Sayfadaki görseller
PDF
ePub

Ma tratterò del suo stato gentile,
A rispetto di lei, leggeramente, 1
Donne e donzelle amorose, con vui;
Chè non è cosa da parlarne altrui.
Angelo chiama in divino intelletto, 2
E dice: Sire, nel mondo si vede
Maraviglia nell'atto, 3 che procede
Da un' anima che fin quassù risplende. 4
Lo cielo che non have altro difetto
Che d'aver lei, al suo Signor la chiede;
E ciascun santo ne grida mercede, 5
Sola pietà nostra parte difende; 6

Che parla Dio? che di madonna intende?
Diletti miei, or sofferite in pace

Che vostra speme sia quanto mi piace
La ov'è alcun che perder lei s'attende;
E' che dirà nell' Inferno a malnati: 7
Io vidi la speranza de' beati.

1 Leggermente, alla buona.

2 Qui le lezioni son varie. Questa (in divino intelletto) mi dà un bel senso cioè: Con angelico (divino) intendimento, o con loquela angelica, chiede, dimanda, (chiama) poichè la favella degli angeli è atto intellettuale. S. Tommaso, Summa Theol. I, quaest. LIV - LVIII. « Voi che intendendo il terzo ciel movete. »> Dante, Canzoniere, parte II, c. I.

3 L'atto indica, giusta il linguaggio della scuola, la natura di Beatrice e le operazioni di lei.

4 « Io fui del cielo e tornerovvi ancora

« Per dar della mia luce altrui diletto:

« Le mie bellezze sono al mondo nuove

<< Perocchè di lassù mi son venute. » Canzoniere, Ball. II. 5 La chiede per grazia.

6 La pietà ravvalora la preghiera di colui che perder lei s'attende (s' aspetta, teme).

7 Vaticinio della prima cantica della Divina Commedia.

Madonna è desiata in l'alto cielo:
Or vo' di sua virtù farvi sapere.
Dico: qual vuol gentil donna parere 1
Vada con lei; chè quando va per via,
Gitta ne' cor villani Amore un gelo;
Perchè ogni lor pensiero agghiaccia e père: 2
E qual soffrisse di starla a vedere,
Diverria nobil cosa, o si morria. 3

2

E quando trova alcun che degno sia

Di veder lei, quei prova sua virtute;
Chè gli addivien ciò che gli dà salute.
E si l'umilia, che ogni offesa oblia. 4
Ancor le ha Dio per maggior grazia dato,
Che non può mal finir chi le ha parlato. 5
Dice di lei Amor: cosa mortale

Come esser può si adorna e così pura?
Poi la guarda, e fra sè stesso giura,

Che Dio ne intende di far cosa nova.

Color di perla quasi informa, quale

Conviene a donna aver, non fuor misura: 6
Ella è quanto di ben può far natura;

1 Apparire.

2 Perisce.

3 Questi due ultimi versi racchiudono un bel esempio di

sublime dinamico.

4 Vita Nuova XI.

« Cui bassa orgoglio, e cui dona salute

« E fal di nostra fe' se non la crede,

<< Ancor ve ne dirò maggior virtude:

« Null'uom può mal pensar finchè la vede. » G. GUINICELLI.

5 « Chi t'ama con fede

« Si leva a Dio e fa dolce la morte. » M. Buonarroti, Ri

me son. XLV.

6 La informa, le dà qualità conforme al sentimento dell' a

[blocks in formation]

Degli occhi suoi, come ch' ella gli muova,
Escono spirti d'amore infiammati,

Che fieron gli occhi a qual che allor la guati,
E passan si, che 'l cor ciascun ritrova:
Voi le vedete Amor pinto nel viso,

Ove non puote alcun mirarla fiso.
Canzone, io so che tu girài parlando

A donne assai, quando t'avrò avanzata: 2
Or t'ammonisco, perch' io t'ho allevata
Per figliuola d'Amor giovine e piana, 3
Che dove giungi, tu dica pregando;
Insegnatemi gir, ch' io son mandata
A quella di cui loda 4 io sono ornata:
E se non vogli andar, siccome vana,
Non ristare ove sia gente villana:
Ingegnati, se puoi, d'esser palese
Solo con donna, o con uomo cortese,
Che ti merranno per la via tostana, 5
Tu troverai Amor con esso lei;
Raccomandami a lor come tu dèi.

nimo, un temperato pallore, che è tinta più fina e più spirituale delle guance di Laura ch'adorna un dolce foco.

