po P'onestà, la vita. E'. Voce di ripieno.-5. Qual. Qualunque donna. Čiascuna che. 6-7. E se, qual pria, Appare in vista. E se bene, a vederla, ella par quella di prima, nondimeno. E tal vila. La sua vita è.-8. Via più. Vie più. Assai più. Di più pene amare. Cioè più penosa che la morte.9. Mi maravigliai.Suppliscasi mai, ov SONETTO vero intendasi: mi soglio maravigliare.- 12. Pare che qui entri a parlare il Poeta in persona propria.-13. Tutte lor vie fien basse. Vuol dire : tutti i loro discorsi resteranno di sotto a questo di Laura. - 14. Quest'una. Quest' una via. Cioè questo discorso di Laura. Alzarsi a volo. Cioè superare ogni altra nobiltà ed eccellenza. per CCV. Laura spregia sì le vanità, che le 'ncrescerebbe esser bella, se non fosse casta. Arbor vittoriosa trionfale, Onor d'imperadori e di poeti, Quanti m' hai fatto di dogliosi e lieti Se non d'onor, che sovr' ogni altra mieti; Cose tra noi, perle rubini ed oro, Versi 1-2. Parla alla pianta del lauro, allegoria di Laura. 3. Quanti m'hai fatto di. Quanti di m'hai fatti. 5. Vera donna. Intendendo la voce donna per signora, padrona. Di nulla cale. Nulla sta a cuore. 6. Che. Il quale. La qual cosa. Cioè onore. So vr'ogni altra. Più d'ogni altra donna. CANZONE XVII. Confessa le sue miserie, e vorrebbe liberarsene; ma, perchè nol vuole, nol può. I'vo pensando, e nel pensier m' assale Una pietà si forte di me stesso, Che mi conduce spesso went Ad altro lagrimar ch'i' non soleva: Che vedendo ogni giorno il fin più presso, Mille fiate ho chieste a Dio quell" ale Carcer nostr' intelletto al ciel si leva; Prego o sospiro o lagrimar ch'io faccia: In ch'io mi fido, veggio aperte ancora ; Per gli altrui esempi; e del mio stato tremo; Verso 1. Nel pensier. Nel pensa- 10 15 Star su. Stare in piede. Tra via. Per L'un pensier parla con la mente, e dice: Con quanto tuo disnore il tempo passa? Nol può mai fare, e respirar nol lassa. Che d'ogni pace e di fermezza è privo? 5 10 Hai tu 'l fren in balía de' pensier tuoi. 15 Che dubbioso è il tardar, come lu sai; Verso 2. Agogni. Desideri. Onde me sostantivo. Dolcezza. Piacere. 15. In balia. De' pensier tuoi. - 18. Per tempo. Ch'a nascer fosse per più nostra pace. Non potea fiamma intrar per altrui face. Durò molt' anni in aspettando un giorno, 10 Che dove, del mal suo quaggiù si lieta, 15 Un mover d'occhio, un ragionar, un canto; Versi 3-4. La qual anco vorrei 11. Per nostra salute. Pernostra buona fortuna. Unqua. Mai. Vene. Viene. 13. Volve. Volge. 15-17. Che Dall' altra parte un pensier dolce ed agro, ว Sedendosi entro l'alma, Preme 'I cor di desio, di speme il pasce; Che sol per fama gloriosa ed alma Non sente quand' io agghiaccio o quand' io flagro; E s' io l'occido, più forte rinasce. Questo d' allor ch'i' m' addormiva in fasce, Parlan di me dopo la morte, è un vento: Adunar sempre quel ch' un'ora sgombre, Verso 2. Salma. Peso. 5. Sol per fama. Per solo amore di fama. 6. Non sente. Non si accorge. Flagro. Ardo.-7. S' i' son. Nè sente se io sono. 8. Occido. Uccido. 9. D'allor che. Insin dall' ora che. Insin da quando. M'addormiva. Mi addormentava. 14. Ambeduo. Cioè questo pensiero e me. Vuol dire che egli teme che il desiderio di gloria non sia per essere spento in lui se non che alla 10 15 morte. 12. Poi che. Quando. Ma quell' altro voler, di ch'i' son pieno, Che scrivendo d' altrui, di me non calme; Mi ritien con un freno Contra cui nullo ingegno o forza valme. Tu che dagli altri, che 'n diversi modi Omai dal volto mio questa vergogna? 10 15 Ch'a guisa d' uom che sogna, Aver la morte innanzi gli occhi parme; 7 Verso 1. Quell' altro voler. Intende della sua passione amorosa. 2. Quanti. Quanti altri voleri. Tutti gli altri voleri che. Press' a lui. Presso a lui. Vicino a lui. Adugge. Aduggi. Uccida colla sua ombra. 3-4. E parte che, cioè intanto che, scrivendo d' altrui, cioè di Laura, di me non calmi, cioè non mi cale di me, non ho cura di me stesso, il tempo fugge.-6. Sereno. Nome sostantivo. 8. Nullo. Nessuno. Valme. Valmi. Mi vale. - 9-11. Che mi giova dun que ungere e racconciar da ogni parte la mia barchetta, se ella è ritenuta ancor tra gli scogli da tali due nodi, cioè dall' amor della fama e da quello di Laura? 12. Tu. Si volge a Dio. Dagli altri. Dagli altri nodi. 15. In tutto. Del tutto. Totalmente. 14-15. Che non togli Omai dal volto mio questa vergogna? Perchè non mi liberi omai dalla ignominia di esser così tenuto legato da questi due nodi? 17. Parme. Parmi. Quel ch'i' fo, veggio; e non m'inganna il vero Che la strada d' onore Mai non lassa seguir, chi troppo il crede; E sento ad or ad or venirmi al core 5 Un leggiadro disdegno, aspro e severo, unbecoming Tira in mezzo la fronte, ov' altri 'l vede: La ragione sviata dietro ai sensi : Tornare, il mal costume oltre la spigne, Quella che sol per farmi morir nacque, Perch' a me troppo ed a sè stessa piacque. Verso 2. Anzi. Ma.-3-4. Il quale, se uno gli dà troppo orecchio, non lascia mai che questo tale segua la strada d'onore. Chi vale qui, come altrove, se uno.-6. Leggiadro. Nobile. Virtuoso. Lodevole.-7-8. Cioè, che mi fa arrossire.-11. Pregio. Esti 10 15 mazione. Onore. Lode.-12. Questo. Questo disdegno. 14. Perchè. Benchè. L'oda. Suppliscasi: la ragione. 15. Tornare. Tornare indietro. Il mal costume. La sua mala consuetudine. Il cattivo abito.-17. Quella. Cioè Laura. Ne so che spazio mi si desse il Cielo, |