Non ha più speranza di rivederla; e però si conforta coll'immaginarsela in cielo. S' Amor novo consiglio non n' apporta, Mia vita in tutto, e notte e giorno piange, Che la vera è sotterra; anzi è nel cielo, Contende lor la desiata luce, E me fa si per tempo cangiar pelo. Verso 2. Che 'l viver cange. Ch' io eangi il vivere. Ch'io cangi la vita colla morte. Ch'io muoia. 3. Ange. Af fanna. Travaglia. 6. In tutto. Del tutto. Affatto.-7. Che frange. Che si frange. Agitato. Turbato. - 8. Fidata. Fida. Sicura. 9. Immaginata - guida. Cioè l'immagine, il pensiero, di Laura. 10. La vera. La vera guida, cioè Laura stessa -13. Contende lor. Impedisce loro di vedere. Toglie loro. 14. Si per tempo. Si presto. Cangiar pelo. Cioè incanutire. SONETTO X. Brama morir senza indugio, onde seguirla coll'anima, come fa col pensiero. Nell' età sua più bella e più fiorita, Quand' aver suol Amor in noi più forza, È Laura mia vital da me partita, E viva e bella e nuda al ciel salita : Indi mi signoreggia, indi mi sforza. Deh perchè me del mio mortal non scorza L'ultimo di, ch'è primo all' altra vita? Che ut La segua, ed io sia fuor di tanto affanno. Per far me stesso a me più grave salma." Verso 2. Quando. Nella quale età. -4. Mia vital. È come dire: vita mia. -5. Nuda. Cioè spogliata del corpo.— 7-8. Perchè me del mio mortal non scorza L'ultimo di? Perchè l'ultimo di non mi scorza, cioè spoglia, del mio mortale, cioè della mia parte mortale, della mia carne?-9. Che. Sicchè. Di modo che.-12. Ciò che s'indugia. Cioè il tempo che la morte indugia a venire. Proprio. Propriamente. Veramente. 13. Per farmi più grave a me stesso. Salma. Vale soma, carico. -14. O che bel morir era. Oh che bel morire avrei fatto se fossi morto. Oggi è terz' anno. Oggi ha tre anni. Oggi si compie il terzo anno. Potrebbe anche significare: oggi entra, incomincia, il terz' anno; che sarebbe quanto dire: oggi ha due anni. SONETTO XI. Dovunque si trovi gli par di vederla, e quasi di sentirla parlare. Se lamentar augelli, o verdi fronde SONETTO XII. Rammenta in solitudine gli antichi suoi lacci d'amore, e sprezza i novelli. Mai non fu' in parte ove si chiar vedessi L'acque parlan d'amore e l'ôra e i rami E gli augelletti e i pesci e i fiori e l'erba, Tutti insieme pregando ch'i' sempr' ami. Ma tu, ben nata, che dal ciel mi chiami, Per la memoria di tua morte acerba Preghi ch'i' sprezzi 'l mondo e suoi dolci ami. Composto, a quel che pare, in Val chiusa. Dipende, non dal mezzo verso precedente, ma dal verso di sopra.-6. Riposti. Nascosti. Segreti.-7. Avessi. Avesse.-8. Riva. E detto per paese in genere.-9. Ora. Aura.-11. Pregando. Pregandomi.-14. Preghi. Mi preghi. XIII. Videla in Valchiusa sotto varie figure, ed in atto di compassione verso di lui. 2 Quante fiate al mio dolce ricetto, Fuggendo altrui, e, s'esser può, me stesso, Per luoghi ombrosi e foschi mi son messo, Che Morte ha tolto, ond' io la chiamo spesso! Or in forma di ninfa o d'altra diva, Che del più chiaro fondo di Sorga esca, Or l'ho veduta su per l'erba fresca Mostrando in vista che di me le 'ncresca. La ringrazia che di quando in quando torni a racconsolarlo colla sua presenza. Alma felice, che sovente torni A consolar le mie notti dolenti Con gli occhi tuoi, che Morte non ha spenti, Che, quando torni, ti conosco e 'ntendo Verso 4. Sovra 'l mortal modo. In modo più che mortale. Di bellezza superiore alla mortale. Fatti. Ha fatti. 5.E.I.-8. 4' suoi usati soggior ni. Cioè, in quei luoghi dove io ti solea veder viva. Suoi sta per loro, e si rife risce a bellezze. 9. La 've. Dove. Nei quali soggiorni. SONETTO XV. I pietosi apparimenti di Laura gli danno un soccorso nel suo dolore. Discolorato hai, Morte, il più bel volto Che mai si vide, e i più begli occhi spenti; Ben torna a consolar tanto dolore Madonna, ove pietà la riconduce: Nè trovo in questa vita altro soccorso. Ridir potessi, accenderei d'amore, Non dirò d' uom, un cor di tigre o d'orso. Verso 2. Spenti. Hai spenti. 3. Spirto più acceso. Lo spirito il più acceso. 4. Del più leggiadro e più bel nodo. Cioè dal suo legame corporeo.-7. Pien. Hai pieno, cioè empiuto. 9. Ben. È ben vero che. 12. Luce. Verbo. Splen14. Un cuore non dico eziandio di tigre o de. d' uomo d'orso. SONETTO XVI. ma Gode di averla presente col pensiero: ma trova poi scarso un tale conforto. Si breve è 'l tempo e 'l pensier si veloce Versi 1-3. Si breve è quel tempo nel quale io, per virtù della immaginativa, riveggo la donna mia benchè morta, e quel pensiero che me la rappresenta dinanzi è così fugace, che questo si fatto rimedio è scarso al mio gran dolore. Cosi sta per benchè, come in molti luoghi di molti scrittori antichi, e in alcuni altri dello stesso Petrarca.- 6. Trema. Si scuote, si commuove tutto, per la dolcezza, la tenerezza e simili. — 7. Ancide. Uccide. Scorta. Accorta.-9. Come donna in suo albergo. Come una padrona verrebbe a un suo proprio albergo. Vene. Viene.-10. Dell'oscuro. Dall'oscuro. Core. Cuor mio. -12. L'alma. L'alma mia. Tanta luce non sostene. Non può reggere a tanta luce. -Sostene sta per sostiene.-14. Questa via con gli occhi apristi. Mirando costui, cioè il Poeta, e introducendogli nel pensiero la tua sembianza, ti apristi la via di tornargli, come ora fai, nella immaginazione. SONETTO XVII. Scend' ella dal cielo per consigliarlo alla virtù, e levar tosto l'anima a Dio. Nè mai pietosa madre al caro figlio,.. |