Misera! che dovrebbe esser accorta Per lunga esperienza omai, che 'l tempo Verso 1. La fenestra. Cioè gli occhi di Laura.-2. Onde. Dalla quale. M' avventò. Mi lanciò. - 3. L'avrò, dico, in odio perchè, se non tutti, almeno alquanti di quelli non furono mortali, perchè nessuno di quelli fu mortale.-4. Ch'è bel morir. Poichè bello è morire. Destra. Seconda. Felice.-5. Sovrastar. Restare ancora. Nella prigion terrestra. Nel corpo. Cioè, in vita. Terrestra è detto per terrestre. 7. Fien. Saranno. Cioè questi infiniti mali. 8. Poichè l'anima non si scioglie, non si spri giona dal cuore. Cioè, poichè con tutti SONETTO LVIII. Chiama suoi nemici gli occhi di Laura, che lo tengono in vita per tormentarlo. Si tosto come avvien che l'arco scocchi, Qual colpo è da sprezzare, e qual d'averne Similemente il colpo de' vostr' occhi, Donna, sentiste alle mie parti interne Misero amante, a che vaghezza il mena! Quel che mi fanno i miei nemici ancora, 5. Il colpo de' vostr' occhi. Il dardo uscito dei vostri occhi, o lanciatomi dai vostri occhi.-6. Sentiste. Conosceste. Vi avvedeste.. 8. Trabocchi. Versi. 9. E certo son. E io son certo.-10. A che vaghezza il mena! A che è condotto egli dall' appetito, dalla sua voglia! 11. Onde. Di cui. Per cui. Vol. Vuole.-12-14. Ora, se noi guardiamo al dolor che io patisco, manifesto è che ciò che ancora mi fanno, cioè questo dolore che mi cagionano, i miei nemici, cioè i vostri occhi; che se i vostri occhi mi fanno ancora male, non è per uccidermi, poichè già il primo colpo, come è detto di sopra, fu tale che Amor vuol che io ne muoia, ma solo è per maggiormente straziarmi. Veggendo come, significa, considerato o considerando come, atteso come, quanto si è al modo nel quale, quanto si è al vedere che. M'af frena vuol dire mi stringe, mi preme, ovvero, è signore di me, è in me tanto forte, che io sono al tutto in suo potere. SONETTO LIX. Consiglia agli amanti la fuga d'Amore prima d'essere arsi dalle sue fiamme. Poi che mia speme è lunga a venir troppo, E fuggo ancor cosi debile e zoppo Dall' un de' lati, ove 'l desio m'ha storto: Volgete i passi; e voi ch' Amore avvampa, E lei vid' io ferita in mezzo 'l core. Verso 1. Mia speme. Quello che io spero. Il soggetto, l'adempimento, l'effetto della mia speranza. E lunga a venir troppo. Tarda troppo a veni- 2. Il trapassar. Il corso. Si corto. È si corto.-3. Vorreimi. Mi vorrei. A miglior tempo. Più per tem re. - po. In età più fresca. Esser accorto. Di ciò.-4. Fuggir dietro. Fuggire indietro, cioè ritirarmi dall' amore. Più che. Più velocemente che. 5. E, benchè tardi, fuggo quantunque debole e zoppo.-6. Dall' un delati. Cioè dal lato del cuore. Queste parole dipendono dalla precedente, zoppo. Ove. Dal qual lato.- 8. Alcuni segni che io ho riportati dall' essere incorso nei lacci, nelle mani, di Amore. Vuol dir la tristezza, il pallore, la macilenza e simili. 9. Che siete in via. Che siete inviati, incamminati, verso Amore. Cioè che siete disposti, inclinati, ad amare.-10. Volgete i passi. Tor nate addietro. Avvampa. Arde. AttiVO.- 11. Non aspettate che l' ardore della vostra passione amorosa sia pervenuto all'estremo. 12. Perocchè, se bene io sono pur potuto scampare dalle mani di Amore e sono ancora vivo, sappiate che di mille non ne scampa uno appena.