«Non fia suo viso colorato in grana

<< Ma fia negli occhi suoi umìle e piana,

<< E pallidetta quasi nel colore. » L. Gianni.

1 Essa, direbbero i moderni romanzieri a uso tedesco meta

fisicando, è l'ideale della bellezza.

<< Di costei si può dire:

<< Gentile è in donna ciò che in lei si trova,

«

È bella è tanto quanto lei somiglia. » Dante, Canz. p.II, c.II.

« E la beltade per sua dea la mostra. » G. Cavalcanti.

2 Inviata.

3 Ingenua, modesta.

4 Lode.

5 Spedita, breve.

§. XX.

E perchè la canzone parlava d' Amore, vien pregato

a spiegare che sia: ciò ch' egli fa in un sonetto.

Appresso che questa canzone fu alquanto divolgata fra le genti, conciofossecosachè alcuno amico l'udisse, volontà lo mosse a pregare me che io gli dovessi dire che è Amore; avendo forse per le udite parole speranza di me oltrechè degna. 1 Ond' io pensando che, appresso di cotal trattato, bello era trattare alcuna cosa d'Amore, e pensando che l'amico era da servire, proposi di dire parole nelle quali trattassi d'Amore, e dissi allora questo sonetto:

Amore e cor gentil sono una cosa, 2

Si com '1 Saggio 3 in suo dittato 4 pone;

E così senza l'un l'altro esser osa,

Com' alma razional senza ragione. 5

Fagli natura, quando è amorosa,

Amor per sire e 'l cor per sua magione,
Dentro allo qual dormendo si riposa
Talvolta brieve e tal lunga stagione.

Beltade appare in saggia donna pui,

Che piace agli occhi, sì che dentro al core
Nasce un desio della cosa piacente,

1 Oltre il merito mio.

Dante insegna la modestia a cer

tuni che si tengono gran regi tra i dotti.

2 « Al cor gentil ripara sempre Amore » ecc. G. Guinicelli.

3 Poeta. Inf. I, 89; VII, 3; X, 127; Purg. XXVII, 69.

4 Dettato, proverbio, motto sentenzioso, trattato.

5 L'alma razionale senza ragione non può stare « per la contradizion che no 'l consente. >>

E tanto dura talora in costui,

Che fa svegliar lo spirito d' Amore;

E simil face in donna uomo valente.

§. XXI.

Aggiunge che Beatrice desta Amore anche ne' cuori men fatti
ad amare e lo dichiara in un altro sonetto.

Poichè trattai d'Amore nella sopradetta rima, vennemi volontà di dire anche in lode di questa gentilissima parole per le quali io mostrassi come per lei si sveglia quest' amore; e come non solamente si sveglia là ove egli dorme, ma là ove non è in potenza; ella mirabilmente operando lo fa venire: e dissi allora questo sonetto:

Negli occhi porta la mia donna Amore,
Per che si fa gentil ciò ch' ella mira: 1
Ov' ella passa, ogni uom ver lei si gira,
E cui saluta fa tremar lo core.

Si che bassando il viso tutto smore,

E d'ogni suo difetto allor sospira;
Fugge davanti a lei superbia ed ira:
Aiutatemi, donne, a farle onore.
Ogni dolcezza, ogni pensiero umìle 2
Nasce nel core a chi parlar la sente,
Ond'è beato chi prima la vide.

1 Crea il sentimento d'amore ne' duri cuori, non fatti ad amare, là ove non è, e ne' cuori di tutti coloro cui vede. Dante, Commento.

2 Il pensiero umile che nasce nel core a chi sente parlar Beatrice ci porge qui il destro di spiegare il senso della voce umiltà, che ricorre sovente nella Vita Nuova (XI, XXIII, XXVI, XXVII, XXVIII, XXXII, XXXV) nella Commedia (Purg. X, 98

« ÖncekiDevam »