi e della convenzione 18401841, stabilita fra le Potenze Austro-Italiane. Ci facciamo ad attenere fedelmente quanto promettemmo nel dar fuori il Catalogo di tutte le Opere edite dall'amatissimo nostro genitore, di sempre cara e riverita memoria. Con la pubblicazione degli Studii teorico-pratici sull' Arte della Declamazione del Franceschi e la Storia della Poesia in Italia del Cav. Cereseto, l'elegante traduttore della Messiade di Klopstock, noi diamo principio a una nuova serie della Biblioteca scelta di opere antiche e moderne. Gli studiosi ci vorranno certamente esser grati dell'offerta che faceiamo loro di due opere veramente preziose per il modo magistrale con cui i chiari autori di esse si accingono a svolgere due argomenti di non lieve importanza. Nella prima gli amatori della nobil arte della Declamazione avranno finalmente una sicura norma con cui riuscire ottimi attori, quali, a sempre maggior lustro della patria comune, se gli augurava il sommo Astigiano. Per la seconda ai cultori zelanti de' buoni studii non mancherà più un pronto ed efficace avviamento a rettamente sentenziare della sana poesia, genere di comporre in cui senza contrasto noi italiani vantaggiamo di tanto le altre nazioni d'Europa. Il dottissimo autore, felice cultore anch'esso d'un arte veramente divina, come lo mostrano le sue poesie originali e tradotte, seppe ravvisare sotto un aspetto affatto nuovo una materia già da tanti altri svolta e discussa. Senza tener conto de' poeti minori egli si trattiene a di lungo a ben caratterizzare i capiscuola e dall'attento e ponderato esame delle opere loro fa meglio spiccare l'indole e il carattere generale e particolare de' várii generi di poesia tra noi coltivati da Dante fino ai giorni nostri. Conosciuti per tal guisa i grandi su cui si modellareno gli altri che più |