-15. La nemica mia. I comentatori intendono in queste parole chi una cosa, chi un'altra. Io per me credo che elle si debbano inten der di Laura in questo luogo non meno che in tutti gli altri, e che nel verso seguente si accenni qualche passione amorosa che il Poeta avesse scoperto nella sua donna. cuore. SONETTO LX. Fuggito dalla prigione di Amore, volle ritornarvi, e non può più uscirne. Fuggendo la prigione ov' Amor m' ebbe Dissi: Oimè, il giogo e le catene e i ceppi Misero me! che tardo il mio mal seppi: E con quanta fatica oggi mi spetro Verso 1. Fuggendo la prigione. Al tempo che io fuggiva dalla prigione. M'ebbe. Mi tenne. - 2. A far. Facendo. E fece. Parve. Piacque. 5. Fora. Sarebbe. Ricontarve. Raccontarvi. 4. M'increbbe. Mi fu molesta, noiosa, grave. - 5. Per sè. Da sè. Senza amore. Non saprebbe. Non avrebbe potuto. 6. Tra via. Per la via.-7. Quel traditor. Cioè Amore. In si mentite larve. Si ben masche rato, travestito.- 8. Che avrebbe in gannato un più savio, più avveduto, di me.-9. Sospirando indietro. Sospirando il passato. Sospirando per desiderio del passato. 12. Che tar do. Quanto tardi. Il mio mal seppi. Conobbi come mi nocesse l'amor di Laura. 15. Mi spetro. Mi stacco. Mi svelgo. Mi sviluppo. Usa questo traslato mi spetro per dare ad intendere il grande sforzo che gli bisogna a uscir del suo er rore. SONETTO LXI. Dipinge le celesti bellezze della sua Donna, e protesta di amarla sempre. Erano i capei d'oro a l' aura sparsi, 1 Ch'n mille dolci nodi gli avvolgea; Di quei begli occhi, ch' or ne son si scarsi; 1 New Non so se vero o falso, mi parea: Ma d'angelica forma; e le parole Fu quel ch'i' vidi; e se non fosse or tale, Verso 1. I capei d'oro. Di Laura. 2. Che. La quale aura.- 4. Ch'or ne son si scarsi. Si poveri. O per malattia o per età. 5. El viso. Di Laura. Non so se vero o falso. Non so se con verità o per errore. O che così fosse veramente o che io m'ingannassi.-7. Che l'esca amorosa al petto avea. Cioè, che avea l'animo disposto ed apparecchiato ad accendersi di amore..-8. Di subito. Subitamente. 9. L'undar. L'andamento.. 10. Ma d'angelica forma. Ma era qual sarebbe quello di una forma, cioè di una figura, angelica. Ovvero, ma era ca. di una qualità, di una maniera angeli11. Avevano altro suono che quello di una semplice voce umana. Pure in questo luogo significa puramente, semplicemente.-15-14. E se non fosse or tale, Piaga per allen. tar d'arco non sana. E posto che Laura oggi, per età, ovvero per malattia, non sia più quale io la vidi allora, non segue perciò che l'amor che io le presi in quella occasione, debba oggidi essere spento, perocchè lo allentare dell'arco non salda la piaga che esso arco avrà fatta. Il verbo sanare qui è preso in significato neutro. SONETTO LXII. Amore minaccioso e sdegnato contro di lui, lo condanna a pianger sempre. Più volte Amor m' avea già detto: Scrivi, Volgare esempio all' amoroso coro: Descrive lo stato di due amanti, ritornando col pensiero sopra se stesso. Quando giugne per gli occhi al cor profondo Lascian le membra quasi immobil pondo. Nasce talor; che la scacciata parte, amata) nel quale (scacciando altresì amante, cioè nella persona amante, nè da quel dell' amata, cioè nella persona amata. Là dove stava. Nella sua |