Torquato Tasso: il pensiero e le belle lettere italiane nel secolo XVI.

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Successori Le Monnier, 1877 - 433 sayfa
 

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Popüler pasajlar

Sayfa 299 - Era già l'ora che volge il disio ai naviganti e intenerisce il core lo di c'han detto ai dolci amici addio; e che lo novo peregrin d'amore punge, se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si more, quand'io incominciai a render vano l'udire ea mirare una dell'alme surta che l'ascoltar chiedea con mano.
Sayfa 78 - Ja ! diesem Sinne bin ich ganz ergeben, Das ist der Weisheit letzter Schluss : Nur der verdient sich Freiheit wie das Leben, Der taglich sie erobern muss.
Sayfa 218 - ... sedizioni, là discordie, là errori, là venture, là incanti, là opere di crudeltà, di audacia, di cortesia, di generosità; là avvenimenti d'amore, or felici or infelici, or lieti or compassionevoli...
Sayfa 252 - Così rinvolto in questa viltà traggo il cervello di muffa, e sfogo la malignità di questa mia sorte, sendo contento mi calpesti per quella via, per vedere se la se ne vergognasse. Venuta la sera mi ritorno a casa, ed entro nel mio...
Sayfa 252 - ... io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e...
Sayfa 255 - Quant' e bella giovinezza, Che si fugge tuttavia ! Chi vuol esser lieto sia ; Di doman non c'e certezza."* Nello was as easily awaked as a bird.
Sayfa 308 - Poi rimirando il campo ella dicea : O belle agli occhi miei tende latine , Aura spira da voi che mi ricrea , E mi conforta pur che...
Sayfa 308 - n parte ascende onde comincia a discoprir le tende. 103 Era la notte, e '1 suo stellato velo chiaro spiegava e senza nube alcuna, e già spargea rai luminosi e gelo di vive perle la sorgente luna. L'innamorata donna iva co 'l cielo le sue fiamme sfogando ad una ad una, e secretari del suo amore antico fea i muti campi e quel silenzio amico.
Sayfa 303 - La biscia or lascia il suo veleno, e corre Cupida al suo amatore : Van le tigri in amore : Ama il leon superbo : e tu sol, fiera Più che tutte le fere, Albergo gli dineghi nel tuo petto.
Sayfa 264 - ... n parte piangendo, acerba istoria ; ed in voi la memoria di voi, di me rinnovo ; vostri effetti cortesi gli anni miei tra voi spesi, qual son, qual fui, che chiedo, ove mi trovo, chi mi guidò, chi chiuse, lasso chi m'affidò, chi mi deluse.

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